Dopo Alice nelle città e Falso movimento si chiude la ‘trilogia della strada’ con Im Lauf Der Zeit – Nel corso del tempo. Blu-ray Ripley’s Home Video
Nel corso del tempo è ambientato nella Germania degli anni ’70. All’interno di una provincia desolata e abbandonata a se stessa muove Bruno (Rüdiger Vogler), meccanico di proiettori che a bordo del suo grande camion si sposta da nord a sud per fare assistenza alle ultime sale cinematografiche.
Una vita solitaria e un cammino destinati a incrociarsi con quelli di Robert (Hanns Zischler), psicologo linguista dell’infanzia lanciatosi con l’auto dentro l’Elba nei pressi dove è accampato Bruno, che gli da accoglienza.
I due iniziano così un viaggio a ridosso della cortina di ferro, senza una meta precisa, percorso che ha come unici punti di riferimento i piccoli cinema che stanno scomparendo. Un chilometro negletto dopo l’altro la presa di coscienza di una netta linea di demarcazione tra passato, presente e un futuro più che mai incerto.
Road movie omaggio al cinema, anticonvenzionale e lenta riflessione sul cambiamento, l’incomunicabilità tra generazioni (Robert trasla il suo pensiero su carta stampata che poi darà da leggere all’anziano padre), il rapporto col prossimo, il vuoto del paesaggio che è anche vuoto dell’anima, segreti rimpianti, abbandono a una strada senza meta che i due taciturni e sbandati protagonisti percorrono assieme anche se per un breve tratto.
Istantanea di una Germania a trent’anni dalla fine della guerra ancora divisa tra est e ovest, dove riecheggiano gli spari in prossimità del ‘muro’, viaggio che è commiato dai padri del cinema di Wenders (il film è dedicato a Fritz Lang), paesaggio cristallizzato sulla strada del cambiamento, viaggio virile, fisico ma anche interiore, dove l’immagine prevale sulla parola, esaltato dal livido bianco e nero dei 49.000 metri di pellicola impressa.
Tempo dilatato e asservito al ritmo dei due protagonisti, racconto i cui tasselli vennero messi assieme un pezzo alla volta nel corso delle riprese, eccetto la prima sequenza il regista, qui anche nel ruolo di sceneggiatore, non aveva in mano alcun copione ma solo un itinerario eppure iniziò lo stesso a girare.
Salutato come il miglior Wenders prima maniera se non addirittura il miglior film del grande regista tedesco, immancabili gli echi di cinema del maestro Antonioni (Professione: Reporter su tutti), Nel corso del tempo è cinema d’autore sino al midollo che invita alla medesima calma e abbandono per viverlo nella pienezza dei suoi 176′ minuti, essenza stessa della settima arte ormai scomparsa tra le pieghe del tempo.
La difficoltà di lettura così come la presenza di uno schema narrativo lontano dal mainstream rende Nel corso del tempo l’opera forse meno adatta per chi approccia Wim Wenders per la prima volta ma non siate prevenuti, lasciatevi prendere per mano dalle immagini di questo “vero film d’autore” come il regista ama definirlo, il primo della sua carriera invitato a Cannes dove ricevette il Premio della Critica.
Si presentò sulla Croisette a bordo dello stesso camion usato nel film e, nonostante fosse in abito da sera come imponeva l’etichetta, Wenders ebbe difficoltà a entrare in sala per la proiezione “perché gli hippy non erano ammessi”.
VIDEO
Girato interamente analogico con cinepresa Arriflex BL in bianco e nero, non ci è dato sapere la sensibilità della pellicola, formato originale 1.66:1 (1920 x 1080/24p). Recentemente nel corso del tempo ha beneficiato di restauro da parte del laboratorio Arri Film & TV Services di Berlino con scansione dell’originale negativo in 4K. Il recupero della pellicola si è rivelato alquanto complesso per lo stato di deperimento, giungendo alla finalizzazione di un DCP 4K.
Nonostante i 176′ minuti di durata (BD-50) si riscontra una qualità superiore, ampia scala di grigi, grana di fondo, per la prima volta sono acquisibili ulteriori particolari in secondo piano e sui fondali, oltre ad aiutare il risalto nei passaggi notturni o con scarsa illuminazione, anche i neri hanno maggiore consistenza: un esempio su tutti il momento in cui i due protagonisti dormono all’interno della casetta diroccata al confine con la DDR, illuminata da un paio di candele.
Presenti ancora lievi imperfezioni fisiche ma nel complesso il risultato tecnico consente di godere a pieno dell’opera. A quando la pubblicazione UHD?
AUDIO
Privo di doppiaggio sin dall’origine, presenti 3 tracce tutte in originale tedesco di cui la LPCM 2.0 canali (16 bit) sarebbe da privilegiarsi per assistere a uno spettacolo identico alle proiezioni dell’epoca. La DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) apre a un panorama sonoro simile, con minima separazione dei canali e un ascolto certo più contemporaneo ma ‘scollato’ dall’originale produzione e come venne concepita. Infine una Dolby Digital 2.0 canali (128 kbps) compressa e meno efficace. Sottotitoli in italiano eccetto alcuni passaggi in inglese e frammenti di dialoghi in tedesco.
EXTRA
Di qualità a partire dalla presentazione del film a cura di Wim Wenders, tutto da ascoltare il suo commento al film con ricordi dal set, 21′ minuti di scene tagliate, 15′ minuti di intervista all’attore Hanns Zischler. Trailer originale e trailer italiano di rilancio del film restaurato. Sottotitoli in italiano ovunque.
TESTATO CON: Tv Samsung Q9F UHD 65″ (2018), UHD player Oppo UDP-203
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Restauro integrale
DCP 4K
LPCM e DTS-HD MA 5.1
Commento del regista
Sottotitolazione al 98%
Durata: 176'
Anno di produzione: 1976
Genere: Drammatico
Regia: Wim Wenders
Interpreti: Rüdiger Vogler, Hanns Zischler, Lisa Kreuzer, Rudolf Schündler, Marquard Bohm, Dieter Traier, Patric Kreuzer
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.66:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: tedesco LPCM 2.0, DTS-HD Master Audio 5.1, Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano
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