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Android Wear 2.0: le 9 mosse vincenti

Il 15 febbraio Google inizierà il rilascio di Android Wear 2.0 per diversi smartwatch. Scopriamo insieme quali sono i nove punti di forza di questo importante aggiornamento.

Ne è passato di tempo da quando Google, lo scorso maggio, ha mostrato in azione per la prima volta Android Wear 2.0. Nel frattempo sono uscite nuove release che hanno perfezionato piano piano questa attesa uscita e finalmente, tra pochi giorni, Android Wear 2.0 arriverà come update software OTA su diversi smartwatch tra cui Huawei Watch, Asus Zenwatch 3 e Moto 360 di seconda generazione (più in basso trovate l’elenco completo).

Da qualche giorno però Android Wear 2.0 è già disponibile sui nuovi smartwatch di LG (Sport e Style) in vendita negli USA e di cui attendiamo al più presto notizie per una loro distribuzione in Italia. Abbiamo così voluto raccogliere i nove motivi per i quali Android Wear 2.0 promette di svecchiare non poco gli smartwatch con il sistema operativo di Google, fermi da troppo tempo a un’interfaccia e a funzioni che iniziavano ormai a non tenere il passo con gli altri OS per wearable (principalmente watchOS e Tizen).

1 – Ecco i primi modelli aggiornati

A partire del 15 febbraio Android Wear 2.0 sarà rilasciato come aggiornamento OTA su numerosi smartwatch. Le date esatte per ciascun modello non si conoscono, ma nel giro di qualche settimana tutti dovrebbero essere aggiornati.


Nixon Mission
Polar M600
LG G Watch Urbane (prima e seconda generazione)
LG G Watch R
Huawei Watch
Casio WSD-F10
Asus ZenWatch 2 e 3
Moto 360 (seconda generazione)
Moto 360 Sport
Fossil Q (modelli Founder, Marshal, Wander)
Michael Kors Access
New Balance RunIQ
AG Heuer Connected

2 – Orologi più intelligenti

android wear 2.0

Non che nelle precedenti versioni di Android Wear mancassero le watchface di terze parti, ma con Android Wear 2.0 ci sarà molto più spazio per i widget (detti anche complications) inseriti direttamente nella schermata principale dell’orologio. In questo modo sarà più immediato attivare direttamente un’app o andare a un’opzione direttamente dalla watchface, senza quindi passare per svariati menu.

3 – Sono tutti invitati

La novità forse più interessante di Android Wear 2.0, che interesserà anche i possessori di iPhone non ancora convinti del tutto dall’Apple Watch, è la possibilità di installare app direttamente dall’orologio, senza quindi doversi accontentare di un “surrogato” fruibile solo con il collegamento al telefono.

Google non ha ancora specificato quante e quali app stand alone per Android Wear 2.0 saranno disponibili al lancio, ma quelle già sicure sono Strava, Uber, Google Fit, Runkeeper e Android Pay.

4 – Autonomia migliore

Non che con Android Wear 2.0 il vostro smartwatch arriverà ad avere un’autonomia di una settimana (magari!), ma di certo aspettatevi un miglioramento su questo versante. Non solo per un’ottimizzazione software migliorata, ma anche perché il tema grafico di default sarà scuro e non più “bianco accecante” come prima. E si sa che meno bianco c’è, più la batteria ringrazia.

5 – Arriva Google Assistant

Se il vostro smartwatch Android Wear 2.0 integra anche uno speaker oltre che un microfono (come nel caso del Huawei Watch o degli Asus Zenwatch 2 e 3), potrete interagire vocalmente con Google Assistant, l’evoluzione di Google Now finora disponibile solo sugli smartwatch Pixel e sullo speaker Home.

Aspettatevi quindi risposte più intelligenti e meglio contestualizzate, con in più la possibilità ad esempio di dettare risposte vocali ai messaggi di WhatsApp.

6 – Si paga con l’orologio… ma non in Italia

Avete uno smartwatch aggiornabile ad Android Wear 2.0 e con modulo NFC integrato? Ottimo, potrete usarlo per pagare con Android Pay, sebbene non in Italia (il servizio di Google non è infatti ancora attivo dalle nostre parti). Stessa situazione per Apple Pay e Samsung Pay, metodi entrambi disponibili solo in alcuni Paesi anche sugli smartwatch Apple Watch e Gear S3.

7 – L’OS che ama girare

Android Wear 2.0 ha introdotto il supporto al cosiddetto input rotatorio, in modo simile a quanto fatto con Apple con watchOS. Già il Watch Sport di LG permette di muoversi tra le icone del sistema girando il pulsante fisico di mezzo, ma volendo questo movimento circolare potrà essere fatto anche muovendo la cornice se l’orologio lo permette, proprio come sul Gear S3 di Samsung.

8 – Risposte per tutti i gusti

Con Android Wear 2.0 ci sono molte più possibilità per rispondere direttamente dall’orologio a messaggi di WhatsApp, email o SMS. Le risposte intelligenti proposte da Google grazie alla stessa tecnologia di machine learning già vista in Gmail e Inbox proporranno messaggi già compilati a seconda del messaggio ricevuto.

Inoltre, grazie a una nuova tastiera a schermo, tramite un trascinamento del dito in stile Swype potremo comporre testi in maniera più rapida e sempre “predittiva”. Certo, non scriveremo dei romanzi, ma per una risposta rapida e immediata è sempre una possibilità in più.

9 – Rimanere in forma

Le novità apportate all’app Google Fit integrata in Android Wear 2.0 permetteranno all’orologio di riconoscere automaticamente il tipo di attività fisica che si sta facendo e di iniziare a registrarla immediatamente. L’app supporta inoltre diverse attività da palestra come la cyclette e alcuni esercizi squat e flessioni. Ad attrarre maggiormente è però il supporto per le app di terze parti, che ora potranno usare Google Fit come “mediatore” per scambiarsi informazioni.

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