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Sennheiser Ambeo Soundbar: la qualità si paga!

Ambeo Soundbar

2500 euro per una soundbar possono sembrare esagerati, ma nel caso della Sennheiser Ambeo Soundbar sono soldi ben spesi.

È sorprendente che Sennheiser abbia atteso fino ad ora per lanciare il suo primo speaker di stampo consumer. Apparentemente indifferente alla mania degli altoparlanti Bluetooth, e resistendo fino ad ora anche a una gamma di speaker multi-room o smart, l’azienda tedesca è stata finalmente tentata di avventurarsi fuori dalla sua zona di comfort fatta di cuffie e auricolari con l’avvento del Dolby Atmos, che ha incorporato in questa nuova e costosa (2499 euro di listino) Ambeo Soundbar.

Non che, tra i modelli di Samsung, LG e Yamaha, manchi la concorrenza quando si parla di soundbar Atmos, ma questa proposta di Sennheiser è diversa. Non è infatti solo molto più costosa della media, ma è anche molto più grande e un po’ più “pignola” se si guarda al posizionamento ideale (ne parleremo più avanti). Eppure, a conti fatti, è anche la soundbar migliore che abbiamo mai testato.

Costruzione

Come già detto, la Sennheiser Ambeo Soundbar è molto più grande della maggior parte dei prodotti del suo genere. Misura 127 cm di lunghezza e 14 cm di altezza e, al confronto, la già impegnativa Sony HT-ST5000, è più stretta di 9 cm e più corta di 6 cm.


Un fattore importante che distingue la proposta di Sennheiser dai principali rivali è proprio nel design interno. Mentre Sony e la maggior parte degli altri produttori combinano ampi array di piccoli driver con un subwoofer separato (spesso wireless), Sennheiser ha optato per driver molto più grandi che sono in grado di coprire una porzione più ampia della gamma di frequenze, annullando (almeno in teoria) la necessità di un esterno sub. Il risultato? Una vera soluzione home cinema one-box.

ambeo soundbar

Un concept di fondo molto interessante, ma resta il fatto che le dimensioni dell’Ambeo Soundbar creeranno inevitabilmente alcuni problemi pratici. Posizionata di fronte al TV Samsung QE65Q90R, che ha un piedistallo extra-alto proprio per ospitare una soundbar, questa soundbar ostruisce parte della porzione inferiore dello schermo e il ricevitore IR. Tra l’altro non può essere posizionata nemmeno su uno scaffale più basso, in quanto ciò bloccherebbe l’azione dei driver rivolti verso l’alto che creano l’effetto Atmos.

Lo scenario ideale è avere il televisore montato a parete e la soundbar sotto di esso su uno scaffale/rack o montata anch’essa direttamente a parete. Anche così è però necessario prendere in considerazione il peso di 18,5 kg e il costo aggiuntivo della staffa di montaggio a parete dedicata (70-80 euro). Visto il costo già elevato della soundbar, Sennheiser non poteva inserire nella confezione anche il supporto?

Le dimensioni e il peso non sono però le uniche cose da considerare durante il posizionamento. Come la maggior parte dei prodotti del suo genere, la Ambeo Soundbar fa rimbalzare i suoni sulle pareti e sul soffitto della vostra stanza per creare effetti surround e Atmos, e mentre la calibrazione guidata dal microfono compenserà almeno un po’ per una stanza di forma irregolare e/o molto arredata, non c’è alcun sostituto per un posizionamento centrale su una parete. Se non altro, nonostante la soundbar richieda uno sforzo maggiore rispetto alla maggior parte delle rivali in fase di posizionamento, è più facile da configurare rispetto a un vero sistema audio surround Atmos.

ambeo soundbar

Caratteristiche

Sul retro della Ambeo Sondbar troverete quattro prese HDMI, tre delle quali sono ingressi standard e una delle quali è contrassegnata come TV e supporta lo standard eARC (Enhanced Audio Return Channel). Ciò significa che non solo la Sennheiser esegue il passthrough dei segnali video (4K e HDR, incluso Dolby Vision, sono supportati), ma che può anche ricevere segnali sonori (tra cui Dolby Atmos) dal TV tramite un unico cavo. Ciò è utile se Netflix e/o Amazon sono le vostre principali fonti di film e serie TV, poiché entrambi i servizi hanno già una dignitosa quantità di contenuti con audio in Dolby Atmos.

Vale la pena notare che Ambeo Soundbar supporta anche il DTS:X, un altro codec audio surround basato su oggetti che è possibile trovare su alcuni 4K Blu-ray al posto di Dolby Atmos. Accanto alle prese HDMI troviamo una porta Ethernet (non manca comunque il Wi-Fi ac), una USB (solo per gli aggiornamenti), un ingresso ottico e un ingresso Aux RCA in formato stereo. C’è anche una pre-uscita per subwoofer, nel caso doveste sentire l’esigenza di aggiungerne uno.

Oltre alle connessioni fisiche, Ambeo Soundbar supporta anche Bluetooth 4.2 e Chromecast (niente AirPlay purtroppo), rendendo le opzioni di streaming quasi infinite. Il piccolo display sulla parte anteriore dell’unità mostra l’ingresso e il formato audio in riproduzione. La luminosità del display può essere regolata dall’app Sennheiser Smart Control, che consente anche l’accesso a opzioni avanzate come la ridenominazione degli ingressi e un equalizzatore.

La maggior parte delle volte controllerete però la soundbar utilizzando il grande telecomando in dotazione. Oltre ai pulsanti sorgente e volume (che sono fin troppo simili), questo telecomando dispone di pulsanti dedicati per un numero di preimpostazioni audio, oltre a un pulsante Ambeo per l’attivazione o la disattivazione dell’elaborazione surround virtuale.

L’array di driver racchiuso all’interno del case è costituito da sei woofer da 10 cm e cinque tweeter da 25 mm disposti sul lato anteriore e laterale, oltre a due driver full-range da 9 cm direzionati verso l’alto. Il processo di calibrazione comporta l’inserimento nella soundbar del microfono in dotazione, che ha un supporto integrato sorprendentemente solido; l’intera operazione vi porterà via circa un minuto, durante il quale la soundbar emette dei suoni e analizza il loro comportamento nell’ambiente.

Qualità audio

Una volta completata la calibrazione, facciamo partire alcuni film in Ultra HD Blu-ray per testare subito la bontà del Dolby Atmos. Iniziando con la scena del bombardamento di Unbroken, siamo subito colpiti dalla performance di questa soundbar. Mentre lo squadrone di bombardieri si avvicina al bersaglio, i dialoghi tra i piloti sono chiari e diretti mentre la stanza si riempie dei suoni sferraglianti del B-24 Liberator. Questa è una tipica scena di “calma prima della tempesta” e la Sennheiser la restituisce con sottigliezza, intuizione e grande atmosfera.

Le cose si fanno più serie quando i nemici emergono dalle nuvole riempiendo la scena con un preciso fuoco di mitragliatrice. Quando un pilota nemico esegue una virata, l’Ambeo fornisce un crescendo brillante e concentrato mentre l’aereo si avvicina. Le dinamiche sono davvero eccezionali per un dispositivo one-box come questo, così come lo sono l’ampiezza e la spaziosità del palcoscenico sonoro.

Passando ad Alien: Covenant, siamo colpiti dalla riproduzione naturale e corposa del dialogo nella scena iniziale. La voce di Guy Pearce è quasi baritonale e quelle frequenze più basse riempiono a dovere il timbro del parlato. Mentre alcune soundbar con subwoofer esterni sono più profonde, i bassi qui vengono forniti con un peso notevole e in modo perfettamente integrato. È questo che aiuta la Sennheiser a raggiungere quel tipo di tonalità naturale e senza sforzo che la maggior parte dei rivali non può eguagliare.

La grande sala in cui è ambientata questa sequenza di apertura crea echi e riverberi che le soundbar meno sofisticate faticano a far emergere e che invece la Ambeo restituisce puntualmente. Non parliamo semplicemente dell’audio che si estende a sinistra e a destra, cosa che molti sistemi audio (anche quelli integrati nei televisori) possono fare. L’Ambeo Soundbar estende questa ambienza fino al soffitto e quasi attorno alla posizione di ascolto. Ci sono dei limiti, ovviamente, e gli effetti posteriori non ci arrivano perfettamente alle spalle, ma quanto fatto da questa soundbar a livello di suoni ambientali è davvero impressionante.

Lasciamo la modalità Ambeo attiva con tutto ciò che guardiamo, poiché la spaziosità e l’atmosfera vengono aggiunte in modo sottile e mai artefatto, assicurando che l’audio suoni naturale anche con contenuti in 5.1 e in stereo. Anche il preset Neutral ci piace, così come anche il peso extra e l’ampiezza della scena offerti dalla modalità Movie. Coloro che amano godersi film e giochi a tarda notte troveranno utile anche la modalità Notte, in quanto riduce i bassi e comprime le dinamiche in modo che il suono sia meno fastidioso per chiunque in casa preferisca non ascoltare ciò che si sta guardando.

Verdetto

Non siamo soliti giudicare i prodotti prima di provarli, ma dobbiamo ammettere che in sede di preview non ci aspettavamo risultati simili dalla Sennheiser Ambeo Soundbar. Certo, è una soundbar costosa, ingombrante e abbastanza pignola a livello di posizionamento, ma queste decisioni di progettazione sono state prese in nome di una qualità audio superiore e ciò ha dato innegabilmente i suoi frutti.

Utilizzando driver più grandi e di qualità superiore, l’Ambeo Soundbar è in grado di produrre audio con tonalità, coesione e solidità rare e naturali e l’elaborazione audio 3D è assolutamente convincente. Questa (torniamo a dirlo) è la migliore soundbar che abbiamo testato e il modo migliore per ottenere un suono surround nella vostra stanza senza riempirlo con tanti diffusori separati.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

2500 euro per una soundbar possono sembrare esagerati, ma nel caso della Sennheiser Ambeo Soundbar sono soldi ben spesi.

Pro
Sound ricco e naturale
Effetto surround e Atmos convincente
Tante funzioni
Prestazione audio dinamica e dettagliata

Contro
Molto ingombrante
Costosa
Il posizionamento può dare qualche problema

Scheda tecnica
Ingressi: HDMI x4, ottico, RCA
Supporto Dolby Atmos e DTS:X
Numero canali: 5.1.4
Risposta in frequenza: 30 Hz-20 kHz
Connettività: Ethernet, Wi-Fi ac, Bluetooth 4.2, Chromecast
Dimensioni: 14 x 127 x 17cm
Peso: 18.5kg
Prezzo: 2499 euro
Sito del produttore: en-us.sennheiser.com
Distributore italiano: www.exhibo.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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