Prendete un Sonos One, toglietegli i microfoni, i controlli vocali e 30 euro e avrete il Sonos One SL, speaker wireless che suona benissimo per quello che costa
Nel regno in rapida evoluzione degli speaker wireless, riempire il più possibile il modello di turno con funzionalità di ogni genere (assistenti virtuali compresi), è stata a lungo la strada del successo. Quindi perché Sonos ha portato sul mercato un prodotto come il Sonos One SL che sembra identico al suo smart speaker Sonos One, ma che, a differenza di questo, non supporta gli assistenti virtuali e non integra i microfoni del fratello maggiore?
Costruzione
Essenzialmente per venire incontro a chi, anche giustamente, non sa che farsene dei vari Alexa e Google Assistant e vuole risparmiare qualcosa rispetto al Sonos One. In effetti il modello qui recensito costa 199 euro contro i 229 euro del One tradizionale, sebbene al momento entrambi siano in offerta sul sito ufficiale di Sonos con uno sconto di 30 euro (quindi 169 contro 199 euro).
Sonos One SL tra l’altro sembra quasi identico al Sonos One, con una piastra superiore sensibile al tocco e un pulsante per il pairing sul retro. A differenza però del One, che non si poteva abbinare al Sonos Play:1 per formare un set-up stereo, ora il One può essere affiancato a un One SL per godere di una riproduzione musicale stereofonica. In questo modo, nel caso abbiate già un One, non vi serve comprarne un altro ma potete risparmiare qualcosa e acquistare un One SL, tenendo comunque il One come mezzo per i controlli vocali (sempre se questi vi interessano).
Caratteristiche
Ovviamente il Sonos One SL è progettato sia per l’integrazione in un sistema Sonos, sia per un uso stand alone. Non è necessario insomma abbinarlo a un altro speaker Sonos e non a caso, ai fini di questa recensione, l’abbiamo testato in completa solitudine.
Due caratteristiche fondamentali del One si trovano anche qui e ci riferiamo alla funzionalità Trueplay e, nelle impostazioni EQ, all’attivazione della modalità di ascolto Loudness. Trueplay analizza l’ambiente di ascolto dove avete posizionato il One SL e regola di conseguenza il suo equilibrio sonoro. Questa funzionalità implica anche il dover camminare per la stanza (avendo posizionato One SL dove vogliamo) agitando un iPad, il tutto con tanto di rumori in stile spada laser emessi dal Sonos.
Trueplay funziona bene e già lo sapevamo avendolo provato con soddisfazione durante i test per la recensione del Sonos One. Allo stesso modo consigliamo anche di mantenere attiva la funzione Loudness per massimizzare l’ampiezza e la profondità che un tale speaker può offrire.
Non manca poi AirPlay 2, sebbene l’intuitiva app Sonos mostri facilmente i servizi di streaming musicale a cui siete abbonati nella scheda Sfoglia per un facile accesso; potreste quindi non avere bisogno di AirPlay 2 a meno che non siate particolarmente Apple-centrici. L’app troverà anche i brani memorizzati sulla rete locale (ad esempio da un’unità NAS). La nostra unica lamentela è che, come da tradizione Sonos, manca il Bluetooth, il che significa che se la connessione Wi-Fi è inattiva o ci sono problemi temporanei sulla rete domestica… beh, è un bel problema.
Il pannello di controllo touch sul Sonos One SL può essere disabilitato tramite le impostazioni dell’app e la spia di stato può essere spenta se la trovate distraente (tutte funzionalità piccole ma utili). Naturalmente, se si desidera aggiungere i controlli vocali senza acquistare un Sonos One, l’aggiunta di un economico Echo Dot potrebbe servire allo scopo, ma a questo punto tanto vale acquistare direttamente un One tradizionale.
Qualità audio
Dopo aver impostato tutti i preset di equalizzazione su neutro, terminato l’impostazione con Trueplay e attivato il Loudness, facciamo partire Every Other Freckle degli alt-J su Tidal. Il basso rimbombante all’inizio del brano è agile, solido e straordinariamente pesante per un diffusore di queste dimensioni. Le voci egli archi ci fanno apprezzare anche la resa delle frequenze medie e alte e sono ben posizionate, ricordando alla perfezione la raffinatezza mostrata dal Sonos One.
Esplorando ulteriormente la fascia bassa del One SL, ascoltiamo il rap fortemente politicizzato di Question Time di Dave. La voce è frontale e centrale, ma anche le inflessioni più basse sono percettibili e musicalmente coese. Per quanto riguarda i bassi, siamo di fronte a un’esibizione energica, incisiva e dettagliata proprio come quella del One.
La chitarra acustica di Eric Clapton all’inizio di Nobody Knows You When You Are Down And Out è al tempo stesso ben strutturata, blueseggiante e stratificata, con le note di piano tortuose e scintillanti e la voce più tranquilla di Clapton. Come sempre la sua Fender Stratocaster è al centro della scena, ma c’è anche molto spazio per far risaltare anche la voce e il basso, che sono tenuti sotto controllo in un mix pulito, aperto ed espansivo.
Verdetto
Mentre la differenza di prezzo tra il Sonos One e il Sonos One SL è piuttosto trascurabile, per coloro che non vedono alcun vantaggio nel parlare al proprio speaker, il One SL è una proposta molto valida. Le prestazioni sonore, le opzioni di streaming e le funzionalità offerte dell’app Sonos sono infatti tra le migliori che abbiamo mai testato a questo prezzo. In più Sonos One SL è un aggiornamento del Play:1 e un possibile compagno stereofonico di Sonos One, ma è un kit musicale incisivo e piacevole anche se usato completamente da solo.
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Sommario
Prendete un Sonos One, toglietegli i microfoni, i controlli vocali e 30 euro e avrete il Sonos One SL, speaker wireless che suona benissimo per quello che costa.
Pro
Funziona in stereo con il Sonos One
Suono aperto, ampio e pulito
Bassi solidi e agili
Contro
Bluetooth assente
Scheda tecnica
2 amplificatori in classe D
Driver: tweeter, midwoofer
Set-up stereo: Sì
Connettività: Wi-Fi, Ethernet, AirPlay 2
Dimensioni: 16 x 12 x 12 cm
Peso: 1,85 kg
Prezzo: 199 euro
Sito del produttore: www.sonos.com/it
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.