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Steven Spielberg Collection – Sugarland Express [BD]

Prima opera su grande schermo di Spielberg, Sugarland Express è disponibile in Blu-ray da Koch Media ma il master resta quello del 2015

In Sugarland Express siamo nel Texas del ’69, dove il detenuto Clovis Poplin (William Atherton) viene convinto dalla moglie Lou Jean (Goldie Hawn) a evadere di prigione a quattro mesi dal rilascio per riprendere il loro figlioletto dato in affidamento. Una fuga che inizia sotto cattivi auspici quando nel giro di breve tempo vengono identificati e costretti a prendere in ostaggio un poliziotto. Decisa a raggiungere la cittadina di Sugarland dove è tenuto il bambino la coppia non si ferma davanti a nessuno, mentre il capitano Tanner (Ben Johnson) fa di tutto per scendere a patti ed evitare una carneficina. In testa a una colonna sempre più lunga di auto con agenti che non vedono l’ora di chiudere la partita nel sangue le notizie corrono per lo stato, mentre parte della popolazione abbraccia la causa dei coniugi, convinti di riuscire ad avere la meglio e fuggire oltre confine.

Sugarland Express

Dopo alcune regie televisive tra cui il formidabile hitchcokiano Duel, il giovane Spielberg nel 1969 portò all’attenzione della Universal la storia ispirata a fatti realmente accaduti solo pochi mesi prima. Riuscì a spuntarla con la major solo nel 1974, a 27 anni, grazie all’interessamento del grande produttore Richard D. Zanuck, nonostante la sceneggiatura fosse ancora considerevolmente pessimistica e la prima accoglienza alla proiezione di prova fu un mezzo disastro. La solida base del tema della fuga del debole inseguito dal forte torna come nel primo film, ma qui c’è di mezzo la legge rappresentata come subdola e in parte ignorante, almeno come una fetta della popolazione nei difficili e violenti anni del ’68 e della protesta, della lotta per i diritti civili e l’impegno militare nel Sud-est Asiatico.

Gioiello sperduto della cinematografia spielberghiana, film on the road come espressione di disagio sociale quando uscì nelle sale fu accolto tiepidamente nonostante, il rimontaggio dello stesso regista che aveva portato la durata da 121′ a 108′ minuti. Purtroppo il più completo rough cut con visione ancor più negativa non è mai stato disponibile. Girato analogico con macchine Panavision e Arriflex su negativo 35 mm 100 ASA, aspect ratio 2.35:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. L’unico master in circolazione al momento resta quello statunitense Universal del 2015, segnalato all’epoca come “Digitally mastered & fully restored from high resolution 35 mm original film elements”.


Sugarland Express

Risultato visivo sopra la media dove fanno eccezione alcuni passaggi più critici nel contrasto, ottima palette cromatica ma per quel capolavoro di cinematografia del maestro Vilmos Zsigmond non è abbastanza. Sarebbe tempo che quest’opera ritrovasse l’originale fulgore con nuovo restauro e scan 4K. Fatta eccezione per i titoli di testa e quelli di coda con aumento della grana e inferiore resa d’insieme, lo spettacolo non manca anche su schermi di grandi dimensioni, con buona pace dei neri.

Poco efficace il DTS-HD Master Audio 2.0 dual mono italiano e inglese (16 bit) che apre a un panorama sonoro piatto e ben poco coinvolgente, benché nei passaggi più movimentati come la sparatoria centrale e gli incidenti automobilistici resti un minimo di enfasi a supporto. Purtroppo nessun extra mentre l’edizione USA in più offre il trailer. A quando una completa rivisitazione UHD?

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