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Streaming: ad Apple piace Tidal

Tidal, il servizio di streaming audio del rapper Jay Z, sarebbe nel mirino di Apple. Alla Mela farebbero gola i rapporti privilegiati con gli artisti e l’elevata qualità audio dei brani

Sembra che per Apple il proprio servizio di streaming musicale potrebbe non essere sufficiente a soddisfare i cultori della musica in streaming, soprattutto quella di qualità. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la piattaforma di streaming musicale Tidal sarebbe infatti nel mirino di Apple per una possibile acquisizione. Le trattative sarebbero ancora in fase embrionale e non riguarderebbero la parte tecnologica ma i rapporti privilegiati che Tidal vanta con molti artisti Kanye West, Rihanna, Beyoncé, giusto per citarne alcuni. Al momento sia Apple sia Tidal non hanno né confermato né smentito l’articolo del quotidiano americano.

Tidal, che è stata acquistata dal rapper Jay Z, marito di Beyoncé (insieme formano una tra le coppie più ricche e potenti nel mondo della musica) nel gennaio del 2015 da Aspiro per 56 milioni di dollari, è cresciuta rapidamente fino a raggiungere i quattro milioni di abbonati. Certo, non molti rispetto ai 30 milioni di Spotify e ai 15 milioni del servizo della stessa Apple e forse non sufficienti per rendere remunerativa la società che opera in un settore con bassi margini di guadagno. Ma i rapporti che Jay Z ha instaurato con il mondo della musica rappresentano evidentemente una delle chiavi di tutta l’operazione. È bene ricordare che proprio questi rapporti privilegiati hanno permesso a Jay Z di pubblicare su Tidal contenuti esclusivi sia audio sia video. La seconda chiave potrebbe essere ricercata nella qualità. L’offerta base di Tidal è in linea con il mercato, ovvero per 9,99 euro offre un piano base, esattamente come gli altri servizi di streaming. Ma già oggi con 10 euro in più è possibile accedere alla versione lossless FLAC e, entro fine anno, allo streaming hi-res. Insomma, qualità e artisti sono il piatto che sta ingolosendo Apple e non solo. Oltre alla Mela, sarebbero interessate a Tidal anche Google e Spotify, mentre Samsung si sarebbe detta non interessata a rilevare le attività di streaming di Jay Z.

In attesa di scoprire il futuro di Tidal, l’app mobile del servizio è stata recentemente aggiornata nelle due versioni Android e iOs, con l’aggiunta del supporto a Google Cast in modo da consentire l’invio dei brani musicali da smartphone o tbalet direttamente ad uno dei dispositivi di casa, resi compatibili con la piattaforma Google grazie ad una piccola chiavetta Usb nel caso di un televisore o ad un piccolo dispositivo con la classica presa jack se intendete inviare la musica addirittura ad un vecchio impianto Hi-Fi.


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