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HiFi di seconda mano: quando (e se) conviene

Non sono pochi gli appassionati di HiFi che optano per l’usato, un approccio che talvolta consente di entrare in possesso di eccellenti elettroniche ad una frazione del prezzo originale: ma è sempre conveniente?

HiFi e mondo automobilistico hanno qualcosa in comune: la possibilità di rivolgersi al mercato dell’usato, visto che la scelta di un’auto di seconda mano non è affatto un ripiego, meno che mai in questo preciso momento storico, considerata la massiccia presenza di eccellenti vetture usate che hanno letteralmente invaso il mercato.

Complice il “recente” sistema di acquisto che prevede un relativamente piccolo anticipo seguito da un determinato numero di rate molto basse – talvolta anche sotto i 100 euro – e da un super-rateo finale, (solitamente rateizzato a sua volta) entrare in possesso di una vettura che un tempo si poteva solo sognare si è trasformato in realtà.

Basta guardarsi intorno: siamo invasi da grossi (ed inutili) SUV di elevato livello che dopo un periodo di tempo variabile, ed a fronte di una determinata percorrenza, saranno restituiti andando a foraggiare il mercato dell’usato, contesto interessante se il vostro fine è risparmiare acquistando una vettura praticamente nuova ad un costo decisamente inferiore.


In HiFi questo protocollo di vendita non esiste – che tra poco si faccia largo anche in questo campo? – diversamente avremmo uno sterminato mercato dell’usato quasi parallelo al nuovo, il che per i produttori probabilmente costituirebbe più un danno che un vantaggio, essendo chiaro che converrebbe mettersi in finestra aspettando che “passi” l’oggetto dei nostri audio-desideri per realizzare il sogno.

Sia come sia, a causa dell’elevato numero di sostituzioni compulsive solitamente appannaggio degli appassionati più danarosi (ed irrequieti) oltre che di qualcuno disposto a togliersi il pane di bocca pur di acquistare ciò che anela intensamente, un’attenta ricerca può davvero farvi entrare in possesso di un’elettronica costosa a prezzo più che interessante.

La catena degli acquisti compulsivi paradossalmente favorisce chi si rivolge al mercato dell’HiFi di seconda mano

 

Non mancano però le fregature, occhio quindi a non far sì che l’affare lo faccia qualcun altro piuttosto che voi; gli affari sono un po’ come l’amore, si fanno in due, diversamente sapete bene che la soddisfazione di un solo partecipante al gioco non vale l’impegno.

A prescindere però da quanto finora evidenziato, esiste un periodo maggiormente favorevole per effettuare l’acquisto di un componente usato HiFi?

Estate ed inverno sembra siano i periodi maggiormente gettonati per le auto, un po’ perché molti sfruttano la vettura per “l’ultimo viaggio estivo” per poi prenderne una nuova andando verso la brutta stagione, oppure, preferiscono acquistarla prima dell’estate al fine di evitare brutte sorprese proprio durante il viaggio – la conosciuta legge di Murphy in questi casi presenta un sincronismo perfetto – circostanza che rovinerebbe inevitabilmente le desiderate vacanze.

Malgrado in HiFi non sia possibile definire in generale e nello stesso modo periodi altrettanto favorevoli – almeno non certo correlati alla stagione – è possibile ritenere che le festività natalizie rappresentino un momento assai propizio per gironzolare nei negozi in cerca dell’affare.

Un po’ a causa delle finanze più ricche in virtù della tredicesima, un po’ per ragioni connesse ad una certa voglia di autogratificazione personale – più che giusta aggiungiamo noi – la predisposizione alle compere appare accolta più favorevolmente anche da mogli e compagne, vero e proprio muro di indifferenza verso i desideri del coniuge (vedasi WAF) soprattutto se legati alla carta di credito.

In ogni caso occorre comunque fare attenzione – vedasi l’eloquente foto di copertina – al fine di non far arricchire indebitamente il rivenditore di turno il quale, approfittando del ben disposto cliente (o contatto, in caso di annuncio tra privati), potrebbe tentare di rivendere un dispositivo “troppo usato” o peggio ancora “a rischio guasto imminente” pur di toglierselo dal groppone, per non dire di peggio.

In ogni caso al momento è possibile stare abbastanza tranquilli, soprattutto rivolgendosi agli esercizi di settore, normalmente usi a concedere qualche forma di garanzia che tuteli l’acquirente, un aspetto da non sottovalutare affatto, soprattutto se si acquista un’elettronica di un certo rilievo – a puro titolo d’esempio un McIntosh, giusto per identificare un brand iconico – che per quanto di seconda mano mantiene sempre e comunque un determinato valore, tralasciando il fatto che elettroniche del genere sono usualmente ottimamente conservate dai loro proprietari.

Le elettroniche McIntosh: difficile che il loro valore scenda eccessivamente, in ogni caso un Mac usato può costituire un vero affare

 

Personalmente conosciamo appassionati che a parte l’iniziale avvicinamento all’HiFi attraverso il nuovo – anche per questione di inesperienza – nel tempo hanno completato il proprio sistema scegliendo in via esclusiva sul mercato dell’usato, circostanza che li ha portati a possedere fior di sistemi audio pagati una frazione del costo iniziale, ottimamente suonanti e perfino prestigiosi.

Come al solito, onde evitare brutte sorprese, consigliamo i nostri lettori di scegliere oculatamente pur senza troppo indugiare nella malafede, d’accordo non farsi accalappiare dal furbastro di turno che spaccia qualcosa di assolutamente normale per oro colato – soprattutto utilizzando la nota scusa del vintage – ma non è possibile aspettarsi un mondo di truffatori.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

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