L’incubo dei Galaxy Note 7 che prendevano fuoco si sta riproponendo anche con il Galaxy Note 9? Il primo (e unico per ora) caso a New York.
Samsung sperava che il passato non tornasse più, ma potrebbe non essersi ancora liberata dal fantasma della sfortunata serie Galaxy Note 7. Le cause legali, la copertura dei media e addirittura l’impossibilità di avere un Galaxy Note 7 a bordo di un aereo hanno reso qualsiasi smartphone Galaxy Note, o qualsiasi top di gamma di Samsung, l’obiettivo principali per i delatori del marchio coreano per accuse di negligenza o addirittura di illecito e truffa. E la fortuna non è sicuramente dalla parte di Samsung, visto che è di pochi giorni fa la notizia di un Galaxy Note 9 che ha preso fuoco a New York. Questo potrebbe dare il via a una catena di illazioni e pettegolezzi, ognuno dei quali può essere vero o meno, ma che non fanno sicuramente una bella pubblicità a uno smartphone top di gamma appena lanciato.
Il fatto
La notizia sembra una delle tante che ha coinvolto i Galaxy Note 7. Tutto comincia con un utente “sfortunato”, in questo caso l’agente immobiliare Diange Chung di Long Island. Sentendo che il suo nuovo Galaxy Note 9 stava iniziando a scaldarsi, la Chung lo ha inserito nella borsa mentre si apprestava a prendere un ascensore di un edificio di Bayside. La borsa ha cominciato a fumare, e a quel punto la donna ha lasciato cadere il contenuto sul pavimento dell’ascensore iniziando a prende a pugni la porta in preda al panico, con il fumo che offuscava la sua vista.
Il New York Post ha riferito che alla fine la donna è riuscita ad arrivare nell’atrio, e ha afferrato il telefono con un panno e l’ha buttato in un secchio d’acqua. Questa operazione, che di fatto ha spento il principio di incendio del Galaxy Note 9, ha però portato alla perdita dei contatti presenti nello smartphone, alla distruzione di quanto contenuto della borsa, senza contare l’esperienza traumatizzante che ripropone i fantasmi dei Galaxy Note 7 bruciati nel 2016.
Samsung indaga
Da parte sua, Samsung afferma che sta indagando sulla questione ma che non sono stati segnalati altri incidenti simili. Va ricordato che il Galaxy Note 7 ha iniziato a bruciare solo un mese dopo il lancio sul mercato, e nonostante le brillanti recensioni iniziali. Se la storia dovesse ripetersi, il periodo più o meno coincide visto che il lancio del Galaxy Note 9 è avvenuto il 13 agosto.
La lezione Galaxy Note 7 è servita?
Samsung, tuttavia, è sicura che cioè non succederà. L’azienda coreana ha preso grandi precauzioni nei test delle batterie, ha declassato quelle prodotte l’anno scorso e ha implementato un nuovo sistema di raffreddamento nel Galaxy Note 9. Detto questo, è anche vero che è presente la più potente batteria per uno smartphone Samsung, accoppiata con il processore mobile più veloce attualmente sul mercato, un binomio che è decisamente “caloroso”. Sarà sicuramente una priorità per Samsung scoprire cosa ha causato l’incidente di New York e quindi placare il pubblico che ancora ricorda il circo mediatico che si è scatenato intorno ai Galaxy Note 7 troppo bollenti.
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