Tranne che non si disponga di una sala d’ascolto oppure si abiti in una casa isolata, luoghi dove è possibile spingere il proprio impianto Hi-Fi a livelli sostenuti senza che nessuno venga a lamentarsi, la maggioranza degli ascolti avviene a livello medio/basso. Un aspetto molto importante quando si tratta di scegliere un sistema di amplificazione.
Perché è importante? Per via del fatto che non tutti gli amplificatori suonano allo stesso modo – e tante grazie! direbbe prontamente il solito velocissimo commentatore – ovvero si comportano in modo alquanto differente in relazione al livello cui sono utilizzati.
Come scritto in apertura, non è insolito che l’impianto di cui disponiamo sia collocato nel soggiorno oppure nel salone, locali che normalmente sono condivisi con il resto della famiglia, motivo per cui l’utilizzo dell’impianto stereo è in un certo modo correlato alle attività familiari.
Già questa circostanza impone che non è possibile fare come si crede ma sarà necessario – e per determinati versi anche giusto e rispettoso – scegliere il giusto momento per l’ascolto.
A questo si aggiunge che il livello d’ascolto dovrà essere altrettanto adeguato al contesto, sia per non interferire eccessivamente con gli altri coabitanti sia per non disturbare oltre misura i nostri vicini.
A tal punto è importante disporre di un sistema le cui prestazioni siano ben soddisfacenti anche a livelli di volume non troppo elevati, un aspetto sovente sottovalutato – per comprenderlo basta osservare come sono effettuate le prove d’ascolto nei punti vendita, molto spesso a volumi improponibili in ambito domestico – ma che invece riveste un’elevata importanza.
In altri articoli abbiamo più volte sottolineato come il nostro udito non sia affatto lineare – le curve di Fletcher & Munson parlano estremamente chiaro – ma sia anzi piuttosto sensibile alle variazioni di livello in relazione a determinate frequenze, una caratteristica che lo rende meglio disposto a captare le frequenze medie piuttosto che gli estremi gamma; dice nulla il termine loudness?
Si tratta di una conseguenza legata alla nostra evoluzione, e dobbiamo tenercela ovviamente.
Il grafico sovrastante mostra come la gamma compresa tra 1 e 3 KHz sia quella dove l’orecchio umano è maggiormente sensibile; notare il divario con la parte di bassa frequenza ed il parziale riallineamento al crescere del livello.
Ciò significa che più quest’ultimo è basso e meno percepiremo le frequenze basse e quelle alte, mentre le medie giungeranno praticamente integre al nostro orecchio, questo darà luogo ad uno sbilanciamento timbrico piuttosto evidente.
Per tale ragione è di capitale importanza che il sistema di amplificazione che sceglierete sia in grado di suonare pieno e corposo fin dai livelli più bassi, mediamente parlando ad alto livello la prestazione è all’incirca ottimale in qualsiasi caso, ma esistono amplificatori che tirano fuori il meglio solo quando spinti non dico al massimo ma quasi.
Come certi diffusori d’altronde, anemici a basso livello, tirano fuori gli artigli quando ricevono elevati quantitativi di watt che ne sommuovono le membrane togliendo la polvere che le ricopre.
In occasione di un test d’ascolto teso all’individuazione del modello che meglio si attaglia alle vostre esigenze, cercate sempre di fare caso a come si comporta a basso livello malgrado ciò non sia un’operazione semplice; il tempo trascorso ad effettuare i collegamenti di due diversi esemplari è sufficiente per annullare l’impressione (o memoria) acustica scaturita durante l’ascolto, in ogni caso è importante che insistiate in tal senso.
Allo stesso tempo occorre considerare anche la tipologia di diffusori con i quali lo ascolterete, non necessariamente gli stessi di cui siete in possesso, anche la sinergia ampli/diffusori ha la sua notevole importanza. In questo caso però la cosa è differente, se l’amplificatore aveva una prestazione piena e corposa presso il negozio, difficilmente una volta collocato nel vostro ambiente si comporterà in modo contrario.
Ci rendiamo perfettamente conto di come non sia facile effettuare ascolti così approfonditi, talvolta per la mancanza di disponibilità del negoziante a causa del lungo tempo occorrente o perché comunque le condizioni a corredo non sono ottimali.
Indubbiamente, l’ideale sarebbe portarselo a casa per testarlo nel proprio ambiente con i propri diffusori e la propria musica – nel qual caso il dubbio si trasformerebbe in certezza – e non sempre questo è possibile, ma se il vostro negoziante di fiducia ha altrettanta fiducia in voi ed è disposto a favorirvi, il gioco è fatto, o quasi.
Come al solito, ottimi ascolti!!!