Nulla di rivoluzionario, ma il sintoamplificatore AVR X2300W non mirava ad esserlo. Si tratta infatti di un eccellente e completo tuttofare del suono. Provato a 750 euro
Non c’è molto da invidiare a Denon vista la sfida intrapresa per questo AVR-X2300W. Progettare un successore per il già eccellette AVR-X2200W non deve esser stato un compito facile. Questo pluri premiato sintoamplificatore segna infatti il ritorno in pista di un brand che ha lottato per mantenere elevati i propri standard negli ultimi tempi.
L’ X2200W si è imposto negli anni grazie alla combinazione tra un suono eccellente e una serie di funzionalità senza rivali. Come si può sostituire un gioiello di tale caratura? A giudicare da questo nuovo sintoamplificatore, la risposta di Denon sembra essere “con molta prudenza”.
Costruzione
A prima vista il raffronto tra vecchio e nuovo modello non mostra differenze significative. I due sembrano quasi identici, condividendo un layout dei tasti ben organizzato e un display sobrio. Osservando il retro, l’X2300 mostra una leggera riorganizzazione delle connessioni; del resto la filosofia di Denon è quella di mantenere i suoi sintoamplificatori il più user friendly possibile, senza comprometterne la fruibilità.
Denon non ha lesinato sul parco connessioni, ilsintoamplificatore possiede otto ingressi HDMI, tutti in grado di veicolare segnali 4K sino 60Hz e certificati HDCP 2.2. Altri ingressi includono diversi input digitali ottici e stereo, in aggiunta a component e composito, retaggio del vecchio video analogico. Pur non essendo una grossa mancanza è interessante notare l’assenza di una qualsivoglia presa digitale coassiale.
“A prima vista il raffronto tra vecchio e nuovo modello non mostra differenze significative”
Funzioni
L’X2300, diversamente dal predecessore, supporta tutte le codifiche audio più recenti. È in grado di decodificare tutti i formati sonori esistenti in ambito home cinema, dal Dolby al DTS, incluso il Dolby Atmos in configurazione 5.1.2. La compatibilità con DTS:X arriverà entro fine anno, tramite un update del firmware. Airplay, Spotify, Bluetooth sono tutti egualmente supportati, così come le Internet radio e lo streaming dai NAS della rete domestica. Denon ha lavorato sodo per rendere stabile il funzionamento di questo sintoamplificatore tramite Wi-Fi, anche in ambienti soggetti a forti interferenze elettriche, cosa che ha avuto riscontro durante le prove effettuate. Ha aiutato senza dubbio la nuova modalità di funzionamento sulla banda dei 5 Ghz, contro quella limitata ai 2.4 del suo predecessore.
Nonostante ciò, si dovesse scegliere, meglio optare per una classica connessione cablata via Ethernet, data l’incrementata stabilità offerta. L’X2300 è in grado di riprodurre via rete praticamente qualsiasi formato, incluso il PCM e DSD 24 bit/192kHz, sia a singola che doppia velocità. Quest ultimo, assieme alla capacità di riprodurre i file
AIFF, è una novità introdotta da questo modello.
La potenza di uscita del sintoamplificatore è invariata rispetto il predecessore, dichiarata sempre a 150W per canale su un totale di 7 canali. Impressionante, tuttavia va ricordato che, come gli altri produttori, Denon dichiara dati misurati in condizioni fin troppo ideali (6 ohm, 1% THD e pilotaggio singolo per ogni canale). L’output decresce a un valore riscontrato di 95W per canale con un impedenza di 8 ohm, misurata nel range 20Hz-20kHz con una distorsione contenuta a 0.08% e due canali in funzione. Quest’ultimo è già più vicino alle condizioni usuali di misura per i classici kit a due canali.
Mentre le caratteristiche principali non sono cambiate di molto tra questo modello e il suo predecessore è invece palese come Denon abbia svolto un grosso lavoro sulla circuiteria. La qualità della componentistica è salita e un grosso sforzo è stato profuso per ridurre il livello del rumore, sia elettrico che meccanico.
“L’X2300 è in grado di riprodurre via rete praticamente qualsiasi formato, incluso il PCM e DSD 24 bit/192kHz”
I percorsi dei segnali sono stati accorciati ove possibile e i componenti riprogettati per ottimizzare la resa. Denon ha lavorato a fondo sulla sezione digitale. Il DAC rimane di fatto inalterato, un Burr Brown PCM1690; l’aver però riprogettato le parti intorno ne ha aumentato l’efficenza, così come l’aver ritoccato l’alimentazione. È stato progettato un nuovo alimentatore per la scheda tuner MW/FM al fine di ridurre qualsiasi interferenza dal circuito radio. Questo concorre anche ad incrementare la qualità sonora generale.
Le regolazioni sono estremamente semplici. Denon ha dovuto affrontare molte sfide negli ultimi anni, tentando di semplificare i suoi sintoampli senza comprometterne le funzionalità. In questo caso va detto che la sfida è stata vinta. Ci sono un paio di modifiche rispetto il suo predecessore, ma globalmente l’esperienza rimane la stessa. Cioè molto buona. I menu sono semplici e facili da seguire mentre il sistema di calibrazione automatico Audyssey è tanto preciso quanto semplice.
“I percorsi dei segnali sono stati accorciati ove possibile e i componenti riprogettati per ottimizzare la resa”
Con il sintoamplificatore viene fornito un microfono dedicato per l’auto calibrazione, assieme ad un supporto, assemblabile in cartone, per mantenerlo alla giusta altezza durante la procedura. Vale la pena utilizzarlo dal momento che i risultati saranno in questo modo più accurati. L’intero processo Audissey richiede misurazioni multiple. È un po fastidioso, ma va fatto un’unica volta.
Una volta che tutti i dati sono stati acquisiti è buona norma verificarne comunque l’accuratezza. Nel caso in essere non è stato tuttavia necessario applicare alcuna correzione. Per un ascolto più naturale si consiglia di lasciare spente le diverse elaborazioni offerte da Audissey, in base all’esperienza, la resa risulta migliore.
Il telecomando non cambia rispetto il predecessore, già molto buono di per sé. Si tratta di un’unità razionale, con pulsanti ben identificabili e un layout intuitivo. Niente male. Non si può dire lo stesso dell’app di controllo Denon 2016. Prove sia della versione per iOS che per Android hanno dimostrato una scarsa stabilità, con crash piuttosto frequenti.
“Per un ascolto più naturale si consiglia di lasciare spente le diverse elaborazioni offerte da Audissey”
Suono
Il sistema di test utilizzato è composto da un Blu-ray player Cambridge CXU, dal Panasonic DMP-UB900 4K UHD player e dal set di diffudori PCM Twenty 23 7.1, accoppiato ai KEF R50 (diffusori dolby atmos enabled, quindi con sistema basato sulla riflessione dei suoni a soffitto). Il proiettore Epson EH-TW7200 è stato usato come supporto video.
Una volta calibrato e messo in funzione, l’X2300W offre un suono piacevolmente bilanciato. Sono state testate tutte le diverse modalità sonore : 5.1, 7.1, stereo e Dolby Atmos 5.1.2. In ognuna di esse la macchina non ha deluso le aspettative.
Si è iniziato con la prova del Blu-ray della Pixar The brave, ottenendo un risultato decisamente piacevole. I dialoghi sono restituiti in modo convincente; la gamma media propone sostanza, calore naturale e varietà laddove la maggior parte dei concorrenti offre invece un suono più “meccanico”. Questo sintoamplificatore mostra grandi doti nella riproduzione delle diverse sfumature, anche le escursioni dinamiche più contenute sono restituite efficacemente e senza eccessiva enfasi. Tutto questo concorre ad immergere ancora di più lo spettatore nell’azione. Man mano che il film si avvicina al termine, la macchina ben dimostra la sua capacità di fornire un campo sonoro esteso, arricchito con urla e ruggiti corposi e molto ben localizzati.
La lotta con l’orso è riprodotta con entusiasmo e senza risparmio di interventi anche decisi. Questo Denon è capace di volumi elevati, di certo sufficienti a coprire anche la più ampia delle stanze.
“Anche le escursioni dinamiche più contenute sono restituite efficacemente e senza eccessiva enfasi”
Il passaggio al grottesco seppur divertente San Andreas mostra che a questa macchina non manca nulla in termini di presenza e di potenza. L’impatto sonoro che si crea ascoltando gli edifici crollare uno dopo l’altro è decisamente notevole. I numerosi spunti aggressivi e bassi vibranti sono riprodotti con una buona dose di dettaglio, tanto da non rendere mai confusionaria la scena.
Alcuni prodotti concorrenti possono regalare un suono più musicale ma la combinazione tra profondità, precisione e prontezza dell’X2300 è difficile da superare. Si tratta di un sintoamplificatore raffinato che non fallisce mai nell’intrattenere. Anche l’ascolto musicale stereo rimane positivo. Che si ascolti attraverso gli stadi finali, l’HDMI, l’ottico o il Bluetooth, il sonoro equilibrato del Denon rimane invariato.
Pur se non all’altezza di un ottimo amplificatore stereo come il Marantz PM6005 – nella stessa classe di prezzo nessuna altra macchina lo è del resto – l’X2300 offre una resa musicale coerente che è difficile non apprezzare.
“Si tratta di un sintoampli raffinato che non fallisce mai nell’intrattenere”
La timbrica è restituita in modo abbastanza neutro, come con le colonne sonore multi canale. Questo non è affatto uno svantaggio, dal momento che contribuisce ad aumentare la qualità di registrazioni (o sorgenti) non proprio perfette.
La vera domanda è se questo 2300 sia davvero migliore rispetto il suo predecessore. Si è analizzato di nuovo il vecchio sample dell’X2200W a tal scopo. Questo tipo di giudizio difficilmente riesce ad essere oggettivo, ciò nonostante si può dire quasi con certezza che l’X2300W ha un suono decisamente più pulito. I dettagli fini e la loro localizzazione sono restituiti maggiormente, mentre il parlato gode di maggior chiarezza e precisione. Una delle migliorie più evidenti è sulle basse frequenze, dove il 2300 ha una risposta più tesa ed agile, rendendo il vecchio modello al confronto più morbido e meno definito.
Il nostro verdetto
Dove si colloca l’X2300W? È decisamente migliore rispetto il già ottimo capostipite, offrendone tra l’altro la stessa versatilità user-friendly. Il prezzo rimane invariato, cosa che lo rende ancora più appetibile. Rimanendo ancora in attesa di testare modelli blasonati come Yamaha, Onkyo, Pioneer e Sony, si può dire che allo stato attuale questo X2300W è il miglior sintoampli nella classe di prezzo dei 750 euro.
© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
In dettaglio
Il nostro verdetto
Nulla di rivoluzionario, ma il sontoamplificatore AVR X2300W non mirava ad esserlo. Si tratta infatti di un eccellente e completo tuttofare del suono. Provato a 750 euro
Pro
Suono definito e profondo
Dinamica espressiva
Numerose funzioni
Facilità d’uso
Contro
App per il controllo da smartphone o tablet poco curata
Informazioni Generali
Sito internet distributore: http://www.audiogamma.it
Produttore: Denon
Tipologia di prodotto: Sintoamplificatori Multicanale
Modello: AVR-X2300W
Scheda tecnica
Canali/potenza(w): 7 x 150
Surround Mode: Pro-Logic II, Pro-Logic IIx, Dolby Digital EX, DTS Neo:6, DTS-ES, DTS 96/24, Dolby
Tuner: FM, MW, Internet
Auto set-up: Sì
Video upconversion: Sì
Video scaling: 1080p
HD audio via HDMI: Sì
Network capable: Sì
Ingressi audio: HDMI x8, Ottica x2, USB, Analogica x4, Ethernet
Ingressi video: HDMI x8, Component x2, Composite x2, USB, Ethernet
Uscite audio: HDMI x2
Uscite video: HDMI x2, Component, Composite
Dimensioni (alp, cm): 17 x 44 x34
Peso (kg): 9.4
3D passthrough: Sì
Digital Plus, DTS HD, Dolby TrueHD, DTS Master Audio, Dolby Atmos