Il Pro-Ject Debut Reference 10 è il nuovo vertice della serie Debut: braccio ibrido carbonio-alluminio, piatto in acrilico e architettura True Balanced per un giradischi che fa davvero sul serio
Pro-Ject Debut Reference 10: 1199 euro
Dopo l’EVO 2 del 2024 e il Pr0 S Balanced di inizio anno, Pro-Ject ha annunciato un nuovo giradischi della gamma Debut nata negli anni ’90. Si chiama Debut Reference 10 e, con un prezzo di listino di 1199 euro, è il modello più costoso ed evoluto della serie. Realizzato interamente a mano in Europa, il Debut Reference 10 si presenta come un oggetto che fonde estetica e funzione in maniera quasi artigianale.

Ogni elemento è stato infatti pensato per ridurre la rumorosità meccanica, massimizzare la stabilità del tracciamento e preservare l’integrità del segnale. Il nuovo braccio da 10 pollici in composito carbonio-alluminio rappresenta una delle innovazioni più significative. La sua struttura ibrida, con fibra di carbonio a garantire rigidità torsionale e anima in alluminio per aumentare lo smorzamento interno, riduce drasticamente le risonanze indesiderate e consente una tracciatura del solco più precisa, con una riduzione delle distorsioni e una maggiore fedeltà dinamica.

La possibilità di regolare sia l’azimuth, sia il VTA conferma la vocazione professionale del Debut Reference 10. Queste regolazioni, tipicamente riservate a giradischi di fascia più alta, permettono all’utente esperto di ottimizzare il comportamento della testina in base alle caratteristiche del disco e del sistema audio. Pro-Ject ha scelto di equipaggiare il giradischi con una testina Pick it PRO Balanced da 249 euro, progettata per lavorare in simbiosi con l’architettura True Balanced. Questo significa poter sfruttare, insieme ai pre phono compatibili della serie S3 e DS3 B, un percorso di segnale bilanciato reale con totale reiezione del rumore.

La stabilità di rotazione è assicurata dal nuovo generatore DC/AC a onda sinusoidale pura. La trazione del motore è controllata elettronicamente sia a 33⅓ sia a 45 giri, con anche la possibilità di aggiungere il supporto ai 78 giri. Il motore è sospeso su un sistema di isolamento migliorato che impedisce alle vibrazioni di raggiungere il telaio, mentre il sub-platter in alluminio lavorato a controllo numerico e rifinito al diamante offre secondo Pro-Ject massa e tolleranze meccaniche degne della fascia reference. Questo componente gioca un ruolo cruciale nel ridurre wow & flutter, garantendo un flusso musicale più naturale e continuo.
Il piatto principale in acrilico non è solo una scelta estetica, ma una soluzione ingegneristica precisa, visto che grazie alla sua impedenza simile a quella del vinile, elimina la necessità del tappetino, migliorando il contatto e riducendo la risonanza. L’uso dell’acrilico conferisce inoltre una maggiore inerzia, contribuendo alla stabilità della rotazione.

Il Debut Reference 10 non trascura neanche la gestione dell’alimentazione, spesso sottovalutata ma fondamentale in ambito analogico. L’alimentatore esterno fornisce tensione pulita al generatore interno, riducendo la presenza di interferenze e fluttuazioni. Per chi poi desidera un ulteriore step qualitativo, Pro-Ject suggerisce l’abbinamento con il Power Box S3 Phono da 199 euro, capace di alimentare simultaneamente giradischi e pre phono migliorando ulteriormente la purezza del segnale.

Molta anche l’attenzione riservata all’estetica, tra il telaio in MDF multistrato verniciato a mano in otto passaggi, i dettagli in alluminio diamantato e il piatto satinato, mentre i tre piedini regolabili con smorzamento TPE puntano a garantire un contatto ottimale anche in presenza di superfici non perfettamente piane e rendono più immediata la messa in bolla del giradischi.
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