Il grande Mazinga [BD] – Box 2

Il secondo box completa la serie di 56 puntate de Il grande Mazinga, celebrando un’altra icona dell’universo mecha made in Japan. Blu-ray Koch Media

Il grande Mazinga di Go Nagai torna nel secondo e conclusivo cofanetto della serie a celebrare uno dei robottoni più amati di sempre. A metà anni ’70 si inseriva sulla scia del successo di Mazinger Z, avventura con un concept ormai lontano anni luce rispetto alle produzioni contemporanee con qualcosa come 92 puntate.

Il grande Mazinga trasse beneficio dall’onda mediatica di Mazinger Z anche se con soli 56 episodi, con un crescendo qualitativo che si può tornare a gustare in questo secondo box dal N° 29 sino a conclusione.

Il nuovo mecha di Nagai era di fatto l’evoluzione concettuale di Mazinga Z, restyling e revisione di elementi di attacco e difesa così come le tante nemesi che l’eroico Tetsuya spesso in coppia con Jun affronta in confronti all’ultimo sangue per terra, mare, acqua. Un’epopea fantascientifica in cui era ancora forte l’eco della distruzione del suolo giapponese vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale, dove il vincitore (americano) chiamava a raccolta la popolazione che solo unita sarebbe stata capace di prevalere.

L’epica della battaglia e l’onore di scendere in campo in difesa dei più deboli, il faccia a faccia con l’invasore mettendo a rischio se stessi con uno spirito un po’ kamikaze, la relazione tra padre e figlio, il potere della ricerca e della scienza al servizio della comunità. Venus, Boss e Junior Robot contribuiscono a rendere le avventure ancora più frizzanti, l’immancabile dose d’ironia, gli ulteriori miglioramenti dello stesso mecha che rinforza anche le gambe dopo averle perdute in battaglia, ma sul terreno lascerà anche le braccia.

Cambiamenti anche in seno all’impero di Mikeses che affina le armi col nuovo corpo militare Cattloo Corp, mostri-gatto, il rientro in scena del Dottor Inferno, i sempre pericolosi mutaforma che assumono le sembianze del nemico. Una guerra che a ogni puntata vede un’escalation delle battaglie, con attacchi volti a devastare intere città e metropoli arrivando a colpire addirittura Tokyo. Tetsuya e compagni non si perdono d’animo, forti di una sempre più ricca esperienza sul campo non cedono di un millimetro preparandosi allo scontro finale. Spetterà a Mazinga Z assieme a Grande Mazinga, ma anche Boss e Venus annientare la fortezza Demonica e restituire la libertà in primis al Giappone.

L’impostazione tipica di quegli anni con ripetizione di disegni animati legata soprattutto alla stretta tempistica di produzione di ogni episodio è un segno distintivo di come prendesse forma sui rodovetri l’inventiva di Nagai e dei suoi collaboratori. Un ulteriore passo verso la maturità dei contenuti stessi delle varie avventure, con vittorie sempre meno scontate rincarando la dose della violenza ma senza badare troppo al contorno e alla profondità del soggetto.

Ritrovare Il grande Mazinga a distanza di quarant’anni dalla messa in onda italiana è un bellissimo viaggio nel tempo, specie per coloro che quegli eroi li hanno vissuti la prima volta attraverso il tubo catodico.

VIDEO

Proprio come per il primo box anche nel secondo ritroviamo la medesima ottima qualità di base. Si tratta pur sempre di materiale video standard poi upscalato con eccellente lavoro di pulizia delle immagini. Rescaling che porta all’attenzione dello spettatore anche i limiti delle migliaia di rodovetri con alcune spuntinature e qualche particolare, specie in primo piano, dove ci si potrebbe accorgere di un livello di completezza sotto il 100%.

Click per ingrandire il difetto del rodovetro

Un esempio potrebbe essere un primo piano del vestito di Jun, disturbato in misura lieve da qualche rodovetro (vedi immagine qui sopra). I danni fisici restano confinati ben al di sotto del livello di guardia, così come qualche movimento scomposto di alcuni elementi delle immagini o di qualche frame dove si potrebbe avvertire inferiore tenuta sul bordo superiore o inferiore dell’area visibile.

Aspect ratio 1.33:1 originale (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su 4 BD-50. Il rumore video di fondo si mantiene al solito contenuto, contrasto e luminosità ampi con alcuni passaggi meno efficaci per il dettaglio. Uno spettacolo tecnicamente all’altezza delle aspettative per una produzione così antica.

AUDIO

DTS-HD Master Audio 2.0 italiano e giapponese (sempre 24 bit). Come per il primo box siamo dalle parti del primo box in termini di resa d’insieme, senza riuscire a dare più di tanto risalto alla colonna sonora tra effetti e passaggi musicali.

Dinamica molto contenuta ma l’ascolto attraverso l’impianto Home Theater favorisce ulteriormente l’ascolto con ulteriore risalto. Vale come sempre il consiglio di switchare in originale con sottotitoli e godersi uno spettacolo che ha tutto un altro sapore.

EXTRA

Titoli di testa e coda italiani e il consueto libretto sempre di 32 pagine con sinossi e vintage gallery.

TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray FHD disponibile su DVDStore.it

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