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Elac Debut B6: bassi e dettaglio al giusto prezzo

Elac Debut B6

Pur non raggiungendo la dinamica e la versatilità dei rivali Monitor Audio Bronze 2, gli Elac Debut B6 piaceranno non poco a chi cerca soprattutto bassi e dettaglio.

C’è una soddisfacente (e quasi poetica) linea temporale ed estetica che unisce Elac, compagnia fondata in Germania negli anni ’20, e il design quasi in stile Bauhaus degli speaker Debut B6, prodotto molto interessante visti anche il prezzo di listino di 449 euro e le caratteristiche tecniche.

Costruzione

Elac Debut B6

I B6 sono i diffusori più grandi della gamma Debut di Elac e si caratterizzano per una configurazione a due driver, con un tweeter a cupola morbida in seta da 25 mm a profilo sferoide e un woofer da 16,5 cm, senza dimenticare il bass reflex posteriore, che implica quindi un’attenta disposizione rispetto alla distanza dalla parete di fondo. Il woofer si fa notare anche per l’Aramide, una fibra polimerica che vanta un’elevata resistenza e robustezza tanto da essere molto usata nell’industria aerospaziale e militare.

Questo materiale ha permesso al progettista Andrew Jones (un nome ben conosciuto nell’ambiente grazie ai suoi trascorsi in KEF e TAD) di ottenere più flessibilità nel raggiungere un range di frequenza più esteso e morbido.


Suono

Elac Debut B6

Per prima cosa abbiamo dato in pasto alle Debut B6 la raccolta Acoustic Recordings 1998-2016 di Jack White, non prima però di averle disposte su supporti di un verto livello invece che tenerle su uno scaffale come vorrebbe la loro natura bookshelf descritta così dallo stesso produttore. Nonostante l’aspetto poco “aggressivo” questi diffusori sono tutto tranne che timidi o impacciati, restituendo anzi brani come Apple Blossom e Hotel Yorba con parecchio entusiasmo, ricreando un soundstage generoso e ampio e dando agli strumenti una notevole ariosità.

In generale il bilanciamento è convincente, sebbene a volte le registrazioni di qualità più bassa mettano in mostra una certa ruvidità sulla gamma alta. La voce di Jack White può suonare un po’ piccola e sottile (soprattutto nei brani più datati), ma le ELAC offrono bassi sufficienti a supportarla, senza per questo snaturare la vera natura delle registrazioni.

Elac Debut B6

C’è anche molto dettaglio e spesso un brano dalla strumentazione più essenziale mette meglio in evidenza questo aspetto, soprattutto grazie alle chitarre acustiche e al pianoforte che godono di una resa davvero ammirabile per diffusori di questa fascia di prezzo. Se però confrontiamo i Debut B6 ai Monitor Audio Bronze 2, questi ultimi guadagnano non poco a livello di dinamica.

Non che gli ELAC siano completamente “piatti” (anzi, tutt’altro), ma abbiamo notato una differenza nemmeno troppo sottile a livello di espressività passando da una coppia di speaker all’altra, senza contare che i Bronze 2 costano anche qualcosa di meno rispetto agli ELAC.

Elac Debut B6

Qualche esempio? Abbiamo ascoltato attentamente sulle Monitor Audio un brano come You’ve Got Her In Your Pocket, dove si percepisce più chiaramente la vulnerabilità delle voce e dove l’intensità del finger picking di White è semplicemente diversa e più naturale.

Non siamo però sicuri se stiamo mettendo troppo in luce questa qualità dei Bronze 2 o se invece stiamo facendo lo stesso con le imperfezioni degli Elac, ma cambiando completamente genere e ascoltando Made In The Dark degli Hot Chip, ecco che questi limiti dei Debut B6 si fanno sentire di meno, facendoci nuovamente apprezzare questi nuovi nati in casa Elac.

Elac Debut B6

Che continuano a non essere dinamicamente versatili come i Bronze 2, ma che rimangono comunque diffusori in grado di restituire prestazioni energiche e convincenti, soprattutto grazie al punch in gamma bassa quando si inizia ad alzare seriamente il volume.

Verdetto

Ci sono molte ragioni per consigliare i Debut B6 pur se messi a confronto con dei veri diffusori killer come i Bronze 2, ma se puntate a spendere una cifra attorno ai 450 euro e la dinamica non è tra le preferenze fondamentali che ricercate in un paio di diffusori simili, allora gli Elac sapranno darvi più di una soddisfazione.

Elac Debut B6

© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Riassunto

Pur non raggiungendo la dinamica e la versatilità dei rivali Monitor Audio Bronze 2, gli Elac Debut B6 piaceranno non poco a chi cerca soprattutto bassi e dettaglio.

Pro
Buon bilanciamento
Suono arioso e spazioso
Molto dettaglio

Contro
Meno dinamica ed espressive di altri diffusori in questa fascia di prezzo

Scheda tecnica
Tipologia: 2 vie, caricato in Bass Reflex
Risposta in frequenza: 44 – 20.000 Hz
Impedenza nominale: 6 Ω
Sensibilità: 87 dB/2,83 V/1 m
Potenza massima in ingresso: 120 Watt
Tweeter: 2,5 cm a cupola morbida in seta
Woofer: 16,5 cm in fibra di Aramide
Finitura del cabinet: Nero vinile spazzolato
Condotto reflex: a doppia svasatura
Larghezza: 216 mm
Altezza: 356 mm
Profondità: 254 mm
Peso netto cadauno: 6,5 Kg
Sito del produttore: www.elac.com
Prezzo: 449 euro

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