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Advance Paris Serie NOVA

Presentate al recente Monaco High-End Show 2025, le nuove elettroniche a firma ADVANCE PARIS serie NOVA rappresentano un notevole passo avanti rispetto all’attuale serie da parte del costruttore transalpino, oramai più che maturo per inserirsi tra i nomi più conosciuti dell’Alta Fedeltà.

Il tempo vola – e non si tratta di una battuta purtroppo – visto che sono passati già 30 anni dalla nascita in quel di Tolosa della ADVANCE PARIS – inizialmente conosciuta come ADVANCE ACOUSTIC – azienda francese produttrice di elettroniche audio caratterizzate da ottime prestazioni ed elevato rapporto q/p, malgrado questo si sia un po’ ridotto rispetto agli inizi.

Ovviamente, laddove progetto ed ingegnerizzazione sono svolte in Francia, la realizzazione elettromeccanica è made in China, ma questo aspetto è oramai ampiamente superato, nessuno ha più un concreto motivo per temere brutte sorprese, almeno in certi casi.

Osservando il design della nuova serie, non nego che sulle prime ho pensato ad un nuovo corso MAGNAT, convertitasi tra l’altro anch’essa ai mitici VU meter ad ago di colore azzurro, poi però guardando con attenzione ho letto ADVANCE PARIS sul frontale ed ho alzato il sopracciglio.


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L’integrato MAGNAT MA900: evidente la forte somiglianza con le elettroniche del nuovo corso ADVANCE PARIS

 

Infatti, non occorre un occhio particolarmente esperto per notare che l’integrato top-of-the-line identificato dal codice A-i190 sembra un MA900 capovolto con una coppia di VU meter aggiunti sopra.

D’accordo che escono dagli stessi stabilimenti, come scoprimmo tempo addietro in occasione del confronto tra il MAGNAT MA900 e l’ADVANCE PARIS A10 Classic, ma perché mai oltre all’elettronica – notoriamente basata su una miscela di tecnologia termoionica e stato solido – si ibrida anche l’estetica?

Ma la domanda che resta sospesa in aria è un’altra: cosa stiamo effettivamente acquistando? Questo a prescindere dalle prestazioni chiaramente, ma sarebbe bene avere qualche certezza in più.

Tolto quindi il pannello in metacrilato dal frontale, al suo posto troviamo una spessa lastra di alluminio anodizzato color antracite chiaro (o argento scuro se preferite ma è disponibile anche in nero) sulla quale, all’interno di un recesso, sono disposti la presa cuffia, i vari comandi a pulsante e le generose manopole del volume e selezione ingressi, la prima esattamente al centro, come detto praticamente identico a quello presente sull’anzidetto integrato teutonico.

Al di sopra di questa linea troviamo gli indicatori di livello ad ago al centro dei quali, in maniera più evidente del solito, è disposta la piccola finestra dalla quale si possono osservare le valvole della sezione di preamplificazione (una coppia di ECC81 ulteriormente selezionate ovvero NOS), leggermente differente in termini di design da quella attualmente presente sugli integrati A10 e A12 Classic ma sempre inevitabilmente in bella vista.

Insomma, pescando un po’ dall’uno e un po’ dall’altro ADVANCE PARIS tenta di rinfrescare l’estetica delle sue elettroniche sebbene, a mio avviso, tale operazione abbia tolto una buona parte di carattere al loro design.

Sul fronte prestazionale, come anche suggerito dalle varie sigle identificative dei vari modelli, la potenza pare sia la medesima della serie inferiore, vale a dire 130 e 190 w/ch per gli integrati A-i130 e A-i190 e – rispettivamente – 160 e 220 w/ch per il finale stereo A-S160 e quello mono A-M220 che vedete nella sottostante immagine.

Della serie citata almeno al momento non sembrano previsti un preamplificatore o una sorgente digitale, probabilmente arriveranno in seguito, anche per non lasciare orfani i finali di potenza nonché per avere una linea maggiormente completa offrendo agli appassionati la possibilità di assemblare un sistema mono marca di qualità superiore.

Al momento non conosciamo se l’elettronica interna sia stata semplicemente rivista e migliorata oppure sia frutto di un progetto completamente nuovo, poiché a parte la presenza di un DSP interno per correggere l’acustica del locale d’ascolto (nel modello A-i190) e l’uso di un DAC prodotto dalla ESS non sono molte le notizie trapelate.

I prezzi di listino ipotizzati suggeriscono la seconda ipotesi, visto il notevole incremento – ben più di un raddoppio – laddove il modello A-i130 si prevede sarà commercializzato a 4.000€ a fronte dei circa 1.500 dell’attuale A-10 Classic, il che lascia supporre un ulteriore congruo aumento per le altre elettroniche.

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L’integrato Advance Paris A10 Classic

Attendiamo quindi di conoscere esattamente i prezzi e le relative migliorie circuitali, e sebbene come già evidenziato ADVANCE PARIS stia progressivamente perdendo la convenienza che ha sempre manifestato – un tempo queste elettroniche erano davvero quasi regalate, probabilmente una mossa commerciale attuata in prospettiva – potrebbe in ogni caso rimanere un’ottima opzione rispetto ad altri marchi il cui costo, malgrado sia più elevato, non sia necessariamente correlato a prestazioni superiori.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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