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The Post [BD]

Da Steven Spielberg il drammatico The Post raccontando della vittoria della libertà di stampa contro le bugie del governo americano sul Vietnam

The Post colloca gli eventi principalmente nel corso del primo mandato della presidenza Nixon. Da anni la guerra in Vietnam miete migliaia di vittime ogni mese, l’amministrazione presso la Casa Bianca è sempre più in difficoltà nel giustificare l’impegno militare quando il quotidiano New York Times inizia a pubblicare documenti riservati del Pentagono, parte di un ampio studio ordinato a svariati consulenti da parte del Segretario alla Difesa Robert McNamara (Bruce Greenwood).

Anche il Washington Post vorrebbe essere della partita e fa il possibile per entrare in possesso del medesimo materiale, girando inizialmente a vuoto.

La proprietà del Post è passata interamente nelle poco abili mani di Katharine Graham (Meryl Streep), la quale mira all’espansione del giornale e al contempo punta a risolvere i problemi economici entrando in borsa col solido appoggio delle banche. Amica della famiglia Kennedy e di potenti uomini politici proprio come McNamara, Katharine si troverà a dover prendere decisioni difficili nel momento in cui l’intera documentazione top secret entra in possesso del Post. Il capo redattore Ben Bradlee (Tom Hanks) è deciso a tutto pur di uscire in stampa.


Con la dimostrazione che già sei anni prima il governo era certo di non avere possibilità di vittoria nel teatro di operazioni nel Sud Est Asiatico e l’amministrazione Nixon che preme per insabbiare ogni cosa la proprietà rischierà il carcere pur di raccontare tutta la verità.

Quando era impegnato nella produzione di Ready Player One il maestro Spielberg lesse tutta d’un fiato la sceneggiatura di The Post (realizzata da Liz Hannah e Josh Singer) a sua volta basata sulla biografia di Catharine Graham: fu incapace di rifiutarne la regia.

Con The Post va ad aggiungersi un ulteriore tassello al quadro di un’epoca statunitense particolarmente complessa sia sotto il profilo politico che sociale, a cui il cinema ha dedicato numerosi sforzi. Cinema d’impegno civile che molto deve al capolavoro Tutti gli uomini del Presidente di Alan J. Pakula, indimenticato regista che subito prima aveva firmato un’altra opera non meno intrigante nello sviluppo del racconto sulle ingerenze della politica e delle stanze del potere nella società con Perché un assassinio – The Parallax View.

Di fatto The Post colloca gli eventi nella fase storica precedente al Watergate, dove lo script va proprio a chiudere e fungendo da ampio preambolo storico al film di Pakula. Come già accaduto con l’omicidio del Presidente Kennedy, se ne incrociano frammenti nella stesura di Hannah/Singer, di cui il cinema americano si è ampiamente occupato col capolavoro JFK di Oliver Stone o il meno riuscito Ruby – Il terzo uomo a Dallas, anche per le nefandezze dell’amministrazione Nixon c’è un ritorno d’interesse.

Lo testimonia The Post così come The Silent Man – Mark Felt: The Man Who Brought Down the White House che ha portato in scena la cosiddetta ‘gola profonda’ che mise i giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein sulla buona strada dopo l’effrazione presso gli uffici del comitato nazionale democratico nell’hotel Watergate.

Il cinema d’impegno politico e sociale è sempre molto rischioso quanto a riscontro commerciale, a meno che non si abbia per le mani uno scritto di livello come in questo caso e come capitato col gioiello Il caso Spotlight, non a caso sempre co-sceneggiato e co-prodotto da Josh Singer.

La ricreazione dell’epoca è mirabile per scenografie, reali e CGI, gli abiti maniacalmente curati da Ann Roth, classe 1931 e leggenda del costume design che aveva già vestito la Streep (Silkwood, Heartburn) e la maniacalità nei particolari, ivi compresa l’originale fotocopiatrice Xerox dell’epoca usata per trafugare i documenti (non usata veramente per pericolo, oggi come allora, che prendesse fuoco).

Spielberg dal canto suo si preoccupa di dare vita a uno script che accende i riflettori su fragilità e determinazione della Graham (rara donna al potere circondata da un mondo di soli uomini), lo movimenta quanto basta con qualche intrigante guizzo visivo: su tutti la cinepresa che dall’alto ruota attorno alla personaggio della Streep nel corso di una fondamentale telefonata.

Lo spazio è dosato tra il percorso della Graham in seno agli eventi che sconvolsero la nazione, narrati con buon piglio artistico. Un periodo di giornalismo in cui la carta stampata primeggiava non solo per numero di copie vendute ma per intellighenzia e caparbietà di coloro che vi presero parte. Nel cast ricordiamo anche Bod Odenkirk, l’iconico avvocato di malaffare in Breaking Bad e nello spin-off Better Call Saul.

VIDEO

Si potrà anche non condividere la scelta del girato interamente analogico come è altrettanto comprensibile il fine di Spielberg di restituire il fascino di un’epoca anche attraverso l’impiego della pellicola, in questo caso con emulsioni molto sensibili alla luce 200 e 500 ASA, dove un sottile velo di grana diventa parte integrante della storia. Aspect ratio 1.85:1 (1920 x 1080/24p), AVC/MPEG-4.

Qui sotto alcuni esempi di instabilità in backgroundclick per ingrandire (luminosità e contrasto sono stati alterati per risaltare i difetti)

Il BD-50 di 01 Rai Cinema lasciava presagire una qualità degna dell’opera mentre la visione rivela limiti nell’encoding, in alcuni casi anche vistosi. Toni colore sommessi da parte del cinematographer Janusz Kaminski (Salvate il soldato Ryan tra i tanti) contribuendo a collocare il periodo storico con un’alternanza di elementi bluastri e marroni.

In presenza di schermi molto esigenti sotto il profilo tecnico come nel caso del Panasonic OLED 55” pollici TX-55FZ950E, attualmente in prova, si riscontrano passaggi con inferiore solidità in secondo piano e sui fondali con crash anche evidenti che influenzano la visione. Anche i neri alternano istanti di profondità ad altri meno efficaci.

Un comparto non esaltante che lascia ancor più l’amaro in bocca sapendo che il Digital Intermediate è un 4K e che all’estero il film è stato pubblicato anche in UHD (di cui purtroppo stanno già circolando in rete versioni pirata con audio in italiano).

AUDIO

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 italiano e inglese, entrambe 24 bit. Una resa d’insieme pressoché identica anche se l’originale guadagna ulteriormente quanto a rifinitura del parlato non doppiato, ulteriore sostanza anche per gli elementi in secondo piano come il brusio della grande redazione del Post o delle strade di Washington. In tal senso si fanno sentire maggiormente i canali rear, subwoofer non così presente se non in alcuni rari momenti per la natura stessa dell’opera.

Fa eccezione il violento prologo nella giungla del Vietnam con spari, esplosioni e il consueto corredo di elementi sonori in un perfetto missaggio col suono del motore di un elicottero.

EXTRA

25′ minuti di backstage con immagini dietro le quinte e riflessioni da parte di cast e troupe sulla produzione, 17′ minuti sulla ricreazione dell’epoca tra costumi, ambientazioni e scenografie, 16′ minuti sul magnifico team di attori che ha partecipato al film, 22′ minuti di focus sul The Washington Post e la storia della testata, 7′ minuti con strepitose immagini del maestro John Williams nel corso della realizzazione della colonna sonora, lo stesso Williams ricorda all’orchestra i 44 anni di collaborazione con Spielberg! Sottotitoli in italiano ovunque.

TESTATO CON: Tv Panasonic OLED TX-55FZ950E, UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

The Post [BD]
7,5 Recensione
Pro
Josh Singer alla sceneggiatura
Dirige Steven Spielberg
Cast strepitoso
DTS lossless anche in italiano
Extra di valore
Contro
Immagini poco solide
E l'UHD che fine ha fatto?
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: 01 Rai Cinema
Durata: 116'
Anno di produzione: 2017
Genere: Drammatico
Regia: Steven Spielberg
Interpreti: Meryl Streep, Tom Hanks, Sarah Paulson, Bob Odenkirk, Tracy Letts, Bradley Whitford, Bruce Greenwood, Michael Stuhlbarg
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu, inglese
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2018 – 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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