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Audio Fidelity Improvement flat.2: appiattire i vinili? Perché no?

Non costa poco e per i più scettici sarà del tutto inutile, ma una macchina per appiattire i vinili può in realtà far lavorare al meglio tutti i componenti di un giradischi in caso di vinili ondulati

Spianare o appiattire i vinili è una pratica che pochi conoscono e che ancora meno mettono in pratica, anche perché i dispositivi appositi sono decisamente costosi. Ma perché si arriva addirittura a usare un dispositivo simile per appiattire i vinili? Essenzialmente perché, a causa di una cattiva conservazione o di vinili ondulati in modo non perfettamente uniforme, la superficie del disco presenta parti concave o convesse che inficiano la riproduzione musicale.

Se la puntina di una testina (anche di alta qualità) si trova ad agire su un disco ondulato, qualsiasi regolazione su di essa effettuata risulta del tutto inutile, influenzando direttamente o indirettamente l’allineamento orizzontale, quello del piatto, la forza di tracciamento, il VTA, l’azimut e l’anti-skating. Anche in Italia ci sono store online a cui spedire i propri vinili perché vengano “appiattiti”, spendendo così molto meno che non acquistare un’apposita macchina spianatrice come la Disc Flattener Furutech DF-2 da oltre 3000 euro.

appiattire i vinili

Prezzo che però può salire ulteriormente come nel caso dell’Audio Fidelity Improvement flat.2 da 3900 euro. Questa macchina appiattisce LP, maxi e singoli (ovviamente senza rovinarli) utilizzando speciali tappetini piatti e attraverso una elettronica di controllo di alta qualità. All’interno diversi sensori di temperatura e altrettante unità riscaldanti permettono di raggiungere una distribuzione del calore assolutamente uniforme, requisito essenziale perché un appiattitore di dischi riesca nel suo intento.


L’Audio Fidelity Improvement flat.2 offre tre diversi programmi: quello standard elimina in modo affidabile la maggior parte delle deformazioni e quello l’Expert offre impostazioni più flessibili, mentre il programma Relax serve per i vinili apparentemente già piatti ed effettua quindi un’azione più blanda. Il disco viene riscaldato (e poi raffreddato) molto lentamente, in modo uniforme, e questo processo termico provoca, nella maggior parte dei casi, un miglioramento a livello sonoro.

Come è facile capire, considerando anche come sia sensibile un supporto come il vinile, per un’operazione simile ci vuole un estremo grado di precisione e sicurezza per evitare danni alla superficie del disco, tanto che la macchina di Audio Fidelity ha uno scostamento dal valore nominale di temperatura inferiore a 0,25 K e mantiene la temperatura corretta su tutta la superficie del disco in modo uniforme, con lo scopo di rispettarne la composizione chimica e l’allineamento molecolare. Da segnalare anche le superfici in cristallo e alluminio, alcune parti tornite con macchine CNC ad alta precisione e, più in generale, una grande attenzione ai materiali.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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