Le cuffie wireless Sennheiser HDB 630 da 499 euro offrono materiali pregiati, driver audio ripensati, supporto hi-res a 24bit/96kHz, ANC adattiva e 60 ore di autonomia. La sfida a Sony e Bose è ufficialmente partita
Alla fine anche Sennheiser ha ceduto al lato oscuro delle cuffie wireless premium nella fascia dei 500 euro, raggiungendo (più o meno) in termini di prezzi i migliori modelli di Sony, Bose e Bowers & Wilkins. Le HDB 630 annunciate nelle scorse ore costano infatti 499 euro, una cifra decisamente più elevata delle precedenti MOMENTUM 4 Wireless da 349 euro, che a loro volta, all’uscita nel 2022, erano le cuffie wireless più costose di sempre dell’azienda tedesca.
Una rincorsa al rialzo che teoricamente dovrebbe portare a prodotti sempre più completi e meglio suonanti e speriamo che questo valga anche per le HDB 630. Le premesse perché ciò accada ci sono comunque tutte partendo dal nuovo trasduttore dinamico da 42 mm prodotto nello stabilimento irlandese di Tullamore, che è stato ripensato rispetto a quello montato sulle MOMENTUM 4 per offrire un suono più neutro e dettagliato, adatto all’ascolto critico tanto via cavo quanto via Bluetooth.

Dal punto di vista estetico e costruttivo, le HDB 630 segnano inoltre un passo avanti rispetto ai precedenti modelli wireless di Sennheiser. I materiali sono infatti più raffinati a partire dai padiglioni rivestiti in pelle proteica giapponese prodotta da IDEATEX, che dovrebbe essere più morbida e traspirante.
C’è poi il nuovo engine audio digitale ad alta risoluzione, capace di gestire flussi fino a 24 bit/96 kHz in modalità cablata (USB-C e jack da 3,5mm). Il Bluetooth 5.2 supporta il codec aptX Adaptive, che si spinge fino a 24-bit/96 kHz seppur in formato compresso, e proprio in questa ottica Sannheiser ha incluso nella confezione il piccolo dongle USB-C BTD 700, che permette di sfruttare aptX Adaptive, aptX e aptX HD anche su smartphone, tablet e laptop che non supportano questo codec (si pensi solo agli iPhone).

Alcuni appassionati potranno lamentare l’assenza di altri codec come LDAC, Bluetooth LE Audio o aptX Lossless, ma la scelta di Sennheiser è chiaramente orientata alla stabilità e all’interoperabilità su più piattaforme, piuttosto che al supporto di codec non ancora diffusi in modo uniforme.
L’altra novità interessante è il restyling dell’app Sennheiser Smart Control Plus, che ora include strumenti di regolazione sonora avanzati e degni finalmente di un prodotto di fascia alta. Ci riferiamo all’equalizzatore parametrico, che permette di agire in modo preciso su frequenze, larghezza di banda e guadagno con la possibilità di salvare e confrontare diverse configurazioni. Tutto avviene sul DSP interno e in questo modo il profilo audio resta invariato indipendentemente dall’app o dalla sorgente.

Altra funzione degna di nota è il Crossfeed ispirato al sistema di cuffie Sennhiser HE 1 da 90.000 euro, che fonde in parte i canali sinistro e destro per restituire una scena sonora più naturale, simile a quella di un impianto stereo. L’app consente inoltre di personalizzare la cancellazione del rumore, la sensibilità dei comandi touch e le preferenze di codec e di condividere i propri profili EQ con altri utenti.
L’autonomia è un altro punto di forza delle HDB 630 grazie alle 60 ore di riproduzione con ANC attivo, con in più una ricarica rapida che garantisce 7 ore di ascolto in soli 10 minuti (per andare da 0 a 100, ci vogliono invece due ore). La cancellazione adattiva del rumore funziona in modo dinamico, adattandosi all’ambiente circostante senza compromettere la qualità del suono, mentre la modalità trasparenza consente di ascoltare le voci o i suoni esterni con un semplice tocco.

La confezione include una custodia rigida da viaggio, un cavo USB-C, un cavo da 3,5 mm, un adattatore per aereo e il già citato dongle Bluetooth BTD 700. Il pre-order è già disponibile sul sito ufficiale, mentre per la disponibilità sul mercato bisogna aspettare il 21 ottobre.
© 2025, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.























