Dal salotto al campeggio, i mini proiettori portatili a batteria trasformano qualsiasi parete in un grande schermo quando e dove volete. Compatti, smart e con audio integrato, ecco tre modelli per il vostro cinema personale “everywhere”
Negli ultimi 2-3 anni il mercato dei proiettori home cinema ha vissuto una trasformazione rapida e sorprendente, puntando sempre più spesso su modelli compatti, quasi tascabili e soprattutto autonomi. Il risultato è che oggi, accanto a prodotti dai prezzi bassissimi e dalla qualità scadente, sta nascendo una nuova generazione di mini proiettori alimentati a batteria sempre più completi e qualitativamente validi, progettati per portare l’esperienza cinematografica fuori casa, dalla sala da pranzo al campeggio, dalla camera dei bambini al terrazzo estivo.
Molti di questi modelli offrono inoltre connettività Wi-Fi e Bluetooth, sistemi operativi in modo da avere tutte le app per lo streaming già disponibili, speaker integrati e una qualità d’immagine che, a fronte di qualche compromesso sulla luminosità, è più che sufficiente per ambienti esterni e interni poco illuminati.
Con questi proiettori portatili, i produttori (per lo più cinesi) cercano di comprimere quanto più hardware possibile in scocche leggere mantenendo funzioni che rendano il proiettore utilizzabile senza cavi e senza complicazioni. Peso e ingombro sono diventati fattori decisivi e infatti parliamo di apparecchi che vanno dai pochi etti fino a due Kg al massimo e che sono pensati per essere infilati in uno zaino o in una borsa da viaggio.
E che dire della facilità d’uso? Autofocus, correzione trapezoidale automatica (keystone), funzioni di quick-setup e porte USB-C per ricarica e streaming sono ormai standard su molti modelli, abbassando la curva d’apprendimento per chi non ha mai utilizzato un proiettore e facendone un oggetto plug-and-play praticamente per chiunque. Ovviamente, come già accennato, non ci si deve aspettare una qualità visiva da primato, ma questi proiettori non si rivolgono agli appassionati di home cinema bensì all’utente occasionale, spesso in movimento e più interessato alla portabilità che non alle prestazioni video.
A ognuno il suo
Passiamo ora in rassegna a tre modelli recenti che illustrano bene tutte queste caratteristiche. Il Nebula Capsule 3 da 599 euro, ultimo erede di una gamma nata nel 2018 che ha contribuito a rendere popolari questi “proiettori lattina”, è pensato espressamente per chi vuole la massima compattezza e facilità di utilizzo senza rinunciare a funzioni smart grazie a Google TV integrato, autofocus e un sistema audio interno che consente una fruizione autonoma dei contenuti.
Uno degli aspetti che lo distingue davvero è la batteria, capace di assicurare fino a due ore e mezza di riproduzione video nelle condizioni dichiarate, una soglia che rende possibile vedere un film breve o una lunga puntata di una serie senza attaccare il caricatore. Le specifiche tecniche lo presentano come un compromesso ben riuscito tra luminosità contenuta (ideale per ambienti poco illuminati) e portabilità (pesa poco meno di due Kg). Parliamo di un modello Full HD con tecnologia DLP, 300 ANSI Lumen di picco, illuminazione laser e immagine proiettabile fino a 3 metri di diagonale. Davvero niente male considerando il prezzo.
Il secondo candidato è il MoGo 4 di XGIMI sempre da 599 euro, con in più una versione da 679 dotata di una Power Base aggiuntiva che raddoppia l’autonomia (da 2,5 a 5 ore). Anche in questo caso siamo di fronte a un proiettore con dimensioni molto contenute, sistema Google TV e audio integrato, qui rappresentato da un sistema Harman Kardon da 12 W di potenza.
La luminosità massima è di 450 ISO Lumen, la risoluzione nativa di 1080p, l’illuminazione è a LED e la tecnologia di base è la classica DLP, con in più la possibilità di proiettare sul soffitto grazie al design a 360 gradi e di montare dei filtri colorati per personalizzare l’immagine. Con 200 euro in più potete optare per la versione laser più luminosa (550 ISO Lumen) e con una migliore resa dei colori.
Con il BenQ GS50 si superano invece i 1000 euro, ma in più si ha una resa visiva più appagante. Questo proiettore portatile, pensato per chi vuole portare il cinema all’aperto senza compromessi sulla robustezza, integra una batteria capace di offrire circa 2,5 ore di riproduzione continua e si caratterizza per una scocca resistente a spruzzi e cadute accidentali, qualità che lo rende adatto a campeggi, terrazze o giardini.
La risoluzione Full HD, la luminosità di 500 ANSI lumen e la copertura del 97% dello spazio colore Rec.709 lo rendono competitivo in ambienti controllati, mentre Android TV lo rende completo e pronto all’uso e il sistema audio a 2.1 canali da 20 W offre un suono pieno e dettagliato, cosa rara per un proiettore di queste dimensioni. La connettività è ampia, con HDMI, USB-C e supporto wireless per il mirroring da smartphone. Da segnalare anche l’illuminazione LED (30.000 ore), la risoluzione di 1080p, l’estrema facilità di installazione e la possibilità di proiettare immagini da 30 fino a 110 pollici.
Nel valutare quale modello scegliere, è sempre importante pensare a tre questioni pratiche: quanto e dove intendete usarlo (interno o esterno), quanto conta per voi la qualità dell’audio integrato e quanto peso date alla semplicità d’uso. I modelli più compatti saranno perfetti per chi viaggia o vuole un dispositivo che sparisca in un cassetto, mentre proiettori leggermente più grandi e pesanti saranno la scelta giusta per chi immagina di usarli spesso all’aperto o come centro multimediale temporaneo.
Inoltre, va considerata la luminosità, visto che nessun mini proiettore portatile a batteria regge la luce del giorno come un televisore; l’ideale, come già accennato. è quindi usarli in ambienti controllati o in esterni alla sera per ottenere neri più convincenti e colori più saturi.
Non dimenticate infine la possibilità del battery pack. Un valido proiettore portatile come il Samsung The Freestyle di seconda generazione viene venduto senza batteria integrata, ma acquistando separatamente il battery pack originale lo si trasforma in un modello portatile al 100% con un’autonomia di circa 3 ore. Alla fine si spende di più rispetto al MoGo4 e al Capsule 3 e si ottiene una soluzione un po’ meno compatta, ma in cambio si hanno la maggior sicurezza dell’assistenza Samsung e il supporto per HDR10/HDR 10+, non essenziale quando si ha a che fare con livelli di luminosità così bassi ma che è comunque una feature in più.
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