AuroMasters punta a rivoluzionare lo streaming musicale con audio immersivo AURO-3D fino a 24bit/192kHz, tecnologia AURO-CX con bitrate adattivo e un modello di pagamento equo per artisti e ascoltatori
La piattaforma di streaming audio AuroMasters, che ha debuttato pochi giorni fa con le relative app per Android, Android TV e iOS, rappresenta un nuovo tentativo di trasformare radicalmente l’esperienza musicale digitale. Creato da Wilfried Van Baelen, l’inventore della tecnologia Auro-3D, questo servizio offre musica immersiva fino a 24bit-192kHz in formato lossless.
Il vero cuore di AuroMasters risiede nella tecnologia AURO-CX con modalità Adaptive Bitrate, una novità assoluta per lo streaming musicale. Questa soluzione, finora impiegata solo nei contenuti video, risolve uno dei problemi più frustranti dell’audio digitale, ovvero la degradazione della qualità in base alla connessione di rete. A differenza di Spotify o Apple Music, che riducono automaticamente la risoluzione con connessioni instabili, AURO-CX adatta dinamicamente la trasmissione, preservando sempre il dettaglio immersivo e l’intento artistico originale.
La differenza rispetto ai servizi tradizionali è sostanziale anche a livello di contenuti. Mentre Apple Music offre audio lossless, hi-res e in formato e Spatial Audio, AuroMasters lavora nativamente con contenuti creati specificamente in formato Auro-3D da ingegneri esperti, senza ricorrere a upmixing artificiali o ad algoritmi di intelligenza artificiale.
“Con AuroMasters realizziamo un sogno di lunga data: portare la musica immersiva in qualità da studio direttamente agli ascoltatori di tutto il mondo“, ha affermato Van Baelen. “Combinando AURO-3D e AURO-CX, possiamo finalmente offrire la musica immersiva così come gli artisti l’hanno concepita, introducendo al contempo un modello di business che avvicina fan e creatori”.
Uno degli aspetti più interessanti è che non è necessario alcun equipaggiamento speciale per vivere questa esperienza in mobilità. Bastano infatti uno smartphone e un paio di cuffie-auricolari, mentre per uno scenario casalingo servono un set-top box Android TV e un sistema di diffusori compatibile con AURO-3D o Dolby Atmos.
Il sistema di crediti di AuroMasters rappresenta forse l’innovazione più interessante nel panorama dello streaming musicale. Invece degli abbonamenti mensili fissi, gli utenti pagano solo per ciò che ascoltano effettivamente, con un album che costa mediamente tra 1,50 e 2,00 euro. Il meccanismo diventa ancora più conveniente con l’ascolto ripetuto; un album può infatti costare fino a 0,50 euro dopo diversi ascolti, mentre i singoli brani partono da 0,19 euro e possono scendere fino a 0,02 euro per riproduzione.
Questo approccio beneficia enormemente gli artisti, che ricevono dall’80% dei ricavi totali, guadagnando tra le 10 e le 100 volte di più rispetto alle piattaforme mainstream. In un’epoca in cui gli artisti lamentano costantemente i miseri guadagni da Spotify e compagnia streaming, AuroMasters vuole proporre un modello sostenibile che incoraggia la produzione di contenuti di qualità superiore.
Al momento di scrivere, AuroMasters presenta un catalogo curato ma estremamente limitato (poche decine di album), anche se siamo davvero agli inizi e c’è la promessa di un ampliamento costante dell’offerta di album, canzoni e generi musicali, che a fine 2027 dovrebbe portare a oltre 10.000 album in formato Auro-3D.
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