Il Goldmund Eidos Excellence SACD vuole ridefinire (a carissimo prezzo) le prestazioni dei lettori ottici grazie a meccanica anti-vibrazione, alimentazione separata e conversione D/A dedicata per canale
Il Goldmund Eidos Excellence SACD nasce per dimostrare che il supporto fisico può ancora rappresentare l’apice dell’alta fedeltà. L’azienda hi-end svizzera, da decenni sinonimo di ingegneria estrema, concentra in questo suo terzo lettore CD/SACD una filosofia di progetto che punta alla purezza assoluta del segnale, collocandolo un gradino sopra il già eccellente Eidos SACD a singolo chassis del 2023 da 90.000 euro. La scelta di collocare l’alimentazione in un modulo separato non è infatti un vezzo estetico, ma un punto di partenza tecnico pensato per ridurre interferenze, vibrazioni e qualsiasi forma di contaminazione elettrica.
Questo lussuosissimo player è stato concepito da Goldmund come una versione più compatta e abbordabile (si fa per dire) del mostruoso top di gamma Eidos Reference del 2021 da oltre 130.000 euro e 110 Kg di peso, ma senza per questo sacrificare la raffinatezza timbrica e la stabilità operativa tipiche del brand svizzero.
L’Eidos Excellence SACD punta soprattutto sulla sinergia tra elettronica ultraprecisa e meccanica di lettura ottimizzata per il formato SACD. La lettura in DSD a 2,8 MHz si traduce secondo Goldmund in una riproduzione di eccezionale trasparenza, frutto di un jitter ridotto al minimo, di un trasporto praticamente immune da vibrazioni e di una sezione di conversione D/A che assegna a ciascun canale un convertitore indipendente.
È una scelta estrema, costosa, ma coerente con l’ambizione del progetto, ovvero creare uno strumento di precisione che possa competere con le migliori sorgenti digitali contemporanee. Sul versante meccanico, il lettore utilizza il sistema Suppress Vibration Hybrid, progettato per isolare completamente il disco e l’ottica riducendo al minimo rumori di fondo e micro–risonanze.
Il risultato è un funzionamento talmente silenzioso da far quasi dimenticare di avere di fronte un dispositivo meccanico. La sezione di alimentazione rappresenta un altro tratto distintivo di questo player. Frutto di decenni di ricerca, utilizza trasformatori dedicati e un’architettura multi-fase che genera in modo indipendente tutte le tensioni per i due canali.
Questo approccio crea un percorso del segnale incredibilmente silenzioso e completamente immune alle fluttuazioni della rete elettrica, un fattore critico per chi ricerca l’assenza totale di rumore residuo. La configurazione Dual-Box, con la PSU collocata in un involucro schermato separato, elimina alla radice qualsiasi emissione elettromagnetica che potrebbe influenzare la parte audio. Anche il cavo di collegamento è progettato su misura ed è derivato dalla stessa famiglia utilizzata nelle elettroniche top di gamma della serie Mimesis.
Ogni attenzione è votata all’obiettivo di rendere il lettore un “non-dispositivo”, qualcosa che sparisce lasciando spazio unicamente al contenuto musicale. Il livello di rumore e distorsione dichiarato è al di sotto della soglia percepibile dall’orecchio umano (< 0.00018%), mentre la sensazione d’ascolto punta a una neutralità totale, senza colorazioni, senza enfasi e senza compromessi.
Sul piano della compatibilità, l’Eidos Excellence SACD guarda sia al passato sia al futuro. Oltre ai SACD e ai CD, riproduce CD-R, CD-RW e dischi DVD contenenti file audio, con una gestione dei formati fino a PCM 384 kHz e DSD fino a DSD512, una versatilità rara per un lettore basato su meccanica ottica. Da segnalare anche le uscite analogiche XLR bilanciate e RCA bilanciate, oltre a quelle digitali (coassiale, ottica e AES EBU).
Il lettore e l’alimentatore pesano entrambi 17 Kg, un dato che riflette l’attenzione maniacale alla stabilità strutturale e alla schermatura. Non sono ancora stati comunicati prezzo e disponibilità, ma è lecito aspettarsi cifre e tempistiche in linea con un prodotto destinato a un pubblico di audiofili estremamente esigenti. Noi ipotizziamo circa 100.000 euro, ma trattandosi di Goldmund potremmo essere fin troppo conservativi.
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