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Huawei Mate 9: il gigante buono

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Non fatevi spaventare dalle dimensioni del display. Il Mate 9 è infatti un phablet molto più comodo da usare di quanto si creda e non gli manca nulla… o quasi.

Che i phablet dai 5,5’’ in su siano sempre più ammirati, desiderati e acquistati è ormai un dato di fatto e oggi nessuno si spaventa più di fronte a simili “padelloni”. Un’ulteriore prova di ciò è data da Hauwei con il suo recentissimo Mate 9, phablet Android Nougat top di gamma con display da 5,9’’ disponibile da alcuni giorni anche in Italia a 699 euro, sebbene online lo si possa già trovare a qualche decina di euro in meno (quasi trascurabile la differenza).

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Design

Se le dimensioni dello schermo vi stanno già facendo sudare freddo, sappiate che grazie a particolari accorgimenti di design il Mate 9 è più lungo di un solo millimetro rispetto all’iPhone 7 Plus con il suo display da 5,5’’. Nonostante ciò, basta accendere il tutto e ritrovarsi di fronte a un display davvero enorme, sensazione aumentata anche dal fatto che le cornici ai lati e le parti sopra e sotto lo schermo sono molto più sottili della media.

In questo modo si ha a disposizione un display molto grande contenuto però in uno smartphone tutt’altro che impossibile da portarsi dietro, anche se il Mate 9, nel caso non vi piacciano i phablet, non farà certo al caso vostro.


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Per quanto riguarda design e scelta dei materiali Huawei ha prodotto uno dei suoi device più belli ed eleganti di sempre che, se da un lato non raggiunge nuovi standard e non contiene trovate tali da far rimanere a bocca aperta, dall’altro si dimostra solido, raffinato e sufficientemente leggero (190 grammj) considerando il generoso display.

L’angolo del nerd

A livello di funzioni il Mate 9 ha praticamente tutto quello che un appassionato pretende da uno smartphone di questa fascia di prezzo. Slot per micro SD che va ad aggiungersi ai 64 GB di storage interno, ricevitore a infrarossi per trasformare il telefono in un telecomando (non essenziale ma può servire), barometro, USB Type C e, soprattutto, un lettore di impronte posto sul retro che funziona alla perfezione.

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Non solo è comodo da raggiungere con l’indice della mano ed è velocissimo (sicuramente più di quello del Galaxy S7), ma va oltre il semplice sblocco del telefono. Nelle impostazioni infatti possiamo decidere se utilizzare il sensore tramite swipe per aprire le notifiche, rispondere alle telefonate e altre operazioni. A mancare è solo l’impermeabilità, ma anche in questo caso non si tratta di un requisito fondamentale per molti utenti.

Servono davvero 6 pollici?

A parte le dimensioni, il display IPS del Mate 9 non ha caratteristiche tali da renderlo il primo della classe, considerando anche che si tratta di un Full HD rispetto ai display QHD montati su molti altri top di gamma. Eppure ci saremmo aspettati di notare maggiormente la differenza di pixel per pollice. Invece, nonostante i testi appaiono un po’ più “soffici” e meno definiti rispetto a quelli su un display QHD, lo schermo del Mate 9 ci ha convinti pienamente.

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Colori pieni, ricchi e profondi, ottimo contrasto come da tradizione per un display IPS, eccellente luminosità sebbene cali un po’ ai lati dello schermo, possibilità di cambiare la temperatura colore e di impostare una modalità notturna più riposante per gli occhi.

Unico rammarico? Non aspettatevi grandi prestazioni se siete amanti della realtà virtuale, visto che tra risoluzione “bassa” e tempi di risposta più elevati rispetto a quelli di un display AMOLED, il Mate 9 non è certo lo smartphone più adatto da utilizzare con un Gear VR o un Daydream View (non è infatti certificato per il visore VR di Google).

A tutta potenza

Passando ai componenti hardware, troviamo 4 GB di RAM e un processore Kirin 960 con quattro core Cortex-A73 per le operazioni più pesanti e stressanti e quattro core Cortex-A53 a basso consumo. Una soluzione potente e al passo con i tempi, tanto che in Geekbench 4 abbiamo ottenuto 5.905 punti, in linea con le prestazioni dello Snapdragon 820. Notevoli anche le prestazioni della GPU Mali G-71, che secondo alcuni osservatori potrebbe trovare posto anche nel prossimo Galaxy S8.

Si potrebbe sempre dire che per uno smartphone con un display in 1080p tutta questa potenza sia fin troppo sprecata, ma vasta lanciare Asphalt 8 per rendersi conto di come le prestazioni grafiche siano impeccabili, con un frame-rate costante e più elevato rispetto a quanto visto su latri recenti top di gamma.

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L’unico rammarico riguardante il Kirin 960 è la sua efficienza, almeno se confrontata con quella di altri processori simili. Nonostante infatti il Mate 9 possa contare su una batteria da ben 4000 mAh, l’autonomia non ci ha impressionati. A confronto il Moto Z Play, che monta sempre una CPU octa-core, ha un display da 5,5’’ e una batteria da 3500 mAh, si è comportato meglio su questo versante.

Se insomma vi aspettavate due giorni di autonomia con un utilizzo medio/alto viste le caratteristiche del display e della batteria, rimarrete delusi. Noi siamo sempre arrivati a fine giornata con un minimo residuo di carica, ma ci aspettavamo molto di più. Se non altro il Mate 9 supporta la ricarica veloce e quindi, anche nella peggiore delle ipotesi, difficilmente rimarrete a piedi per un periodo prolungato di tempo.

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Due occhi al posto di uno

Dove il phablet di Huawei eccelle veramente è però nel comparto fotografico. Per il Mate 9 infatti il produttore cinese ha portato ancora più avanti il concept del P9, combinando un sensore a colori da 12 MP con uno in bianco e nero da 20 MP per offrire una resa ottimale sia sulle basse luci, sia come range dinamico. Il tutto coadiuvato da uno stabilizzatore ottico, dal brand Leica (come sul P9) e dalla possibilità, scattando a 12 megapixel, di attivare uno zoom digitale “potenziato”.

Con questa modalità infatti si riescono a fare foto con zoom 2X più dettagliate rispetto al classico crop che influisce negativamente sulla resa finale, sfruttando proprio i dettagli aggiunti dalla fotocamera a maggior risoluzione. Non mancano la modalità PRO con cattura del formato RAW (solo a 12 megapixel tramite sensore RGB) e regolazioni separate di ISO, otturatore, esposizione e messa a fuoco.

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Il risultato, grazie anche al velocissimo autofocus, è eccellente, benché il Mate 9 riesca a esprimere tutte le sue potenzialità in modalità manuale, visto che in quella automatica l’iPhone 7 Plus ha ancora una marcia in più a livello di immediatezza.

Il nostro verdetto

Torniamo a dire che uno smartphone Mate non è per tutti, ma è impossibile non riconoscere in questo phablet uno sforzo notevole da parte del produttore cinese. Si può migliorare ancora a livello di autonomia, software fotografico (meno intuitivo rispetto ad altri topo di gamma) e interfaccia (l’Emotion UI non piacerà a molti), ma considerando le prestazioni missilistiche e quanto si usi bene nonostante le dimensioni del display, non possiamo che dare un voto molto alto.

© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

In sintesi
  • Huawei Mate 9
4

Il nostro verdetto

Non fatevi spaventare dalle dimensioni del display. Il Mate 9 è infatti un phablet molto più comodo da usare di quanto si creda e non gli manca nulla… o quasi.

Pro
Dimensioni contenute in relazione al display
CPU e GPU molto potenti
Ottima resa fotografica

Contro
Autonomia migliorabile
Poco adatto alla VR
L’interfaccia EMUI può non piacere a tutti

Scheda tecnica
Display: 5.9’’, 1920×1080 pixel IPS-LCD
Processore: Kirin 960 octa-core
RAM: 4 GB
Storage: 64GB + slot microSD
Fotocamera posteriore: 1x12MP+1x 20 MP, autofocus laser, OIS
Fotocamera anteriore: 8MP
Connetitivtà: Wi-Fi ac, LTE, NFC, Bluetooth 4.2, USB Tyoe-C
Batteria: 4000mAh
Sistema operativo: Android 7.0 Nougat
Dimensioni: 156,9×78,9×7.9mm
Peso: 190g
Sito del produttore: http://consumer.huawei.com/it/index.htm
Prezzo: 699 euro

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