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Sala Ascolto Vinili a Bologna: un’oasi italiana dedicata al rito del vinile

Foto: Giorgio Bianchi

La Sala Ascolto Vinili all’interno della Biblioteca Salaborsa di Bologna offre oltre 10.000 dischi, un impianto hi-fi dedicato e un’esperienza d’ascolto condivisa che celebra la cultura del vinile

Il recente articolo sul Music Complex Seoul ha suscitato molta curiosità tra i nostri lettori e uno di loro (Claudio, che ringraziamo) ci ha portato all’attenzione una realtà tutta italiana che non conoscevamo e che, sebbene non paragonabile a quella coreana per dimensioni e scala, merita attenzione. 

Stiamo parlando della Sala Ascolto Vinili, uno spazio situato nella Biblioteca Salaborsa di Bologna e nato con lo scopo di far conoscere, assaporare e (ri)scoprire l’unicità dell’ascolto del vinile. Progetto dell’Ufficio Città della Musica del Comune di Bologna nell’ambito delle azioni di Bologna Città della musica Unesco, la Sala Ascolto Vinili bolognese raccoglie innanzitutto una collezione di oltre 10.000 vinili di ogni genere musicale frutto di una generosa donazione della famiglia Santonastaso, in particolare dei fratelli Carlo e Mario.

Foto: Giorgio Bianchi

I vinili sono disposti negli scaffali per genere, più o meno seguendo la catalogazione che usa Discogs, e per una precisa scelta curatoriale non c’è ancora un catalogo cartaceo o digitale, anche se si prevede di metterlo a disposizione del pubblico in una fase successiva.


L’impianto audio allestito nella sala è composto da un amplificatore integrato Rega Elex Mk4, un giradischi Denon DP-300F con testina Rega Carbon, due diffusori B&W 603 S3 e un mobile hi-fi Solidsteel S3-4, mentre il trattamento acustico della sala è stato eseguito da Audio Quality.

Sala Ascolto Vinili
Foto: Giorgio Bianchi

Come ci ha detto Manuele Giannini, l’ideatore della Sala Ascolto Vinili a cui ci siamo rivolti per conoscere maggiori dettagli sull’iniziativa, questo spazio è stato concepito per promuovere la musica registrata come forma d’arte, incentivare la scoperta della tradizione musicale, valorizzare il patrimonio discografico e celebrare il tempo dedicato all’ascolto.

Foto: Giorgio Bianchi

Le sessioni di ascolto, che vanno prenotate, durano 1 ora e 30 minuti e sono gratuite e la sala può accogliere al massimo due persone per volta. Giannini precisa che (a differenza del Music Complex Seoul) non è previsto l’ascolto in cuffia. Si tratta di una scelta voluta, perché la sala è progettata per offrire un’esperienza sonora “ambientale”, non individuale, come invece accadeva nelle vecchie fonoteche.

Sala Ascolto Vinili
Foto: Giorgio Bianchi

L’obiettivo è far riscoprire l’ascolto dei vinili come un rito condiviso, in cui si sfogliano le copertine, si tengono in mano i dischi e ci si muove all’interno della sala. In questo modo, la musica torna a essere non solo un’esperienza personale, ma anche un momento di socialità, proprio come accadeva quando il proprietario originario della collezione dei vinili invitava gli amici ad ascoltare musica insieme.

L’iniziativa ha avuto fin qui un grande successo, tanto che dall’apertura del 14 febbraio di quest’anno si è registrato quasi sempre il “pienone” e, dopo il fisiologico calo estivo, al momento di scrivere l’80% delle prenotazioni è occupato. Non è un dato da poco considerando i 38 slot settimanali a disposizione ed è anche interessante scoprire che gli utenti sono sì eterogenei come età, ma a prenotare una sessione di ascolto sono soprattutto i giovani, di cui moltissime ragazze.

Foto: Giorgio Bianchi

Un trend, quello giovanile, che si riscontra anche nei listening bar, locali dove l’ascolto della musica, spesso proprio su vinile, si unisce all’esperienza di un più tradizionale cocktail bar. In Italia se ne aprono sempre di più e a breve dedicheremo a questo giovane fenomeno di tendenza un approfondimento.

Tornando invece all’esperienza bolognese, per conoscere le modalità di prenotazione della sala, gli orari e tutte le altre informazioni pratiche, vi rimandiamo a questa pagina. 

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