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Cosa dirà la gente [BD]

La tragedia delle ‘spose bambine’ passa attraverso il racconto di formazione della regista pakistana Iram Haq, indomita ribelle. Blu-ray LuckyRed

In Cosa dirà la gente l’adolescente Nisha (Maria Mozhdah), di origini pakistane, vive con la famiglia emigrata per lavoro prima in Germania e poi a Oslo. Rigidi nei costumi, i genitori hanno un atteggiamento apparentemente permissivo nei confronti della figlia ma quando il padre Mirza (Adil Hussain) scopre una tresca con un ragazzo norvegese lo picchia selvaggiamente pretendendo poi nozze riparatrici.

Contraria all’assurdo matrimonio la sedicenne viene incolpata di aver fatto cadere l’onta sulla sua casa, una vergogna così profondamente insanabile che secondo tradizione andrebbe lavata col sangue e il suicidio. Nonostante gli interventi da parte dei servizi sociali sembra impossibile il riavvicinamento al nucleo familiare, sino al momento in cui la voce al telefono della madre non la convince a tornare.

A tradimento Mirza invece di riaccompagnarla a casa la obbliga a prendere con lui un volo per Islamabad. Parenti di classe sociale povera che riescono comunque a vivere con dignità si ritrovano così una ragazza col compito di restituirla a una vita decorosa vissuta nel rigore della religione e dell’obbedienza assolute.


Ben presto Misha coltiverà un nuovo amore, facendo letteralmente terra bruciata attorno a se e costringendo i parenti a una drammatica decisione.

Asciutto e molto lineare nella narrazione, psicologicamente violento e disturbante, Cosa dirà la gente della regista pakistano-norvegese Iram Haq è un pugno nello stomaco. Attualissimi gli argomenti quanto a integrazione sia da parte di chi accoglie che per chi viene accolto, matrimoni forzati tra adolescenti per puro interesse economico delle relative famiglie.

Scritta dalla stessa Haq, la sceneggiatura di Cosa dirà la gente è basato su parte della sua vita, costretta a fronteggiare la radicalità di genitori incapace di accettare il suo desiderio di libertà interpretato come ribellione alla famiglia. Carceri di mente e del corpo, brutale sottomissione a parenti-padroni che possono persino arrivare a spingere la progenie al suicidio per lavare l’onta subita, anche solo per un bacio dato di nascosto senza consenso.

Centinaia di milioni di giovani ancora di la dal divenire donne e raggiungere la maggiore età, le cosiddette “spose bambine”, sono costrette a subire angherie e violenza da parte di consanguinei che riconoscono unicamente la posizione retrograda della donna rispetto all’uomo nella società. Echi di cinema del passato non mancano tra cui un altrettanto sentito Mai senza mia figlia del 1991, se non l’avete visto recuperatelo.

Cosa dirà la gente è una coinvolgente storia di coraggio e rivolta nei confronti di un destino scelto da altri, dalla comunità di appartenenza, da individui che invece di proteggere la propria linea di sangue finiscono per svenderla al miglior offerente, chiamando in causa un’ulteriore riflessione in primis sulla povertà che genera mostri anche all’interno del territorio europeo.

Altri motivi non meno importanti sono per esempio la guerra e la spinta alla ricerca di un’esistenza meno miserabile oltre che usi e costumi anacronistici che risuonano più come una scusa, quando da due mani intrecciate o una vicinanza fisica non autorizzata scaturisce offesa all’onore.

Nella primavera di quest’anno, quando il film era in cartellone nelle nostre sale, ci fu la concomitanza di terribili fatti di cronaca nera ricollegabili agli eventi narrati: l’omicidio della venticinquenne bresciana di origini pakistane, Sana Cheema, uccisa dal padre e dal fratello perché voleva sposare un italiano ma anche la storia di Noura, che in Sudan fu costretta a sposare ancora minorenne un adulto a cui si è ribellata uccidendolo durante un tentativo di stupro.

Al di là della mera quanto interessante resa artistica questo Cosa dirà la gente è più d’ogni altra cosa un film necessario, doveroso, che dovrebbe essere argomento di discussione didattica nelle scuole, non solo italiane.

VIDEO

Presumibilmente girato in digitale a risoluzione 2K con relativo DCP, aspect ratio 2.35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-25. Le immagini alternano momenti di notevole solidità in presenza di scene luminose palesando limiti nei passaggi a bassa luce. In quest’ultimo caso sono a tratti avvertibili neri alti e toni che tendono al bluastro, forse anche per scelte del cinematographer.

Piccoli crash nelle zone meno luminose ma contrastate dove si potrebbe percepire discontinuità nella solidità dei frame, specie in presenza di schermi di elevate dimensioni. Nel complesso la visione riserva una qualità mediamente ampia, saturazione colori al netto dei problemi comunque gradevole per un’opera tecnicamente più che dignitosa.

AUDIO

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit) italiano e originale (urdu/norvegese). Sono entrambe efficaci in seno a un’opera che per natura stessa propende ai dialoghi ma non mancano passaggi più aperti: un esempio potrebbe essere il momento in cui Nisha si trova al mercato oppure in moto in giro per Islamabad con echi del traffico e una certa presenza scenica.

Anche le musiche non mancano di sostenere lo spettacolo, suggerito l’ascolto del parlato in presa diretta che aumenta ulteriormente il drammatico realismo del momento.

EXTRA

Oltre al trailer due video a cura di Amnesty International: il primo sulla vita di una ex-sposa bambina in Pakistan (purtroppo con sottotitoli problematici) della durata di 6′ minuti, il secondo di circa 8′ minuti a cura di Riccardo Noury, Portavoce Amnesty International per l’Italia con riflessioni tra film e realtà.

TESTATO CON: TV TCL P66 55″ 4K, UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

Cosa dirà la gente [BD]
7,5 Recensione
Pro
Coinvolgente dramma contemporaneo
DTS-HD Master Audio 5.1
Extra brevi ma importanti
Contro
Qualità video su BD-25
Volevamo il commento della regista
Riepilogo
Prodotto da: LuckyRed
Distribuito da: Koch Media
Durata: 107'
Anno di produzione: 2018
Genere: Drammatico
Regia: Iram Haq
Interpreti: Maria Mozhdah, Adil Hussain, Ekavali Khanna, Rohit Saraf, Ali Arfan, Sheeba Chaddha, Lalit Parimoo, Nokokure Dahl
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Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, originale DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu, italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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