Con il GLD1.0 Deluxe, CEN.GRAND introduce una nuova architettura digitale che promette audio bit-perfect eliminando i difetti cronici del protocollo USB
Nel panorama dell’audio digitale di fascia alta, il brand cinese CEN.GRAND sta guadagnando attenzione per un’innovazione tecnica che potrebbe segnare un punto di svolta: il lancio del GLD1.0 Deluxe Media Player, il primo trasporto audio/server consumer al mondo basato su interfaccia PCIe dedicata. Questo modello (il più costoso nella line-up dell’azienda) si propone non solo come alternativa ai sistemi USB tradizionali, ma come una vera e propria riprogettazione del modo in cui i dati audio digitali vengono trasferiti dalla sorgente al DAC.
L’interfaccia USB, per quanto largamente diffusa anche nei sistemi high-end, presenta da sempre limitazioni legate a jitter, perdita di pacchetti e problemi di sincronizzazione temporale. Per compensare questi difetti, si ricorre spesso a buffer asincroni o circuiti di reclocking, soluzioni che però lavorano a valle del problema e non all’origine. Il GLD1.0 Deluxe, invece, affronta la questione alla radice con un sistema proprietario basato su PCIe, concepito interamente in-house da CEN.GRAND.
Questa interfaccia non utilizza moduli PCIe generici, ma un’implementazione integrata con hardware e software progettati su misura per garantire un trasporto digitale “a perdita zero”. Il protocollo di trasmissione POW (Parting of the Ways) sviluppato dall’azienda sfrutta due canali separati: uno per il segnale audio trasmesso via fibra ottica e uno per la sincronizzazione tramite connettori BNC. Questa configurazione consente la riproduzione nativa di file in DSD512 e PCM fino a 384kHz senza perdita di campioni o artefatti temporali.
Dal punto di vista tecnico, il GLD1.0 Deluxe si basa su una piattaforma Windows a 64 bit, con architettura CPU x64 e un SSD integrato da 500 GB. Questo trasporto audio hi-end supporta l’output video via HDMI per un utilizzo tradizionale con monitor, ma è anche predisposto per il controllo headless, perfetto per chi preferisce gestire il sistema da remoto tramite soluzioni come JRiver (JRemote, Gizmo) o desktop remoto Windows. In aggiunta al sistema PCIe proprietario, sono presenti uscite digitali SPDiF in modalità DoP (DSD64 e PCM192) tramite coax, BNC, ottico e AES, oltre a un’uscita HDMI I2S compatibile con DAC dotati di configurazioni pin matching.
L’accoglienza da parte dei primi utilizzatori è stata estremamente positiva, soprattutto da chi ha abbinato al GLD1.0 Deluxe il DAC DSDAC1.0 Deluxe Model-P con interfaccia POW, creando una catena digitale capace di upsampling fino a DSD1024 con trasmissione clock-sincronizzata.
Ma perché il passaggio da USB a PCIe è così significativo? L’USB, progettato per la comunicazione generica tra dispositivi, ha come obiettivo principale la continuità di trasmissione, anche a costo di “indovinare” i dati persi o danneggiati. PCIe, al contrario, nasce come bus seriale ad alta velocità per uso informatico, con criteri molto più rigorosi: se i dati non arrivano integri, vengono scartati. Questo approccio, seppur impegnativo da implementare in ambito audio, offre benefici concreti, tra cui maggiore precisione temporale, totale assenza di interpolazioni, mantenimento della coerenza armonica e miglior percezione della spazialità e delle microdinamiche.
L’adozione del PCIe non è una novità assoluta nel mondo audio, ma fino a oggi era limitata a contesti professionali come studi di registrazione o broadcasting. Il GLD1.0 è il primo dispositivo pensato espressamente per l’utente consumer esigente, in un formato standalone pronto all’uso e ottimizzato per l’ascolto in alta fedeltà domestico.
Tutto ciò però ha un prezzo piuttosto salato. Il GDL 1.0 Deluxe costa infatti 7390 euro, ai quali bisogna poi aggiungere un’ulteriore spesa per un DAC all’altezza come il già citato DSDAC 1.0 (Deluxe Model) da circa 6000 euro.
I prodotti CEN.GRAND sono distribuiti in Italia da OZ Sound.
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