Il più grande OLED al mondo è l’LG Z9, pannello da 88” pollici a pixel autoilluminanti e risoluzione 8K che abbiamo messo alla prova
L’LG Z9 è un’autentica bellezza già da spento. Poggia su un solido e accattivante stand, nonostante le dimensioni importanti (1961 x 1456 x 281 mm – L x A x P) restituisce una piacevole sensazione d’ingombro non così eccessivo in virtù delle scelte minimaliste nella forma. L’importanza sta anche nel peso di circa 102 Kg. per il solo pannello e certo l’installazione per quanto appena detto non può che avvenire con l’ausilio di più persone, ma qui non c’è da preoccuparsi dato che il prezzo suggerito al pubblico di 29.900€ include il servizio a domicilio.
In questo caso eccezionale d’incontro con lo Z9 ce lo siamo trovato già belle che montato e installato e con pochissimo tempo a disposizione per effettuare le prove volte a darci una prima approfondita impressione del funzionamento di questo monumentale pannello. Scelta in termini estetici di livello anche per il grande piedistallo (fin troppo riflettente) in alluminio spazzolato che resta al momento l’unico punto d’appoggio dal momento che non è possibile l’ancoraggio a muro o diversa sistemazione su base piana. Piedistallo a forma cava e soluzione contemporanea per dissimulare l’ingombro e al tempo stesso favorire il flusso audio dagli speaker con doppio subwoofer per un totale di circa 80 Watt in configurazione 4.2 canali e compatibilità DTS-HD, Dolby Digital e ATMOS.
Un TV 8K è certo elemento (tecnologico) di distinzione ma ha senso l’acquisto di un simile apparato in Italia? Solo lo scorso settembre la Consumer Technology Association (CTA) ha annunciato le linee guida relative ai TV 8K. Per venire considerato tale il pannello deve offrire la risoluzione nativa 8 K (7680 x 4320 pixel) ed essere in grado di convertire il materiale a più bassa risoluzione portandolo a 8K. Obbligatorio il supporto all’HDR anche se non è specificato se il supporto debba essere a metadati statici o anche dinamici. Inoltre l’apparato deve disporre di almeno un ingresso conforme al sistema di protezione HDCP 2.2 ed essere in grado di gestire il colore a 10 bit pixel-by-pixel.
A meno di non essere fortunati residenti su suolo giapponese, unica nazione che attualmente offre ai propri cittadini un canale 8K via satellite (inaugurato a fine 2018), l’offerta 8K resta quella streaming dal provider VIMEO con la bellezza di 6.000 file 8K nativi, anche YouTube ha del materiale da offrire. A meno di inaspettati exploit nel 2020 con nuovi fornitori di materiale non c’è altro disponibile che non siano clip-documentario di manciate di minuti su Paesi e natura.
C’è poi l’argomento codec per segnali a così ampia banda, nel caso dello Z9 il supporto all’8K è fino a 60 Hz di frame rate (10 bit / 4:2:0), apparato pionieristico per cui sono certamente previsti importanti aggiornamenti per offrire la compatibilità massima. A tal proposito verrà rilasciato apposito box, non presente durante la prova, per essere sempre codec compliant nel tempo.
A livello connessioni sono presenti 4 ingressi HDMI 2.1 full bandwidth (1 x eARC), 3 USB 2.0, composito, RS-232C, RF, digital audio ottico. Wi-fi 802.11ac e Bluetooth 5.0. Restyling per il telecomando che al di là della diversa linea condivisa tra gli altri tv LG offre nell’insieme le medesime funzioni, compreso il puntatore a video per una più rapida navigazione. Sistema operativo WebOS (versione 4.5), attualmente il più gettonato e con le migliori caratteristiche per sfruttare a fondo l’offerta tra applicazioni, canali streaming, digitale terrestre e satellite. Ricordando che la gestione del sistema è affidata al performante microprocessore Alpha 9 di seconda generazione ulteriormente potenziato per l’8K.
Tra le funzioni più interessanti del sistema operativo ricordiamo ‘Intelligent Edit’ che ordina automaticamente le app in base alla frequenza d’uso, offerta ampia con il che è altrettanto un set completo tra cui scegliere con compatibilità Dolby Vision/HLG/Dolby ATMOS per Netflix, Amazon, Now TV, Rakuten e certo non di meno YouTube, Infinity, Chili, Rakuten TV giusto per citare i più noti. L’home dashboard è accessibile tramite la barra di avvio o direttamente sul telecomando e fornisce un unico hub per tutti i dispositivi mobili, input e IoT domestici connessi. Supporto anche per AirPlay 2 (inclusi Dolby Vision e Atmos) e Homekit per la domotica per la gioia dei fruitori Apple.
La piattaforma di intelligenza artificiale aperta ThinQ proprietaria LG è stata migliorata sia lato Google Assistant che Amazon Alexa, con gli assistenti intelligenti che diventano tre considerando anche Siri. Il processore processore intelligente Alpha 9 di LG sfrutta appieno i 33 milioni di pixel del pannello 8K per migliorare il materiale a bassa risoluzione: riduzione del rumore in sei passaggi, aumento nitidezza in base alla frequenza, miglioramenti della profondità degli oggetti e i miglioramenti colorimetrici. Perché la partita per convincere all’acquisto di un pannello 8K attualmente la si gioca (quasi) tutta sulle potenzialità del rescaling, non solo di materiale ‘facile’ 4K liquido/fisico ma anche e soprattutto per l’ancor più vasta offerta per programmi HD 1080 i/p e SD 576i/480i.
Dall’immagine qui sopra rappresentativa di segnali SD fino all’8K basta un colpo d’occhio per realizzare quanto la rielaborazione del segnale in ingresso inferiore all’8K sia inversamente proporzionale alla sua risoluzione. A tale proposito abbiamo avuto qualche minuto di tempo per saggiarne le potenzialità dando in pasto alla macchina, tramite player Oppo-UDP 203, un ‘banale’ DVD-9 contenente la versione francese dello splendido polar Derniere domicile connu – Ultimo domicilio conosciuto, opera del 1970 di José Giovanni. Benché restaurato si trattava pur sempre di un segnale 720 x 576i, eppure il rescaling (impostabile manualmente 4K/8K) spinto al massimo ha restituito un’immagine sorprendente.
Nessuna evidente variazione luminosa o affioramento di artefatti per un quadro definito ma non troppo morbido, evidente segno di un diverso comportamento del dithering, ovvero della forma di rumore aggiunta al segnale. Al netto di un po’ di aliasing avvertibile la resa d’insieme per dettaglio e colori lasciava la sensazione di stare osservando una splendida proiezione d’essai analogica su telo cinema. Un risultato per l’AI Picture che ci ha molto sorpreso e motivo d’orgoglio per l’Alpha 9 2nd/8K nell’essere riuscito a gestire così bene un segnale a bassa valenza tecnica.
Sullo Z9 ritroviamo come per gli altri TV LG del 2019 la funzione AI Brightness nella modalità Cinema Home, che utilizza un sensore di luce ottimizzando la luminosità in base all’ambiente di visualizzazione e migliorando la visibilità nelle aree più scure del materiale video. Inoltre il pannello offre sopporto di tipo Variable Refresh Rate (VRR) e Auto Low Latency Mode (ALLM) che si attiva con l’abilitazione della funzione Fast Game Response, l’input lag viaggia poco al di sotto dei 18 ms.
La completezza nella compatibilità in ambito wide color gamut resta appannaggio di Dolby Vision, HLG e HDR-10, lasciando per il momento fuori dalla porta il cugino maggiore HDR-10+ e tagliando fuori alcuni titoli fisici comprensivi di tale feature come per L’alba dei morti dementi, UHD edizione straniera (con audio italiano) che recentemente abbiamo recensito qui. Magnifico il comportamento con materiale demo 8K (fornito da LG), dove riprese native a tale risoluzione sono la dimostrazione delle potenzialità di un simile apparato quando si tratta di gestire una vera e propria finestra sul mondo. In più di un’occasione non è mancata quella sensazione da brivido restituita dalla tridimensionalità degli elementi, come nel corso di panoramiche notturne di colorate e affollatissime metropoli.
Disponendo di una linea internet derivante da fibra ottica (100 Mbps/1 Gbps) l’offerta liquida dovrebbe già essere in grado di far comprendere cosa sarebbe visionabile se non ci trovassimo in una nazione tecnologicamente retrograda come la nostra. È vero che siamo a circa il 75% di copertura del Web per l’intera Penisola, esclusi i servizi ad alta velocità offerti perlopiù nei capoluoghi di provincia (e nemmeno al 100%) il resto della popolazione è ferma al palo dei 20/40 Mbps, e già con canoni mensili importanti.
Discorso qualitativo al pari dell’importanza dello Z9 anche per segnali FHD 2K/SDR e UHD/HDR, dove in quest’ultimo caso abbiamo visionato materiale non solo nativo 4K ma con frame rate ‘estremo’ per un disco fisico a 60p dando un’occhiata a Billy Lynn – Un giorno da eroe. Il film di Ang Lee, girato nativo 4K/120 Hz, è stato un altro colpo al cuore per capacità di restituire nel pieno dello splendore solidità ed estensione cromatica, anche se solo HDR a metadati statici.
Il fatidico collo di bottiglia della risoluzione percepita con immagini in movimento resta quello tipico per pannelli OLED già sperimentata con precedenti modelli: una volta attivata la funzione TrueMotion, che va ad aggiungere frame neri alternandoli a quelli con l’immagine vera e propria, l’acquisizione resta tra le 500-700 linee. Al solito questione di gusti il livello di ingerenza della funzione, che potrebbe incontrare detrattori che non amano il senso digitale dell’immagine detto anche “effetto soap-opera”. Il consiglio al solito è quello di limitare il TrueMotion a livelli bassi, parimenti anche l’altra discussa funzione Motion Pro (che aumenta la frequenza di quadro a 60 Hz contro il più comune 50 HZ nel contesto europeo) con inserzione di frame neri in misura più invasiva al punto da generare sfarfallio, perdita di fluidità e luminosità.
Rilevazione REC.709 senza calibrazione
Con picchi di luminanza attorno ai 700 nits c’è di che ‘abbronzarsi’ e dalle veloci rilevazioni con colorimetro Xrite i1 Display il risultato tra i più interessanti e coerenti senza interventi di bilanciamento del bianco lo si ottiene impostando il preset ‘Cinema’. Disponibili le tipiche ‘modalità esperto’ per calibrazione ‘ISF stanza buia’ e ‘ISF stanza luminosa’.
Il grosso delle tarature fini sono prevalentemente questione tecnica per una resa che non farebbe più di tanto la differenza giudicando a occhio nudo: la copertura REC.709 è praticamente del 100%, DCI-P3 è quella che più ci premeva e di fatto anche qui siamo abbastanza prossimi al 100% con un risultato poco sopra il 96% (xy), spingendosi ulteriormente in alto a BT.2020 si scende a un notevole 70% (xy). Anche qui è presente la funzione di auto-calibrazione grazie alla joint venture di LG con Portrait Display attraverso LUT tridimensionale attraverso la quale aumenta il livello di precisione in virtù dei 33 x 33 x 33 punti per un totale di 35.937. Linearità del gamma eccellente fino a circa il 70%.
Rilevazione DCI-P3 senza calibrazione
IMPRESSIONI FINALI
Non avendo a disposizione le canoniche due settimane per approfondire la conoscenza possiamo senza meno affermare che l’LG Z9 oltre a essere il più grande OLED al mondo coi suoi 88” pollici è anche una delle migliori macchine a mercato. Tecnologicamente avanzato ci ha certamente colpito per l’accuratezza nella gestione del segnale video in ingresso, in particolar modo per materiale a inferiore risoluzione anche SD. Perché è certo più facile partire da materiale 2K/4K e portare a rescaling 8K ma è con la definizione video standard che si va anche a misurare la qualità della tecnologia intelligente, qui davvero superba.
A voler trovare un limite oggettivo speravamo migliorato il comportamento del TrueMotion + Motion Pro identico al resto della catena OLED elitaria di LG. Sperando venga rilasciato quanto prima l’aggiornamento firmware ad aggiungere l’HDR-10+ il pensiero va ai pochi ‘eletti’ che potranno permettersi un acquisto da poco meno di 30.000 euro senza essere costretti ad accendere un muto.
A tutti gli altri ricordiamo che per raggiungere a prezzi mediamente umani una vetta poco al di sotto dell’Everest-Z9 è possibile dando un’occhiata al resto della gamma OLED di LG a partire dal magnifico C9, ancora oggi riferimento di mercato assieme alla serie GZ2000 Panasonic. Alternativa per alternativa, abbandonando l’OLED a favore del QLED 8K c’è sempre il Samsung Q950R (senza supporto Dolby Vision) con tagli da 55” pollici sino all’immenso 98” pollici per cui bisogna aggiungere altri 20.000 eurini al costo dello Z9.
Per ulteriori informazioni link diretto al sito LG per lo Z9 OLED 88″
Qualità video spettacolare
Rescaling materiale < 8K
HDR-10 e Dolby Vision
DTS e Dolby ATMOS
Smart TV e IA
Audio 4.2 80 Watt
Materiale nativo 8K molto limitato
Codec video 8K non definiti
Peso e ingombro importanti
Costa quanto 3 utilitarie
Risoluzione: 7680 x 4320 pixel
Diagonale: 88"
HDR: HDR-10, HLG, Dolby Vision
Profondità colore: 10 bit
Connessioni: 4 x HDMI 2.1 HDCP 2.2 Full bandwidth, 3 x USB 2.0, S/PDIF, Ethernet, RS-232, Common Interface CI+, unità sinto DVB-T2/DVB-S2/DVB-C, Wi-fi 802.11ac, Bluetooth 5.0
Prezzo: 29.999 euro
Sito del produttore: https://www.lg.com/it/tv/lg-OLED55E8PLA-tv-oled
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.