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Oppo UDP-203: il non plus ultra dei lettori Blu-ray Ultra HD

Oppo

Atteso spasmodicamente dagli appassionati, a fine 2016 è stato rilasciato per la vendita il nuovo player Oppo dedicato al supporto Blu-ray Ultra HD. Sarà il nuovo punto di riferimento? AF lo ha testato a fondo per scoprirlo.

Già quando fu resa nota l’intenzione di sviluppare un nuovo supporto fisico, dedicato alla risoluzione 4K, si è avuta la netta impressione come in fondo nemmeno l’industria ci credesse poi molto. Sensazione poi consolidatasi quando solo due costruttori, Samsung e Panasonic, decisero di cimentarsi nell’impresa e approntare quindi un lettore apposito in tempo per il fatidico “day 1”. Entrambi i prodotti proposti, seppur apprezzabili, soffrivano per giunta alcune pecche (non proprio di gioventù) sulla carta. Ci riferiamo alla qualità costruttiva non eccelsa del primo e all’esorbitante (ed ingiustificato) prezzo del secondo. Aggiungiamoci poi la strategia “cautelativa” di un costruttore come Sony, rimasto alla finestra sul segmento lettore dedicato e addirittura di “chiusura” completa sulla Playstation 4, che già si poteva respirare un forte odore di insuccesso.

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Oppo UDP-203

Invece ecco che nel mezzo dell’incertezza, Oppo, storica e blasonata produttrice di lettori audio-video di comprovata qualità, rilascia un’improvvisa “bomba” mediatica: entro fine 2016 sarebbe uscita con un lettore hi-end dedicato al nuovo supporto Blu-ray Ultra HD. E qui le cose iniziano, finalmente, a farsi interessanti. Le (sparute) notizie iniziano a rincorrersi per il web: congetture, dicerie, rumors e voci incontrollate impazzano sulla rete. Dettagli di contorno sapientemente pubblicati ad arte sulla pagina Facebook di Oppo fanno il resto: l’hype raggiunge, tra gli appassionati, livelli altissimi. Finalmente, in autunno, le prime caratteristiche e relative foto vengono divulgate ufficialmente.

La macchina viene rilasciata per la vendita la settimana prima di Natale 2016. E va subito esaurita. Non possiamo fare altro, quindi, che chiederci se tutto questo successo sia un capolavoro di marketing oppure se ci troviamo davvero davanti l’usuale gioiellino cui Oppo finora ci ha abituato. Domanda cui presto potremo rispondere; abbiamo infatti avuto a disposizione un esemplare dell’Oppo UDP-203 e ne abbiamo approfittato per eseguire una prova completa. Di seguito riportiamo le nostre impressioni.


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Vista frontale dell’Oppo UDP-203

Design

L’Oppo UDP-203 si presenta nel suo caratteristico chassis metallico, dotato di una rigidezza e una stabilità molto buone. Il pannello frontale è costituito di un traverso, sempre in metallo, al cui interno trovano posto il vassoio di caricamento dei dischi, localizzato in posizione centrale, e il display informativo, posizionato subito sotto quest ultimo. Rispetto al predecessore BDP-103, ammettiamo la soluzione sia meno “estetica”, dacchè il 103 integrava display e vassoio nella stessa striscia lucida, regalando un effetto più “elegante”. La disposizione dei comandi anteriori invece rimane pressochè immutata; da segnalare ad ogni modo l’assenza, nel’UDP-203, dell’ingresso HDMI frontale, presente in questo modello solo sul lato posteriore. Permane invece l’ingresso USB per connettere eventuali storage esterni (hard disk o chiavette).

Connessioni

Passando al lato posteriore notiamo che grosso modo le connessioni ricalcano quelle del modello precedente, con alcuni distinguo. Innanzitutto la doppia HDMI, pensata per veicolare separatamente audio e video (vedasi le esigenze particolari di chi ha un sintoampli datato e che non supporta quindi l’HDCP 2.2), prevede una prima uscita HDMI in versione 2.0 e con pieno supporto all’HDCP 2.2, mentre una seconda veicola solo ed esclusivamente l’audio. Nel BDP-103, invece, entrambe le uscite potevano veicolare anche il segnale video.

Sono poi presenti un ingresso HDMI per eventuali  sorgenti esterne, la porta di rete ethernet, due uscite audio digitali (ottica e coassiale), due ingressi USB 3.0, le uscite analogiche 7.1, due connessioni jack trigger e la connessione seriale Rs232 per un controller esterno. Da notare che, rispetto il BDP-103, sparisce anche l’uscita video per la diagnostica, rendendo di fatto questo modello completamente privo di uscite video analogiche. Chi abbisognasse di un’uscita da utilizzare come “monitor” dovrà rivolgersi al sintomaplificatore o, in alternativa, sdoppiare l’HDMI principale con uno switch compatibile.

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Connessioni posteriori dell’Oppo UDP-203

Setup e telecomando

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UDP-203: nuova grafica dei menu

Appena acceso l’UDP-203 è subito pronto per funzionare. Le impostazioni da regolare onde ottimizzare l’installazione sono tutte contenute nel menu “Setup” nonché di immediata e facile interpretazione. Alla fin fine basta regolare le voci riguardo la lingua (dei menu e dei dischi), la risoluzione e la modalità HDR (On), lo spazio colore (4:4:4), l’audio via HDMI (Bitstream) e la connessione di rete (consigliamo un IP statico per avere meno problemi in fase di avvio) per ottenere una configurazione già adeguata.

Segnaliamo come l’estetica dei menu abbia subito un restyling, passando dal nero profondo dei modelli precedenti, ad un azzurro/blu per le schermate di selezione. I menu principali delle varie voci, inoltre, sono stati dotati di sfondi a tema “naturalistico” di piacevole impatto.

Il telecomando è formalmente identico ai modelli precedenti, con un parimenti ottimo layout, tanto che il manuale ne segnala la perfetta compatibilità con gli altri prodotti Oppo. Scompaiono ovviamente i tasti dedicati all’interfaccia di supporto Netflix (il 203 non la prevede, al momento) ed appare il tasto di controllo per la modalità HDR. Sparisce anche il tasto per la retroilluminazione la quale ora si abilita in automatico quando il telecomando avverte di essere mosso.

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UDP-203: telecomando

Performance Audio e Video

Abbiamo testato l’UPD-203 sia in modalità Ultra HD, utilizzando i Blu-ray UHD di Inferno e X-Men Apocalisse, sia in HD “semplice” tramite una serie di contenuti HD classici. Siamo rimasti positivamente colpiti già durante la fase di caricamento dei Blu-ray 4K: dall’inserimento del disco a quando il film viene riprodotto a video sono passati meno di 20 secondi in entrambi i casi. Il 203 è più veloce a caricare un disco Ultra HD che i suoi predecessori a caricare un Blu-ray standard. Ciò è probabilmente dovuto alla particolare meccanica, sviluppata da Oppo stessa, in aggiunta ad un firmware molto ben ottimizzato.

Ad un confronto diretto con la concorrenza sul fronte velocità di lettura, usando i medesimi dischi, l’Oppo batte nettamente il Panasonic UB-700 e viene battuto di pochissimo dal Samsung UDP K-8500. La semplice accensione del player invece è pressoché istantanea (3 secondi).

La resa delle immagini si palesa da subito decisamente notevole; il dettaglio aggiuntivo che l’Ultra HD offre si vede tutto, basta confrontare le scene panoramiche di Firenze o i dettagli del “faccione” di Tom Hanks durante l’iniziale degenza. In HD non si raggiungono “porosità” simili per un incarnato, né i vari edifici sullo sfondo riescono a risultare così ricchi di particolari. Il 203 del resto è estremamente efficace nel far risaltare lo “stacco” tra visione 2K e visione 4K.

Dal punto di vista cromatico, in aggiunta, l’Oppo restituisce un campionario di colori incredibilmente ampio: basta guardare all’incipit di X-Men, ove durante la scena del “trasferimento” di Apocalisse, le fiamme e le luci bluastre mostrano tutti i 12 bit di componente cromatica che li caratterizzano. Assolutamente impari un confronto con la controparte 2K, passando alla quale i colori sembrano quasi “slavati”.

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Blu-ray Ultra HD di test: Inferno

L’HDR, 10 al momento, aggiunge un gap ulteriore essendo peraltro molto ben sfruttato dall’Oppo, il quale si avvantaggia anche per i controlli d’immagine “dedicati”, tramite cui si può arrivare a “sparare” un contrasto ancora più estremo. La resa che ne esce è notevole, ma in questo modo temiamo di premere troppo sull’eccesso e perdere quindi la reale resa fotografica voluta dal regista.

Non di meno, scene come quelle nei giardini di Palazzo Vecchio in Inferno sono restituite con una dovizia di sfumature cromatiche, sempre esaltate dall’HDR, che fa sembrare il Blu-ray standard un Dvd. Sarebbe interessante confrontare la resa di un HDR Dolby Vision, ma il firmware che lo abilita non è stato, purtroppo, ancora rilasciato. Ci riserviamo di tornare sulla cosa quando la macchina sarà stata aggiornata in tal senso.

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Blu-ray Ultra HD di test: X-Men Apocalisse

Anche la visione dei Blu-ray standard risulta migliorata, sebbene “orfana” di tutte le migliorie che la codifica Ultra HD ha portato. Eccellente anche il lavoro di upscaling svolto con i DVD: la riproduzione è ricca di dettaglio e i difetti tipici del supporto come la compressione più invasiva non vengono enfatizzati. Abbiamo provato a riprodurre una serie di file HD, onde testarne la compatibilità. Quello che ci ha sorpreso, oltre all’ottimo lavoro di upscale che l’Oppo riesce a fare, è la velocità e facilità di lettura dei file stessi (nessuna incertezza usando le funzioni avanti veloce o cambio capitolo, come può accadere con altri player) e soprattutto la compattezza di immagine raggiunta. Riproducendo il trailer HD di Doctor Strange, abbiamo notato come l’immagine risultasse ben più “pulita” e con minore impatto della compressione, che non riproducendola con un BDP-103. A tal proposito ipotizziamo il nuovo UDP-203 sia dotato internamente di un’efficace circuiteria atta a correggere i danni da compressione invasiva.

Sul versante audio non c’è molto da dire, la maggior parte dei test li abbiamo condotti veicolando il sonoro in bitstream verso un sintoamplificatore, demandando quindi a quest’ ultimo la completa decodifica. Abbiamo tuttavia eseguito una veloce comparazione riproducendo un sonoro DTS-HD High Resolution 7.1 (la traccia italiana del Blu-ray di “Il cacciatore e la regina di ghiaccio“) attraverso le uscite analogiche del 203. Il risultato è stato apprezzabile, la macchina offre un’ottima decodifica interna; la dinamica e la localizzazione dei suoni è infatti a livello di un ottimo sintoamplificatore esterno. Resta però il fatto che, in questo modo, non sia possibile sfruttare nessuna codifica ad oggetti di nuova generazione. Per una macchina che fa dell’ultra HD (e quindi dei nuovi formati) la sua ragion d’essere, questa limitazione intrinseca guiderà senz’ altro la maggior parte degli utenti verso il bitstream ad oltranza.

Multimedialità

Il nuovo modello Oppo, come da consolidata tradizione, non delude nemmeno sul fronte del supporto ai diversi formati multimediali. Dal lato video legge quasi tutti i contenitori, vale a dire: .3gp, .asf, .flv, .m2ts, .m4v, .mkv, .mp4, .mpg, .vob e .wmv. Sono supportate inoltre le codifiche HEVC, H.264, VP9 4K, e Hi10P. Da prova eseguita, la macchina legge anche i file 4K con contenuti HDR.

Analogamente, dal lato audio, è possibile riprodurre i formati: .aac, .ape, .dsf, .flac, .m4a, .mka, .mp3, .ogg, .wav e .wma. I tipi di immagine supportati invece sono .gif e .jpg. La riproduzione può avvenire, via rete, tramite protocolli DLNA, SMB e NFS e via storage fisico, con formattazione FAT, FAT32, exFAT o NTFS, via porta USB.

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UDP-203: supporto file multimediali

Va altresì sottolineato che l’Oppo riproduce anche i supporti fisici meno blasonati, ma più amati dagli appassionati, quali Super Audio CD e DVD Audio e lo fa egregiamente.

Domotica & controllo esterno

Vogliamo dare ora un breve cenno anche sulle funzionalità offerte per il controllo esterno. Oppo è uno dei pochi costruttori che rende disponibile sui propri modelli la possibilità di interfaccia con un controller esterno. Il tutto via la vetusta, ma funzionale, presa Rs232. Tramite tale connessione è possibile, oltre che impartire gli usuali comandi d’ordinanza (accensione, spegnimento, play, stop, ecc.), chiedere al lettore informazioni sul suo status e sulla riproduzione in corso. Tramite una serie di stringhe indirizzate, si riescono ad ottenere dal player informazioni “dinamiche” quali il capitolo in riproduzione, il tempo trascorso, quello rimanente, la codifica audio e molti altri dati “tecnici”.

Per coloro i quali siano avvezzi alla programmazione è possibile, utilizzando un software adatto (come il vecchio ProntoPro della Philips) e semplici comandi if,then,else uniti a funzioni di calcolo basiche, creare un sistema di controllo automatico in grado di gestire l’Oppo e l’eventuale “ecosistema” di contorno (luci, proiettori, scaler, sintoamplificatori ecc). Con un po’ di pazienza è possibile anche arrivare a creare un’interfaccia che “simuli” il funzionamento di un server D-Cinema, con tutte le relative funzionalità (cambi di formato del proiettore, cambi volume, accensione/spegnimento luci ecc.). Le stringhe di comando e le relative modalità si trovano sul sito del produttore.

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UDP-203: App di controllo

E’ inoltre possibile controllare l’Oppo tramite un’applicazione per smartphone e tablet, come già avveniva nei modelli precedenti, che sarà però rilasciata più avanti, sia per Android che per Ios.

Conclusioni

L’Oppo UDP-203 mostra un deciso passo avanti rispetto i suoi predecessori, specialmente il BDP-103, in termini di qualità e versatilità offerte. Parimenti rispetto altri modelli “competitor” del segmento Ultra HD, questa macchina si pone su un gradino più alto, non fosse per la flessibilità offerta in fatto di supporto multimediale, di ricchezza di regolazioni e di “interfacciabilità” verso l’esterno.

Permane solo la nostra “sensazione”, desunta principalmente da alcune scelte progettuali quali l’esclusione completa delle uscite analogiche e della riproduzione video dalla seconda uscita HDMI, che la “perfezione” raggiunta da questa macchina non sia ancora al suo apice. Probabilmente queste lacune sono dovute ad un compromesso attuato per mantenere “basso” il prezzo di vendita (o alto il margine di guadagano, a seconda di come la si voglia vedere). Parliamo comunque di un prodotto, di indubbia qualità e versatilità, offerto a 849€ quando il mercato propone alternative molto valide già per la metà.

Va anche detto, tuttavia, che questo Oppo UDP-203 è principalmente indirizzato alle schiere di “irriducibili” dell’audio/video, dacchè le sue peculiarità uniche sono ormai divenute per loro irrinunciabili, venendo invece sistematicamente “ignorate” dall’utente medio. Del resto, giunti a questi livelli di risoluzione video, sono necessari TV o proiettori di una caratura elevata per poterne apprezzare efficacemente tutti i benefici. Alla fin fine, il gioco vale la candela per questo nuovo Oppo? Per chi voglia sfruttare ogni singolo bit/pixel del proprio display di ultima generazione, noi pensiamo proprio di si.

Oppo UDP-203
9.0 Recensione
Pro
Qualità video superba sia in HD che in ultra HD
Qualità audio notevole
Supporta praticamente qualsiasi file audio/video
Setup e funzionamento immediati
Contro
Costo elevato
Assenza uscite video analogiche per la diagnostica
Riepilogo
L'oppo UDP-203 non è affatto economico ma "la qualità si paga"... e si vede soprattutto! Un player eccellente che ripropone al meglio ogni contenuto audio e video, sia esso su supporto fisico o su file multimediali.
Immagine
Funzioni
Costruzione
Audio
Il giudizio di AF

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