La cornice di Monaco è stata la vetrina ideale per il lancio di un nuovo modello di casa Wharfedale e noi ne abbiamo approfittato per intervistare il sempre disponibile Peter Comeau che ci ha raccontato i punti salienti di questi nuovi diffusori.
Le Wharfedale Evo5 raccontate da Peter Comeau
Le Wharfedale Evo5 che abbiamo visto a Monaco, si sono presentate come un diffusore che dà continuità con i modelli già in produzione del brand ma con alcune piccole innovazioni a livello estetico che riescono a coniugare passato presente e futuro. La gamma EVO5 comprende cinque modelli: due diffusori da stand (EVO 5.1 e 5.2), due diffusori da pavimento (EVO 5.3 e 5.4) e un diffusore centrale per home cinema (EVO 5.C). I diffusori da pavimento e il più grande dei due diffusori da stand sono a tre vie, con driver midrange a cupola dedicati. I diffusori delle nuova serie Wharfedale EVO5 hanno dimensioni leggermente più grandi rispetto ai precedenti modelli ed al loro interno troviamo driver aggiornati e nuovi crossover.
Wharfedale EVO5: le novità tecniche e non solo
Le Wharfedale EVO5 oltre che su un nuovo design possono contare su nuovi driver ottimizzati specificatamente per questa serie.
Nuovo tweeter
Tutti e cinque i modelli EVO5 possono contare su un nuovo tweeter AMT (Air Motion Transformer), rispetto alle EVO 4. I driver AMT sviluppati da Wharfedale nascono con lo scopo di offrire una distorsione inferiore, maggiore velocità e focalizzazione. I driver AMT incorporano un diaframma pieghettato realizzato in un polimero ultrasottile e leggero. Sui due lati del diaframma sono posizionati i magneti, creando così un potente campo magnetico. Quando un segnale audio attraversa le tracce conduttive, il diaframma viene eccitato, causando la contrazione e l’espansione delle pieghe.
Muovendosi, le pieghe “comprimono” ed “espandono” l’aria tra di esse, espellendola. Ne avevamo già parlato con Peter in questa intervista. Questo processo consente all’AMT di spostare quattro volte più aria rispetto a un tweeter a cupola tradizionale, offrendo una minore distorsione (poiché il diaframma si muove meno) e una risposta ai transienti più rapida (grazie alla massa inferiore e al movimento minimo). Produce inoltre una gamma di frequenze più ampia e un’eccellente dispersione orizzontale. Il tweeter AMT realizzato per le Wharfedale EVO 5 è più grande (35×70 mm) rispetto a quello delle EVO 4 (30×60 mm) al fine di migliorare l’efficienza e la dispersione. Altra novità è il materiale fonoassorbente utilizzato SilentWeave. Il SilentWave è stato sviluppato per la serie EVO 5, ed è un ibrido cotone/feltro che viene aggiunto alla cavità dietro il diaframma. Serve per ridurre le riflessioni all’interno dell’driver.
Inoltre i driver delle Wharfedale EVO 5 hanno un nuovo telaio smorzante acustico chiamato ResoFrame, realizzato in elastomero e riconoscibile dalla caratteristica forma ad ingranaggio all’interno del pannello frontale del driver. Per il tweeter AMT, è stata realizzata una ulteriore guarnizione smorzante in elastomero tra il diaframma e la piastra frontale studiata per ridurre le risonanze meccaniche e uniformare la risposta, soprattutto nell’importante banda degli acuti inferiori. Questi miglioramenti acustici al tweeter AMT riducono al minimo le colorazioni sonore indesiderate, garantendo una gamma alta nitida ed estesa senza alcun accenno di asprezza. Possiamo garantirvi che i tweeter AMT Wharfedale hanno un loro modo di suonare che stupisce e che non ti aspetti da un driver di questo tipo.
Il Midrange
Nuovo tweeter AMT ma anche nuovo midrange per adattarsi al meglio alle nuove esigenze. Il midrange è usato nei modelli a tre vie Wharfedale EVO 5.2, 5.3 e 5.4, incorpora lo stesso diaframma a cupola da 50 mm. La cupola in tessuto, smorzata da un rivestimento in plastica, viene convogliata aperiodicamente in una camera posteriore appositamente sagomata, con un profilo studiato per disperdere e assorbire l’energia posteriore dalla cupola. A quanto scrive Wharfedale, tutto ciò si traduce in una risposta lineare da 800 Hz a 5 kHz.
Questo driver può contare su un telaio smorzante ResoFrame all’interno del pannello frontale del driver e il materiale SilentWeave in due zone: dietro il diaframma e la bobina mobile e davanti al cabinet posteriore. Come per il tweeter AMT, questi elementi riducono le risonanze e le riflessioni al fine di ottenere una risposta più fluida e una maggiore chiarezza. Questo midrange può inoltre contare su un magnete ad alto flusso, inoltre il tutto è stato studiato per fare si che l’efficienza della cupola midrange delle Wharfedale EVO 5 si coniughi a quella del tweeter AMT.
Il woofer
Le Wharfedale EVO5 utilizzano woofer con un sistema motore a bassa distorsione sviluppato per i modelli di punta Elysian, in accoppiata ad un cono in Kevlar intrecciato, da 130 mm o 150 mm a seconda del modello, con bordo in gomma. I woofer possono contare sull’utilizzo del Kevlar e su un telaio smorzante acustico ResoFrame, e sulla tecnologia ResoSeal. Si tratta di un anello smorzante in elastomero a massa ridotta messo nella parte posteriore del cono, nel punto in cui si unisce alla sospensione, al fine di avere una gamma medio bassa intellegibile.
Nuovi accorgimenti sono inoltre stati adottati per la realizzazione del crossover e per il sistema bassreflex SLPP (Slot Loaded Profiled Por). Per maggiori informazioni su disponibilità e prezzi vi rimandiamo al sito del distributore italiano Tecnofuturo.
© 2025, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.