La forma dell’acqua [UHD]

La forma dell’acqua è una poetica favola dark di Guillermo del Toro, nel bel mezzo del gelido inverno tra Stati Uniti e U.R.S.S. Distribuzione Warner Bros per 20th Century Fox HE

La forma dell’acqua colloca gli eventi in piena guerra fredda. A inizio anni ’60 in quel di Baltimora presso un centro governativo dove si svolgono esperimenti scientifici segreti lavora Elisa Esposito (Sally Hawkins) in qualità di donna delle pulizie.

Tra i vari laboratori di cui deve occuparsi c’è anche quello in cui viene trasferita una misteriosa creatura anfibia proveniente dalla giungla amazzonica. Brutale e aggressiva per via della cattività, una notte Elisa entra in contatto con l’essere, stabilendo da subito un legame affettivo che diventa sempre più profondo.

Soli e con difficoltà a relazionarsi col mondo diventano inseparabili, sino al momento in cui Elisa non scopre che l’essere è destinato all’eliminazione. Aiutata da amici fidati organizzerà un bislacco piano di fuga dalle inaspettate conseguenze.

Fa piacere scoprire che in questi anni possa esserci ancora spazio per inventiva e poesia in un contesto di fiction non così immediato e ascritto negli anni del gelo tra Stati Uniti e U.R.S.S.

Fatti salvi i richiami tipici al genere fantastico, in primis l’amato Il mostro della laguna nera – Creature From the Black Lagoon classe 1954 piuttosto che Hellboy dello stesso regista dove il personaggio di ‘Abe Sapien’ ha ispirato la nuova creatura, il film del messicano Guillermo del Toro rimane sui toni cui ha abituato il suo pubblico arrivando a coniugare esseri inquietanti con toni favolistici.

Il maestro del Toro ama sognare a occhi aperti ed è capace di traslare tali emozioni sul grande schermo, coinvolgere con atmosfere ricche di fascino e grande stile nel racconto. Non importa quanto banale, retorico, se con o senza morale, la sceneggiatura de La forma dell’acqua, cui lui stesso ha contribuito, nelle sue mani diventa sogno tridimensionale, un’umana profondità di campo piena di fascino con una classe degna del miglior cinema americano di genere che pareva scomparso nella nebbia. C’è anche il tempo per omaggiare musical in b/n della Hollywood degli anni ruggenti.

Se ne sono accorti alla Mostra di Venezia l’anno scorso dove ha vinto il Leone d’Oro così come a Hollywood dove ha portato a casa l’Oscar per il miglior film, regista, scenografia e colonna sonora.

Il maestro Alexandre Desplat ha creato interessanti brani anche affascinanti, anche se nel complesso in misura meno incisiva rispetto al passato (Syriana, Hostage, Zero Dark Thirty), senza dimenticare brani perfettamente inseriti nel racconto da autori come Carmen Miranda, Caterina Valente e Glenn Miller.

Bravo come sempre Michael Shannon e la stessa Sally Hawkins, che ha ricevuto la candidatura dell’Academy. Ricordiamo anche il grande cinematographer danese Dan Laustsen, già collaboratore di Guillermo del Toro per Mimic (1997) che ha firmato la luce di produzioni complesse tra cui Il patto dei lupi (2001) e Silent Hill (2006), entrambi di Christophe Gans, più recentemente il secondo capitolo di John Wick mentre sta curando le riprese del terzo, John Wick 3: Parabellum.

VIDEO

Girato interamente digitale con Arri Alexa Mini e XT Plus a risoluzione variabile tra 3.4K e 2.8K finalizzando il tutto su Digital Intermediate 2K. Il budget del film è stato di ‘soli’ 20 milioni di dollari e si sarebbe pressoché triplicato girando in 4K lavorando specularmente gli effetti CGI.

Una premessa che potrebbe generare sconforto ma almeno in questo caso è subito percepibile un balzo in avanti grazie a maggior risalto e rifinitura degli elementi anche in secondo piano, così come la compattezza dei frame non scende mai a compromessi visibili, eccetto forse gli ultimi istanti prima dei titoli di coda, col fade-out sott’acqua che palesa alcuni limiti nelle sfumature che chiudono sulla luce centrale.

Aspect ratio 1.85:1 (3840×2160/24p) codifica HEVC su disco BD-66 doppio strato. A contribuire a una resa superiore la gamma dinamica dei colori, che in HDR-10 restituisce una palette cromatica che lascia l’impressione di essere più fedele all’originale cinematografia di Laustsen, con blu e verdi più coerenti, toni anche più caldi all’interno degli appartamenti di Giles (Richard Jenkins) ed Elisa.

Neri profondi e di ottimo livello per un film che colloca la maggior parte degli eventi in ambientazione notturna o parzialmente illuminata da luce artificiale, la stessa casa del Dr. Hoffstetler (Michael Stuhlbarg) è affogata nella penombra eppure non si avvertono cedimenti in backgroung o disuniformità sulle pareti. La sequenza in bianco e nero è di pari livello con eccellente scala di grigi.

AUDIO

Esattamente come sul Blu-ray 2K ritroviamo la codifica lossy DTS 5.1 in italiano di sufficiente dinamica, accettabile fronte anteriore con dialoghi ben aperti in gamma medio alta, presenza scenica anche per il fronte posteriore tra elementi a suffragio del contesto dei laboratori, restituendo sufficiente forma anche i momenti più vivaci.

Alla stessa stregua ritroviamo la lossless inglese DTS-HD MA 5.1 dove anche gli elementi sonori minori vantano maggiore corposità, subwoofer con sostanza specie nella seconda e più movimentata parte del racconto. Un paio di esempi potrebbero essere il bagno di Elisa trasformato in piscina quando si svuota oppure la fuga del furgone dal centro sperimentale.

EXTRA

Presenti sul disco 2K e tutti molto interessanti anche se molto istituzionali. Un EPK di circa 29′ minuti diviso in 4 parti ricco di immagini dietro le quinte con interventi di parte di cast e troupe, anatomia di due scene (3′ + 5′), incontro con l’artista e illustratore James Jean (5′), estratto da un Master Class del regista assieme ad alcuni membri della troupe (13′), trailer cinema. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: Tv Panasonic TX-55FZ950E, UHD player Samsung UBD-K8500

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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