L’amplificatore integrato (e solo analogico) Rega Aethos può essere considerato il fratello maggiore dei pluripremiati Elex-R ed Elicit-R
Gli amplificatori stereo Elex-R ed Elicit-R di Rega hanno raccolto tantissimi apprezzamenti dal loro sbarco sul mercato nel 2014 e quindi è normale essere molto curiosi e impazienti per l’arrivo del loro fratello di fascia premium. Intravisto per la prima volta al Bristol Hi-Fi Show di inizio anno, il Rega Aethos è il nuovissimo amplificatore integrato del produttore britannico e promette prestazioni di altissimo livello grazie alla combinazione di diversi fattori.
Un amplificatore di linea completamente discreto basato su FET, circuiti di classe A per lo stadio di pre-amplificazione, condensatori in polipropilene lungo tutto il percorso del segnale, alimentatori regolati per entrambi gli stadi di amplificazione e driver e uno stadio di uscita composto da quattro transistor da 160 watt per canale, giusto per citare solo alcune delle sue caratteristiche. Il tutto integrato in uno chassis di nuova concezione.
L’amplificatore di potenza utilizzato nel Rega Aethos è una versione presumibilmente migliorata di quella utilizzata negli Elex-R ed Elicit-R, offrendo 156 watt per canale con carichi di 6 ohm. Aethos utilizza anche il controllo del volume e l’amplificatore di linea originariamente sviluppati per l’Elex-R, anche se qui sono stati apportati miglioramenti per ottenere prestazioni migliori.
Il livello e il tracciamento tra i canali destro e sinistro sono impostati dal circuito del preamplificatore e meno dal potenziometro stesso, cosa che secondo Rega evita la mancata corrispondenza dei canali a causa delle irregolarità di tracciamento del controllo del volume e migliora la prestazione del potenziometro. L’Aethos ha un ingresso diretto commutabile e un’uscita pre-amp per adattarsi a una vasta gamma di sistemi e si è fatta anche attenzione a non ostruire il percorso del segnale di uscita delle cuffie, assicurando che la commutazione dei diffusori sia eseguita nel massimo silenzio.
Come per i suoi predecessori anche qui non troviamo alcun DAC ma solo connessioni analogiche (RCA) presenti sul retro dell’amplificatore. Un’altra omissione è quella di uno stadio phono, la cui inclusione, secondo Rega, avrebbe ostacolato l’obiettivo finale dell’Aethos di restituire “la musica senza compromessi e il più fedelmente possibile”. Se quindi avete un giradischi, vi toccherà puntare su uno stadio phono esterno e Rega, naturalmente, consiglia il suo Aura MC top di gamma da ben 5500 euro.
Al momento il Rega Aethos è disponibile in Gran Bretagna a 2999 sterline (circa 3500 euro) e non vediamo l’ora di vederlo dalle nostre parti (dovrebbe mancare ormai poco), anche per scoprire come se la caverà rispetto ai due temibili rivali di Naim nella stessa fascia di prezzo, ovvero il Nait XS 3 e il Supernait 3.
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