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Samsung QE65Q90R: il QLED non si è mai visto così bene

QE65Q90R

Escludendo qualche difetto nella gestione del movimento, il Samsung QE65Q90R è il miglior TV QLED di sempre… senza se e senza ma.

Samsung porterà in Italia i suoi nuovi TV QLED della gamma 2019 a partire da inizio aprile (qui trovate tutti i prezzi), ma in attesa di vederne uno nella nostra sala test abbiamo voluto scoprire cosa pensano i nostri colleghi di What Hi-Fi? del QE65Q90R, modello da 65’’ della serie top di gamma Q90R che succede alla serie Q9FN del 2018 (qui la nostra recensione).

Quest’anno Samsung aveva il non facile compito di migliorare quello che a nostro parere rimane il miglior TV retroilluminato di sempre, ma come vedremo questa nuova serie va a risolvere i principali limiti dei modelli Q9FN e, sotto molti punti vista, il QE65Q90R, che ha un prezzo di listino di 3698 euro, se la gioca alla pari con gli OLED top di gamma dello scorso anno, visto che quelli del 2019 targati LG, Sony, Philips e Panasonic non si sono ancora visti sul mercato e quindi non possiamo usarli per un confronto diretto.

Qualità video

Oltre alla resa del nero, le critiche principali rivolte ai modelli Q9FN dello scorso anno (e ai QLED nel loro complesso) rispetto ai rivali OLED riguardano da sempre gli angoli di visualizzazione. Non sorprende, quindi, che Samsung abbia tentato di risolvere questo particolare problema. Chiamata Ultra Viewing Angle, la nuova tecnologia studiata da Samsung prevede strati aggiuntivi sul pannello che riducono la perdita di luce e ne diffondono l’uniformità in modo più efficace rispetto allo scorso anno.


Il risultato è un angolo di visione quasi impeccabile. Anche se visti dalle angolazioni più laterali rispetto allo schermo, i colori rimangono vibranti e i neri puri e non più tendenti al grigio scuro come sul Q9FN. Questo non sembra quindi più un vantaggio solo degli OLED e per Samsung è un passo avanti non da poco.

E mentre il Q9FN era in grado di produrre neri molto profondi per un TV retroilluminato, si percepiva comunque che i dettagli scuri andavano un po’ persi, ma questa nuova serie Q90R mostra un equilibrio eccezionale su questo versante. Se guardate la scena in Harry Potter e i Doni della Morte Parte II dove l’esercito di maghi di Voldemort si arrampica sulla collina sopra Hogwarts, la differenza nella resa dei neri tra il Q9FN dello scorso anno e il Q90R del 2019 è netta. Sul modello più recente è infatti possibile vedere molti più dettagli dello scenario e della struttura di Hogwarts, ma non si tratta affatto di qualcosa che possa assomigliare a un miglioramento artificiale.

Quando la camera si concentra Voldemort, risulta chiaro come il Q90R non abbia problemi con oggetti luminosi in scene altrimenti buie. Nel nuovo modello Samsung ha migliorato la precisione della retroilluminazione (che mantiene un picco di luminosità di 2000 nits e circa 500 zone di dimming), con il risultato che mentre Voldemort appare un po’ in ombra sul Q9FN, la sua pelle bianca è inquietantemente luminescente sul Q90R.

Dopo aver testato numerosi film e programmi TV tramite dischi, app in streaming e canali satellitari, siamo poi rimasti colpiti dall’autenticità dei colori di questo TV. Dove il Q9FN era un po’ caldo nel suo approccio al colore, il Q90R ha un equilibrio leggermente più freddo e più neutro, ma senza perdita di impatto o di vividezza e saturazione. La tonalità rosata del Q9FN attira forse di più lo sguardo, ma con il Q90R si ottengono un maggior dinamismo dell’immagine e un maggiore senso di realismo.

Vista su un Q9FN, la scena d’apertura di Guardiani della Galassia Vol. 2 sembra un po’ “bruciata” dal sole dei campi arati e le nuvole appaiono un po’ troppo rosate. I campi sul Q90R sono invece un po’ più naturali e organici e le nuvole appaiono più pure. Mentre la telecamera si sposta sugli occupanti della Ford Mustang, i miglioramenti nel bilanciamento del colore diventano ancora più evidenti, con il leggero arrossamento dei volti del Q9FN che viene smorzato senza però che le tonalità della pelle diventino innaturalmente pallide.

L’inquadratura dei pianeti è ancora più convincente. L’oro sulla superficie è altrettanto brillante, ma non c’è più quella leggera sfumatura arancione del Q9FN. C’è anche una maggiore definizione sui bordi e un po’ più dinamismo nel contrasto, con gli elementi luminosi e scuri del pianeta che sono più pronunciati, solidi e tridimensionali.

Il nuovo Quantum Processor 4K condivide molti degli attributi del Quantum Processor 8K introdotto con la gamma Q900R, incluso il suo approccio all’upscaling basato su intelligenza artificiale che utilizza un vasto e crescente database di immagini utilizzate per creare un algoritmo più accurato. Nel Q90R il risultato è quello di immagini più pulite e nitide da contenuti non 4K. È più ovvio quando si visualizzano contenuti in SD, che appaiono sorprendentemente “lisci” e privi di artefatti.

L’unico aspetto delle prestazioni che Samsung ha apparentemente scelto di non migliorare è purtroppo l’elaborazione del movimento. Il Q9FN non era affatto male su questo versante, ma non era all’altezza di ciò che la maggior parte dei televisori top di gamma di Sony può gestire e, in modo un po’ deludente, la storia si ripete con il Q90R. La modalità Auto produce immagini troppo elaborate e processate, mentre l’impostazione Personalizzata, che consente di gestire in modo più granulare la riduzione della sfocatura e del judder, non riesce comunque a restituire quel video, nitido, fluido e privo di artefatti che vorremmo.

Parlando di impostazioni, non c’è molto da modificare per ottenere il massimo dal Q90R. Per i contenuti in HDR, dovete solo selezionare il preset Standard, scegliere il vostro grado preferito di elaborazione del movimento e disattivare Digital Clean View, mentre per tutti gli altri contenuti suggeriamo di attenervi allo standard, mettere Local Dimming su Alto, abbassare la Luminosità di un punto e la Nitidezza di cinque punti. Samsung suggerisce di utilizzare la modalità Film durante la visione di film, ma la sua morbidezza e la tendenza a una tonalità seppia non ci sono piaciute più di tanto. Vale anche la pena menzionare la Modalità Intelligente, progettata per modificare l’immagine e il suono in base alla stanza e al contenuto in riproduzione.

Qualità audio e costruzione

La parte della Modalità Intelligente riservata all’audio è divisa tra Adaptive Sound, che ottimizza il suono in base alle dimensioni della stanza, alla posizione del televisore e alle caratteristiche di ciascuna scena, e Adaptive Volume, che regola automaticamente il volume in base ai modelli di utilizzo e all’ingresso audio.

Alla fine abbiamo diattivato quest’ultima opzione, ma Adaptive Sound è abbastanza utile. È simile alla modalità di audio ottimizzato del Q9FN che ha aggiunto ulteriore impatto, ampiezza e dinamica all’audio, ma va oltre adattandosi in tempo reale a ciò che viene riprodotto e analizzando l’acustica della stanza. Il risultato finale è un suono pulito e aperto, in particolare per un televisore con altoparlanti più o meno invisibili. Anche qui però, come per il Q9FN, non troviamo soluzioni audio particolarmente raffinate in termini hardware come quelle dell’AF9 di Sony, dell’OLED 903 di Philips con sistema audio B&W o del Panasonic FZ952 con sistema Technics.

Il telaio è in gran parte invariato rispetto a quello del Q9FN e, con uno spessore di 4 cm, questo non è un TV particolarmente sottile (soprattutto se confrontato con gli OLED più recenti), ma nonostante ciò il Q90R ha un bell’aspetto. La principale differenza di design tra questo nuovo modello e il Q9FN è il supporto: il precedente piedistallo è stato sostituito da un singolo stand in metallo curvato che conferisce al TV l’aria di un grande iMac. Il nuovo supporto, che solleva il TV di qualche centimetro in più rispetto al modello dell’anno scorso, potrà non piacere da un punto di vista estetico, ma ha vantaggi pratici come l’ingombro ridotto e lo spazio per un’eventuale soundbar.

Come ci aspettavamo da Samsung, c’è solo un ingresso sul retro del televisore per il cavo sottile e quasi trasparente che collega il TV al box esterno OneConect, che gestisce non solo tutti gli ingressi e le uscite, ma anche l’alimentazione. È una soluzione così intelligente, pratica e comoda che non capiamo perché anche altri produttori non l’abbiano copiata.

Caratteristiche e funzioni

In termini di connessioni fisiche, il Q90R ha una selezione tipica di quattro ingressi HDMI, tre USB, Ethernet e tuner satellitare/digitale terrestre. Gli HDMI non sono ufficialmente certificati 2.1, ma funzionalità in stile 2.1 come la Frequenza di aggiornamento variabile (VRR) sono già abilitate. C’è persino la possibilità di un aggiornamento software per passare all’HDMI 2.1, ma non è ancora certo che ciò avverrà. Il sistema operativo dei TV Samsung è già uno dei migliori in circolazione: veloce, fluido e intuitivo, dà infatti la possibilità di arrivare a ciò che si desidera vedere il più rapidamente possibile. La grande novità sul versante smart/app è l’arrivo (si parla di maggio) di iTunes Store, da cui accedere a un’ampia selezione di film in 4K-HDR.

Verdetto

Pur con l’assenza del Doby Vision (ma c’è l’HDR10+), il Samsung Q90R è un TV QLED eccezionale che riesce a fare cose in precedenza considerate esclusive degli OLED tra la resa del nero e gli angoli di visualizzazione, pur offrendo una luminosità maggiore a tutto vantaggio dei contenuti in HDR. Vanta anche colori brillanti ed eccellenti dettagli scuri, per non parlare di un sistema operativo ricco di app, veloce e fluido. Potrebbe essere il migliore TV del 2019? In assoluto è troppo presto per dirlo, ma considerando solo i modelli retroilluminati dubitiamo che vedremo qualcosa di meglio nei prossimi mesi.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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