E’ il 30 aprile quando decidiamo di recarci in quel di Castel Fidardo, per andare a vedere di persona la costruzione ed il test di un amplificatore che secondo noi è tra i più belli mai visti. La cosa più interessante poi è che viene prodotto proprio qui in Italia ed è conosciuto e desiderato dagli appassionati di tutto il mondo!
Per chi non lo avesse ancora capito, stiamo parlando dell’ Audison HV Venti un vero e proprio capolavoro di ingegneria italiana e degno rappresentante dell’artigianato italiano e più in generale del made in Italy.
L’ HV Venti è un caposaldo del produttore marchigiano a catalogo ormai da qualche anno e che probabilmente resterà lì ancora per molto tempo. Richiestissimo in tutto il mondo ha la particolarità di poter contare su materiali di prim’ordine come ad esempio i condensatori Rubycon o i transistor Sanken senza dimenticare la circuitazione dual mono e molto altro che approfondiremo più avanti. Le foto dell’interno sono così belle che se fossimo ancora negli Novanta potremmo utilizzarle per realizzare una cartolina con una scritta del tipo:
“La buona musica qui è di casa!”
Ora però procediamo per gradi e vediamo più da vicino come si sviluppa la produzione.
Audison HV Venti: una sola persona può metterci le mani
Ci incontriamo con Matteo Kalogris presso l’headquarter di Potenza Picena e da lì, con circa dieci minuti in macchina, con impianto Audison ovviamente, siamo in quel di Castel Fidardo. Ad accoglierci tanta cordialità ed un buon caffè. La fabbrica di Castel Fidardo potrebbe essere una meta di pellegrinaggio per chi volesse dare ai propri figli un classico esempio di cosa si intende per ordine. Ogni cosa è al suo posto e nonostante ci troviamo nel pieno delle lavorazioni, tutto è pulito, al suo posto e le postazioni stesse degli operai lasciano di stucco sotto questo aspetto. Matteo ci spiega che ogni HV Venti è assemblato da una singola persona che è incaricata di realizzarlo dalla A alla Z.
Mentre parliamo ed effettuiamo delle riprese, veniamo distratti dalla maestria con cui l’ operatore specializzato assembla ogni singola parte e la nostra attenzione cade su alcuni dettagli di cui non si può fare a meno di parlare. Iniziamo con il layout un vero e proprio capolavoro dotato di una simmetria perfetta con un cablaggio praticamente inesistente e componenti discreti come se piovesse. Viene voglia di rimanere lì a contemplarlo un po’ come se ci trovassimo al Louvre davanti alla Gioconda.
L’unica differenza è che qui abbiamo a disposizione i protagonisti di questa opera e sono tutti per noi. Altro aspetto su cui non ci si può non soffermare è l’alimentazione, uno degli attori più critici e costosi nella realizzazione di un amplificatore. Troviamo quattro alimentatori in configurazione Synchro-PWM e le schede delle alimentazioni separate, molto probabilmente per eliminare qualsiasi tipo di interferenza. Guardando bene vediamo anche la possibilità di regolare la polarizzazione per scegliere la percentuale di classe A desiderata.
A proposito di classe A, saprete sicuramente bene quanto può scaldare un amplificatore di questa tipologia e a quanto stress termico possono essere sottoposti i componenti di un amplificatore del genere. A questo punto entra in scena un altro protagonista della partita ossia il cabinet.
Lateralmente troviamo due fianchetti dalle forme sinuose in alluminio da 5mm al cui interno si celano due condotti di raffreddamento che faranno si che l’amplificatore riesca a dissipare al meglio il calore. Nel frattempo la fase di assemblaggio è finita ed ora si passa ai test.
Cosi’ come per la realizzazione anche le fasi di test sono affidate esclusivamente ad una persona. Sbirciando sul banco di lavoro troviamo un librone bianco marchiato Elettromedia con tutti i controlli (più di 200) che l’amplificatore dovrà effettuare, tra cui un run-in al 90% della potenza per verificarne l’affidabilità. Mediamente si producono dieci HV Venti al mese e la richiesta è altissima tanto da generare delle piccole liste di attesa per chi lo volesse acquistare.
Conclusioni e considerazioni
Ci sono quei progetti che nascono sotto una buona stella e sono destinati ad essere ricordati. L’Audison HV Venti è sicuramente uno di questi. Sia ben chiaro che a parlare non siamo noi, ma le immagini ed il video che abbiamo girato in quel di Castel Fidardo. Se a questo punto vi state chiedendo come suona l’ HV Venti, state tranquilli perché a brevissimo ve lo diremo e ve lo mostreremo, in una configurazione, tra l’altro, molto particolare. Se volete maggiori informazioni potete visitare il sito del produttore a questo link.
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