Per quasi un anno abbiamo avuto la possibilità di spremere a fondo questa macchina fotografica che, sarebbe riduttivo definirla come tale. La GH-7 ci ha fatto compagnia in tantissime trasferte e nella realizzazione di tantissimi contenuti sia video, sia fotografici, sui nostri canali social e sul nostro sito web.
Dopo quasi un anno di utilizzo intensivo, sia per la produzione video che per la fotografia, possiamo affermare con certezza che la Panasonic Lumix GH7 non è solo un’evoluzione, ma un vero e proprio punto di riferimento nel panorama delle mirrorless. Fin dal primo contatto, è chiaro che ci troviamo di fronte a una macchina nata per il video di alto livello, ma che nel tempo ha saputo dimostrare di essere anche una fotocamera eccezionale per chi predilige lo scatto o per chi vuole filmare le proprie vacanze e perché no, per chi vuole diventare un videomaker
Il Fascino Inossidabile del Micro Quattro Terzi
Uno degli aspetti che la GH7 ribadisce con forza è la validità del formato Micro Quattro Terzi. Nonostante l’ascesa dei sensori Full Frame, il M4/3 mantiene un appeal unico, specialmente per chi, come noi, ha un vasto parco di ottiche compatibili. La possibilità di sfruttare lenti leggere, compatte e spesso più economiche senza sacrificare la qualità è un vantaggio non da poco. La GH7, con il suo sensore da 25.2 megapixel, riesce a estrarre il massimo da queste ottiche, offrendo immagini nitide e dettagliate, sia in foto che in video, anche in condizioni di luce non ideali, dove con l’obiettivo H-X 015 siamo riusciti a raggiungere risultati impensabili.

Lumix GH-7: ergonomia e caratteristiche principali
Elencare tutto ciò che fa e supporta la Lumix GH-7 è veramente cosa complicata quindi ci limiteremo a dirvi le cose principali. La versatilità della GH7 si manifesta in primis nell’ampia gamma di formati di registrazione supportati, una caratteristica fondamentale per i professionisti del video. Dal 5.7K 30p Apple ProRes 422 HQ interno, che garantisce la massima qualità e flessibilità in post-produzione, al 4K 120p per slow-motion mozzafiato, la GH7 offre opzioni per ogni esigenza produttiva. La registrazione interna su schede CFexpress Type B e SD rende il tutto estremamente versatile in base alle diverse esigenze. Non manca ovviamente il supporto per il V Log/V-Gamut, che assicura un’ampia gamma dinamica e la massima libertà in color grading. Anche sul fronte fotografico, i file RAW lasciano spazio al creator in post produzione. Parlando di ergonomia, Panasonic ha mantenuto e affinato l’eccellente tradizione della serie GH, leggermente differente da una delle macchine che più ci è è rimasta nel cuore, ossia la Lumix S5IIx, ma molto simile alla precedente GH-6 e alla G9II provato qualche mese fa. Il corpo macchina, offre una presa salda e confortevole, anche con obiettivi pesanti. La disposizione dei pulsanti e delle ghiere è pensata per un accesso rapido e intuitivo alle funzioni chiave, sia in modalità foto che video. Il joystick , i pulsanti personalizzabili e il display completamente articolato facilitano notevolmente il lavoro sul campo, consentendo riprese da angolazioni differenti e un controllo preciso in ogni situazione. Il mirino elettronico ad alta risoluzione gode di ottima luminosità e colori eccezionali. La cosa che ancora non ci va giù è il sensore per la disattivazione dello schermo che di tanto in tanto abbiamo attivato involontariamente muovendo le dita. In sostanza però possiamo definire la Lumix GH-7 come il perfezionamento a livello ergonomico della ottima GH-6 dove Panasonic sembra aver ascoltato e messe in atto quelle piccole migliorie richieste dagli utenti.

L’Autofocus: La Rivoluzione è Servita
Se c’è un’area in cui la GH7 ha compiuto un salto in avanti importante avvicinandosi sempre di più ai principali competitor ed in molti casi eguagliandoli se non addirittura superarli, è senza dubbio l’autofocus. Le generazioni precedenti di Lumix, pur eccellenti sotto molti aspetti, mostravano talvolta il fianco su questo fronte. Con la GH7, Panasonic ha riscritto le regole. Il sistema di AF a rilevamento di fase di ultima generazione è semplicemente fenomenale. La velocità, la precisione e la tenuta del fuoco sono su livelli di performance eccezionali. Che si tratti di soggetti in rapido movimento in un video o di istanti fugaci da catturare in fotografia, l’autofocus della GH7 non perde un colpo. Il riconoscimento dei soggetti (persone, animali, veicoli) è affidabile e intuitivo, permettendo al fotografo e al videomaker di concentrarsi sulle riprese o sugli scatti, sapendo che la messa a fuoco sarà sempre impeccabile. Un sistema molto comodo per i così detti “one man band” che si trovano a fare da cameraman, registi e, spesso e volentieri anche attori e soprattutto un sistema molto comodo per chi non è un professionista anche se ormai l’autofocus anche tra i professionisti è più che ben accetto. A tutto questo poi si aggiunge un sistema di stabilizzazione che, come da tradizione, è ai massimi livelli di categoria e che non vi farà sprecare neanche una foto.
Una Videocamera che Fa Foto Eccellenti
La Lumix GH7 è innegabilmente “quasi” una videocamera di livello semi professionale racchiusa in un corpo macchina mirrorless. Non è cosa rara vederla anche in produzioni importanti magari non come main camera ma come supporto. Le sue capacità video sono sbalorditive: registrazione interna in 5.7K 30p Apple ProRes 422 HQ, 4K 120p, l’ampia gamma dinamica offerta dal V-Log/V-Gamut e la stabilizzazione dell’immagine integrata sono solo alcune delle caratteristiche che la rendono uno strumento potentissimo per piccole produzioni.
uno dei video girati con la GH-7
Tuttavia, ridurre la GH7 a “solo” una videocamera sarebbe un errore. Durante questo anno di prove, abbiamo scoperto una macchina che, al netto delle sue qualità video, è anche una fotocamera di razza. Le immagini prodotte sono ricche di dettaglio, con un’ottima resa cromatica e una flessibilità in post-produzione che permette di elaborare i file Raw ben oltre le aspettative. L’ergonomia, il mirino elettronico ad alta risoluzione e la qualità costruttiva rendono l’esperienza fotografica appagante e produttiva. Se poi potrete darle in pasto degli obiettivi di livello come abbiamo fatto noi con… ed …. riuscirete a capire di cosa stiamo parlando. Per quanto riguarda l’autonomia la batteria di serie fa il suo. L’abbiamo utilizzata oltre che in redazione anche in diverse trasferte decisamente faticose, come il tour de force di Monaco e alla fine, tutto sommato, si è rivelata abbastanza comoda da portare a tracolla rispetto alle sorelle full frame.
In sintesi, la Lumix GH7 rappresenta un cavallo di razza per Panasonic, dimostrando come il Micro Quattro Terzi sia più vivo che mai e come l’innovazione tecnologica, in particolare sull’autofocus, possa elevare un sistema a livelli prima impensabili. Per chi cerca una soluzione ibrida di altissimo livello, capace di eccellere tanto nel video quanto nella fotografia, la GH7 è senza dubbio una delle scelte più convincenti sul mercato. Per tutte le caratteristiche tecniche ed i prezzi potete visitare questo link.
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