Da domani oltre 3.800 espositori saliranno sul più importante palcoscenico mondiale della tecnologia: il CES di Las Vegas. In attesa di scoprire le nuove tendenze, ripercorriamo le principali tappe che hanno caratterizzato gli ultimi 50 anni.
Da domani fino all’8 gennaio andrà in scena la 50esima edizione del CES, il più grande salone internazionale dedicato all’elettronica di consumo e, più in generale, alle novità tecnologiche. Quella di Las Vegas è anche una delle fiere più longeve e in salute, visto che nell’arco di mezzo secolo ha resistito ai cambiamenti epocali che hanno attraversato l’universo tecnologico e che hanno portato alla chiusura o al declassamento manifestazioni blasonate. Basti ricordare il Comdex e il Pc Expo, per rimanere negli USA, il CeBIT tedesco o, ancora, lo Smau di Milano, se vogliamo rintuzzare ricordi a noi più vicini.
A parte le grandi parate asiatiche, più rivolte agli operatori del settore, il CES di Las Vegas è diventato negli ultimi anni l’unico indicatore, la bussola, per orientarsi nel mondo della tecnologia. Già perché se da un lato l’IFA di Berlino ha perso gran parte dello smalto dei tempi d’oro, dall’altro il Mobile Word Congress di Barcellona e le fiere dedicate ai videogiochi, sono rimasti eventi sostanzialmente di nicchia.
Il segreto del CES
Il segreto di questa longevità è da ricercarsi proprio nella formula unica della manifestazione, decisamente più aperta alle innovazioni e alle contaminazioni provenienti dai settori più disparati. A fianco dei dispositivi multimediali e dell’audio video, nel corso degli anni la fiera ha tenuto a battesimo dispositivi e tecnologie che in comune avevano poco o nulla: gli smartphone, i tablet, le console per videogiochi, i televisori di nuova generazione e, più recentemente, la smart home, le tecnologie di stampa 3D, la realtà virtuale, i droni, gli smartwatch, i veicoli elettrici e quelli a guida autonoma fino ai robot.
Oltre 700 mila prodotti sono passati negli ultimi cinquant’anni dai saloni del CES; molti hanno trovato fortuna e applicazione nella vita di tutti i giorni, altri sono finiti nel tritatutto, meteore sparite nel nulla. Di certo il CES segna le tendenze per l’anno in corso e non solo, operazione assai difficile in ambito tecnologico. È stato così per il Blu-ray nel 2003 o per gli Oled nel 2008. Attendiamo con ansia di scoprire quelle che terranno banco nel prossimo futuro.
Le aree espositive
Il CES 2017 è articolato in tre aree espositive distinte, Tech East, Tech West e Tech South, nelle quali convergeranno le 24 categorie rappresentate. Nella prima trovano spazio le novità nei settori audio, droni, giochi, realtà virtuale e aumentata, mobilità, video, dispositivi e servizi wireless, digital imaging e fotografia. Insomma qualsiasi prodotto il cui nome sia preceduto dalla lettera magica “i”. Tech West rappresenta l’alveo naturale per le tecnologie emergenti: sistemi per il fitness, salute e benessere, l’Internet delle cose, le tecnologie indossabili, la domotica, sensori e tutte quelle tecnologie che promettono di cambiare il modo di vivere. L’ultima area, Tech South, è il “motore” della comunicazione per l’intero CES 2017, il luogo dove si tengono tra l’altro tutte le principali conferenze.
CES 2017 in numeri
Il cinquantenario della manifestazione si celebrerà su una superficie di 800 mila metri quadrati netti, sulla quale più di 3.800 espositori mostreranno migliaia tra prodotti e servizi. Complessivamente sono rappresentati 150 Paesi e gli organizzatori prevedono 165 mila visitatori. I 6.500 operatori dei media accreditati, testimoniano il grande interesse che la fiera suscita nel mondo della comunicazione. La prima edizione del CES si svolse nel 1967 a New York. Vi presero parte 250 espositori e fu visitato da 17.500 persone.
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