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Brothers in Arms: alla ricerca dell’edizione perfetta

Quante volte avete comprato lo stesso album, inseguendo l’edizione perfetta? Per gli appassionati di musica, e in particolare per gli audiofili più esigenti, l’uscita di una nuova edizione di un album iconico è molto più di un semplice evento: è un rito, una promessa di nuove sfumature, l’ennesimo passo verso quella perfezione sonora tanto agognata e instancabilmente ricercata. Ripercorriamo la storia dell’iconico album dei Dire Straits e scopriamo come suona il nuovo (ennesimo) Remaster.

Quaranta anni di Brothers in Arms, album icona del Rock e riferimento per gli appassionati di HiFi

L’interesse per le riedizioni di album leggendari cattura l’attenzione degli appassionati, soprattutto di chi è affezionato a opere iconiche. Un esempio emblematico su tutti è The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, con oltre 1000 diverse edizioni. Oggi, però, l’attenzione si concentra su Brothers in Arms dei Dire Straits, celebrato con una nuova edizione per il 40° anniversario, rilasciata a maggio 2025. Questa nuova edizione, oltre a includere l’album originale registrato in studio, si distingue per un esclusivo concerto inedito del 1985, registrato dal vivo al Municipal Auditorium di San Antonio durante il tour, e per un libretto ampliato, ricco di aneddoti, dettagli e immagini esclusive, che ne fanno un gioiello per collezionisti.

Un album che ha fatto la storia

Pubblicato nel 1985, questo lavoro non è solo un capolavoro musicale, ma un punto di svolta nella storia della produzione discografica. Primo album interamente registrato, mixato e masterizzato in digitale (DDD), ha superato il milione di copie vendute su CD, diventando un riferimento per la qualità audio negli impianti hi-fi di tutto il mondo. Le inconfondibili note della chitarra di Mark Knopfler, suonate con la leggendaria Les Paul Standard ’59 Reissue (non è la chitarra raffigurata in copertina) risuonano in brani iconici come Money for Nothing e Brothers in Arms. La band al suo apice ha fatto il resto, consacrando il disco come un pilastro del rock, amatissimo e ricercato dagli appassionati di tutto il mondo.


La National Style “O” Resonator: un’icona visiva e sonora

È impossibile parlare di Brothers in Arms senza citare la National Style “O” Resonator, la chitarra iconica raffigurata sulla copertina dell’album. Sebbene non sia stata la chitarra elettrica principale usata durante le registrazioni, la Resonator è diventata un simbolo potente dell’immaginario associato all’album. La sua estetica unica, ha contribuito a rendere Brothers in Arms un’opera indimenticabile, ed il suo suono metallico e distintivo, ha reso celebri brani come Romeo and Juliet, tratto dall’album Making Movies.

L’evoluzione delle edizioni: un viaggio tra formati

Brothers In Arms [Hi-Res CD (MQA x UHQCD)]
La storia di Brothers in Arms è ricca di riedizioni, ciascuna delle quali promette un’esperienza sonora superiore. Dalle versioni originali su vinile e CD, si passa alle rimasterizzazioni degli anni ’90 e 2000. L’introduzione del SACD (Super Audio CD) ha segnato una svolta, con edizioni ad alta risoluzione, anche multicanale, che hanno spinto gli audiofili a investire in nuove copie, attratti dalla possibilità di cogliere sfumature inedite del capolavoro. Non mancano edizioni speciali, come le stampe giapponesi rinomate per la loro qualità impeccabile, gli XRCD, le controverse versioni MQA e i vinili da 180 grammi (tra cui la versione a 45 giri della MoFi), riscoperti per il loro “calore” sonoro, percepito come più naturale rispetto alla presunta freddezza del digitale. Molti appassionati possiedono molteplici versioni dello stesso album, a volte nello stesso formato ma con masterizzazioni o stampe diverse, ciascuna con una firma sonora unica, alla ricerca di maggiore profondità del palcoscenico, migliore separazione degli strumenti, resa più fedele delle voci o altri dettagli che arricchiscano l’ascolto.

L’edizione del 40° anniversario: ennesima trovata commerciale o vera rivoluzione sonora?

TEAC VRDS 701 – Brothers in Arms 1985

Veniamo al dunque: come suona la nuova edizione deluxe di Brothers in Arms? Per scoprirlo, ho confrontato la mia copia originale, la prima edizione italiana del 1985 su etichetta Vertigo, con la nuova. Il CD originale, nonostante l’usura del tempo e innumerevoli ascolti, funziona ancora perfettamente. Philips non esagerava quando, nel libretto, dedicava una sezione a esaltare i pregi del supporto CD, un dettaglio oggi superfluo. Nel libretto originale, di poche pagine, troviamo i testi delle canzoni, i crediti firmati da Mark Knopfler (M.K.) e informazioni sulla band, lo studio di registrazione (gli Air Studios di Montserrat, un’isola caraibica nelle Indie Occidentali) e il banco di missaggio utilizzato presso la Power Station di New York. Tutte le canzoni sono scritte da Mark Knopfler, con l’eccezione di Money for Nothing, co-scritta con Sting, che partecipa anche come vocalist. Premo il tasto play sul lettore TEAC VRDS 701, ritrovando quel suono familiare che mi accompagna da 40 anni in questa passione.

Rimuovo il cellophane dalla versione deluxe del 40° anniversario, acquistata da Riva e inizio a sfogliare il libretto. È davvero tutta un’altra cosa rispetto all’originale! Storie, aneddoti e foto dell’epoca rendono la lettura e la consultazione un autentico piacere. Scopriamo così che tutto ebbe inizio nella casa di Mark Knopfler, nella zona ovest di Londra. Era un periodo d’oro, in cui la vena creativa di Mark, sostenuta dall’energia della band, diede vita a un disco leggendario. Quell’album non solo trasformò per sempre la vita di chi lo creò, ma lasciò un’impronta indelebile nei cuori di milioni di ascoltatori in tutto il mondo, alimentando una passione duratura per la musica di qualità e il rock d’autore.

Gamma dinamica ridotta, una doccia fredda per gli audiofili!

La prima cosa che colpisce è una lieve differenza di durata: 55 minuti e 16 secondi per il CD del 1985, contro i 55 minuti e 19 secondi della 40th Anniversary Edition, un incremento di appena 3 secondi che potrebbe sembrare trascurabile o indicare un’attenzione meticolosa al remastering. Più marcata è la differenza nel livello di volume: l’originale presenta un volume nettamente inferiore rispetto alla nuova edizione. Questo desta un piccolo sospetto e, dopo un’attenta verifica, arriva la cocente delusione: la gamma dinamica della nuova edizione risulta ridotta.

Cos’è la Gamma Dinamica e perché rappresenta un parametro d’ascolto così importante?

Un aspetto cruciale per gli appassionati è la gamma dinamica o Dynamic Range (DR). Questa misura rappresenta la differenza tra i suoni più deboli e quelli più intensi. Una gamma dinamica più ampia, fondamentale soprattutto per la musica orchestrale e sinfonica, permette di apprezzare appieno i contrasti sonori che danno vita all’espressività e all’emotività delle composizioni. Secondo il Dynamic Range Database, il CD originale vanta un DR:16, offrendo un’esperienza sonora naturale e coinvolgente. La 40th Anniversary Edition, invece, si ferma a un DR:10, segno di una maggiore compressione. Questa scelta delude, sacrificando la naturalezza per un volume più uniforme e riflettendo le tendenze moderne della ‘loudness war‘, dove i mastering sono spesso più compressi per un impatto immediato e una migliore fruizione anche su impianti meno sofisticati.

La tabella seguente riassume i valori della gamma dinamica confrontando anche la versione su vinile, che risulta superiore alla nuova versione su CD:

Ascolto Comparato: tra Delusioni e Miglioramenti

Brothers In Arms – 3 Cd (40th anniversary edition – digipack)

Nonostante la delusione per la gamma dinamica ridotta, un ascolto comparato, con i volumi livellati tramite un fonometro, rivela che la 40th Anniversary Edition ha delle qualità proprie. La nuova versione suona meno asciutta, più ricca armonicamente, con un ottimo bilanciamento tonale. Il suono appare più pieno, creando un’esperienza avvolgente che cattura l’ascoltatore in modo diverso rispetto all’originale.
Un esempio concreto è il brano Your Latest Trick. Nella remaster, il suono è più presente, con una scena sonora proiettata in avanti e strumenti che guadagnano corpo e spessore. Questo permette di cogliere sfumature che nell’originale potrebbero essere meno evidenti, come dettagli nelle linee di chitarra o nelle sfumature vocali. La riduzione della gamma dinamica, pur presente, non sembra penalizzare (troppo) l’esperienza d’ascolto, suggerendo che altri aspetti del remastering, come l’equalizzazione o le moderne tecniche di produzione, abbiano contribuito a un suono più avvolgente.

Un viaggio senza fine

La 40th Anniversary Edition di Brothers in Arms è un nuovo capitolo nell’eredità immortale dei Dire Straits, fondendo l’evoluzione tecnologica audio con la magia di un capolavoro senza tempo. L’originale rimane un pilastro per la sua qualità sonora pionieristica, ma questa remaster offre una prospettiva fresca, invitando fan di lunga data e nuovi ascoltatori a riscoprire l’album. Un punto saliente di questa edizione è l’inclusione di un concerto live inedito del 1985, disponibile nelle versioni Deluxe (Box 5LP e Box 3CD). Questo live è un’importante registrazione storica che presenta performance travolgenti di classici come ‘Sultans of Swing’ e ‘Walk of Life’, catturando l’energia e l’atmosfera di un’epoca d’oro.

Riassumiamo in breve Pro e Contro delle due edizioni a confronto:

Edizione Pro Contro

Edizione Originale
1985 (CD)

  • Alta gamma dinamica (DR:16)
  • Significato storico
  • Nessun contenuto extra
  • Note lineari scarne

Nuova Edizione
40° Anniversario (CD)

  • Include concerto live del 1985 (solo versione deluxe)
  • Audio rimasterizzato
  • Libretto espanso con aneddoti e foto
  • Gamma dinamica ridotta (DR:10) per l’album studio

È un vero passo avanti o una mossa commerciale? È come percorrere una strada familiare con occhi nuovi, cogliendo dettagli e sfumature che il tempo e la tecnologia svelano con sorprendente nitidezza. La copia perfetta? Resta sempre a un’edizione di distanza: non ci resta che attendere quella del 50° anniversario.

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