In pratica

HDR TV, che cos’è? Come lo posso utilizzare?

L’High Dynamic Range è l’ultimo tormentone proveniente dal mondo TV. Costruttori e distributori sono infatti convinti possa portare la qualità dell’immagine ad un nuovo livello di riferimento

Con cadenza quasi regolare, i produttori di TV se ne escono con un’infornata di nuove tecnologie, molte delle quali identificate da acronimi improponibili. UHD, 4K, HDCP, Oled sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente.

L’ultima in ordine di tempo è l’HDR. Ma di cosa si tratta e perchè renderà le immagini del vostro televisore migliori di quanto abbiate mai visto, lo potrete leggere di seguito. Vi faremo conoscere tutti i segreti della nuova tecnologia per TV.

Cosa vuol dire HDR?


“HDR” è l’acronimo di High Dynamic Range ed è l’ultimo grido in fatto di tecnologie TV. Il termine, mutuato dal mondo della fotografia, si riferisce alla tecnica che estende la gamma dinamica di un’immagine, in pratica il contrasto tra i bianchi più chiari e i neri più scuri.

La teoria vuole che più ampia è la gamma dinamica più la fotografia si avvicina alla realtà. L’HDR per le televisioni si basa fondamentalmente sullo stesso concetto. Guardate fuori dalla finestra, guardate il cielo: le nuvole sono in genere bianche (o grigie, per chi abita al Nord) ma con diversi “strati” ben definiti; attorno alle nuvole dovreste infatti essere in grado di percepire diverse sfumature di luminosità. Ora osservate le nuvole in un qualsiasi film sul vostro Tv. Tendono ad essere piatte se comparate a quelle reali, con livelli di bianco e strati quasi indistinguibili. I motivi di questa discrepanza sono molteplici.

Perchè l’HDR è così innovativo?

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Il primo motivo è il limitato range dinamico del vostro TV, la sua incapacità di riprodurre le differenze di luminosità più fini. Questo comporta la perdita di tutte le sfumature che sono invece proprie della realtà. Del resto l’occhio umano riesce ad apprezzare molte più sfumature di quante un TV riesca a riprodurre.

In aggiunta vi è tutto il processamento che subiscono le immagini nella catena produttiva delle riprese. Questo riduce drasticamente la quantità di informazioni acquisite, allo scopo di adattarle alle limitazioni tecniche del televisore. Solo di recente i TV sono divenuti più capaci, intendendo con “più capaci”, più luminosi. Un TV normale riesce a produrre tra i 100 e i 300 NITS di luminosità, ove un NIT (derivazione dal latino del verbo “brillare”) è equivalente a una candela. Un TV HDR può raggiungere in teoria fino 5000 NITS. Ovviamente una luce così intensa risulterebbe accecante se riprodotta al massimo della luminosità. Lo scopo non è quello di bruciare le vostre retine ma di incrementare la gamma in modo da visualizzare maggiori sfumature cromatiche. L’idea è di visualizzare più di quello che è stato registrato. Si vedranno per tanto maggiori dettagli nelle luci e nelle ombre; la luce del sole sarà più brillante se vista attraverso una finestra, i colori saranno più ricchi e più realistici, con gradazioni più delicate e toni più variegati. In pratica l’immagine apparirà più naturale e realistica.

Quali sono le specifiche ufficiali dell’HDR?

Mentre tutti concordano sull’opportunità di avere bianchi più luminosi, neri più scuri e una gamma cromatica più ricca, non esiste ancora una specifica tecnica ufficiale e condivisa, nè regole che stabiliscano cosa possa essere definito “HDR”. Andrebbero definiti una serie di parametri caratteristici, come ad esempio il minimo livello di luminanza, la profondità del colore, i limiti di banda, i requisiti per l’encoding e decoding nonchè il consumo energetico.

Attualmente queste caratteristiche sono ancora oggetto di continuo dibattito in seno all’UHD Alliance, un consorzio di costruttori TV, studi cinematografici e distributori. I suoi membri includono Dolby, LG, Netflix, Panasonic, Samsung, Sharp, Sony, Technicolor, Walt Disney, Twenty Century Fox e Warner Bros.

Per il momento l’UHD Alliance ha definito le specifiche per la certificazione Ultra HD Premium. Contenuti e dispositivi devono raggiungere una certa risoluzione, supportare determinati standard per i colori e anche supportare l’HDR.

HDR e 4K Ultra HD

Il nuovo TV OLED 65EF950V di LG è pienamente compatibile con l’HDR
Il nuovo TV OLED 65EF950V di LG è pienamente compatibile con l’HDR

L’HDR non va confuso con l’altro tormentone del momento che coinvolge il mondo dei TV: l’UHD (Ultra High Definition, noto anche come 4K). Sia l’HDR sia l’UHD hanno come obiettivo di migliorare l’esperienza di visione, ma si tratta di tecnologie completamente diverse con poco in comune. È la stessa differenza che passa tra quantità e qualità: l’UHD aumenta il numero di pixel, mentre l’HDR vuole rendere i pixel disponibili, il più accurati possibile, indipendentemente dalla risoluzione totale. Che si usi un 32” nella stanza da letto piuttosto che un 75” nel soggiorno, l’HDR può fare realmente la differenza.

Naturalmente, pur essendo HDR e UHD tecnologie differenti, possono benissimo integrarsi l’una con l’altra. Tutte le prime TV compatibili con HDR sono infatti anche TV 4K UHD.

Come si può usufruire dell’HDR?

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Per beneficiare dell’HDR serve relativamente poco. Prima di tutto, si dovrà provvedere ad un nuovo display. Che si tratti di un TV o di un videoproiettore, è necessario che sia HDR compatibile. LG, Samsung, Sony e Panasonic hanno già proposto il proprio modello di TV “HDR compatible”, molti dei quali già disponibili nei negozi. Alcuni modelli recenti (2016) includono il Panasonic TX-65DX902B, TX-50DX700B e il Sony KD-55D9305.

Il passo successivo è procurarsi del materiale da riprodurre. Se il contenuto HDR è su disco, ad esempio su un Blu ray UHD, allora servirà un lettore Ultra HD Blu ray. Attualmente il Panasonic DMP-UB900 e il Samsung UBD-K8500 sono i soli player esistenti sul mercato, anche se Microsoft ha annunciato a breve la disponibilità della Xbox One S, console per videogiochi che supporterà sia Blu ray 4K che HDR.

In alternativa vi è anche la possibilità dello streaming di contenuti HDR, per esempio attraverso il servizio di Netflix, cosa facilmente realizzabile attraverso l’app compatibile del TV e una connessione ad Internet con banda adeguata.

Quali contenuti HDR sono disponibili?

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Per “materiale HDR” si intende un contenuto, filmato o masterizzato, in HDR. La riproduzione di materiale standard su un TV HDR non basta. Amazon Instant Prime Video è stato il primo servizio a rendere disponibili in streaming contenuti HDR, sebbene Netflix abbia appena lanciato la sua prima serie ripresa in HDR, Marco Polo, promettendo ulteriori 150 ore di contenuti 4K e HDR entro fine 2016.

In aggiunta vi è il nuovo formato Blu ray Ultra HD, che include l’HDR nelle sue specifiche base. I dischi 4K sono finalmente disponibili per la vendita, con Universal ultima major in ordine di tempo ad annunciare il suo primo Blu ray UHD entro il 2016. Anche Fox ha confermato che tutte le sue future release per l’home video saranno codificate in HDR.

HDR e Dolby Vision

Nessuno desidera iniziare una guerra di formati, tuttavia la UHD Alliance è formata da un eterogeneo gruppo di stakeholder, ognuno con priorità differenti; con discussioni che si stanno protraendo già da un anno. Neil Hunt, Chief Product Officer di Netflix, ha definito la UHD Alliance “una confederazione di differenti partners, che non sono necessariamente allineati”.

Nel frattempo, giusto per complicare la situazione, Dolby è al lavoro su una sua versione personale di HDR : il Dolby Vision. Principalmente si tratta di un’iniziativa limitata ai suoi Dolby Cinema, i quali proporranno congiuntamente l’HDR video al sonoro Dolby Atmos, nel tentativo di aggredire il mercato IMAX.

Tuttavia il Dolby Vision può essere adattato anche per il segmento Home; diversi costruttori di TV hanno già iniziato a progettare televisori compatibili. Il costruttore statunitense Vizio è stato il primo a proporre un TV Dolby Vision. Sharp, TCL e Philips si sono uniti subito dopo. Anche le major più importanti sono pronte : Sony, Fox, Warner e Disney hanno già proposto film codificati in Dolby Vision. Naturalmente, come per l’HDR normale, anche per beneficiare del Dolby Vision serviranno contenuti codificati opportunamente e sorgenti capaci di riprodurlo.

Il futuro dell’HDR

Non si può negare come il concetto di HDR sia di per se accattivante e, quando visti dal vivo, i risultati offerti davvero impressionanti. I contenuti HDR continueranno a diffondersi attraverso i servizi di streaming e il nascente formato Blu ray UHD, che offre tra l’altro Ultra HD e HDR sullo stesso disco. Per molti appassionati questa potrebbe essere la panacea definitiva dell’Audio/Video.

La combinazione tra 4K e HDR comporta un’immagine “super definita” e “super dinamica”; a nostro avviso, un decisivo passo avanti rispetto la classica HD che molti di noi conoscono e apprezzano già. Il 2016 sembrerebbe destinato ad essere l’anno in cui l’HDR diverrà realtà per molti utenti. Abbiamo finalmente le TV, le sorgenti e i contenuti per completare l’intera catena. Il futuro dei TV sembra ora più luminoso che mai.

© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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