Paradise Beach, dopo Deadpool e Revenant, è uno dei migliori dischi 4K Ultra HD del 2016. La nostra analisi della battaglia di Blake Lively contro uno squalo bianco.
Il marito Ryan Reynolds si era chiuso dentro una bara in Buried – Sepolto vivo, la bellissima Blake Lively si limita allo scoglio di un’incontaminata spiaggia, locus amoenus che la ravvicina spiritualmente alla madre scomparsa, alla natura selvaggia, alle insidie della barriera corallina e quindi ad una strenua lotta di sopravvivenza.
Declinato come un survival horror, Paradise Beach (The Shallows il titolo originale) di Jaume Collet-Serra ha vitalizzato la stagione estiva cinematografica italiana riproponendo il primitivo scontro, tanto caro alla settima arte, dell’uomo e il pescecane.
Il brillante marchingegno audio-visivo elaborato dal team Spielberg-Williams de Lo Squalo (Jaws, 1975) intimoriva dalle oscure profondità degli abissi con una colonna sonora di due martellanti note, è tutt’oggi integro, forse ormai didattico ma eppure tremendamente funzionale per imbastire un entertainment estivo coinvolgente.
La fotografia digitale ha fatto passi da gigante. Le action cam Gopro e le cineprese subacquee permettono ora movimenti di macchina un tempo insostenibili per Spielberg, Joe Dante e i tanti registi che hanno girato in mare.
Collett-Serra, filmaker specializzato nell’azione (si era distinto per Unknown con Liam Neeson), opta per una fotografia di grande impatto. Non a caso i detrattori lo accusano di elaborare scenari di fattura televisiva. Critiche mosse un tempo sia a Zack Snyder che David Fincher. La differenza stilistica con le altre pellicole del genere onde-spiaggia-shark è infatti percepibile sin dai primi fotogrammi. Non è il blu scuro schiumante di Cast Away né gli azzurri al neon di Blu Profondo. Paradise Beach è visivamente più simile al The Beach di Danny Boyle: sabbia fine, specchi d’acqua protetti da lussureggianti montagne e una superficie cristallina che si tinge di sangue. Il più bel posto al mondo, isolato e paradisiaco, cova insidie infernali.
Come per Buried la protagonista è un personaggio che agisce più che parlare: è sintetica, sicura di sé nel problem solving. La comprensione delle maree, il tragitto dello squalo killer, il tamponamento delle ferite fanno parte di un brain storming a cui lo spettatore non è invitato a partecipare. L’unica cosa che conta è la sopravvivenza e la tensione che ne deriva. E Paradise Beach sfrutta ogni mezzo a disposizione per farci balzare sulla sedia. La vitalità delle immagini, l’impeccabile colonna sonora di Marco Beltrami e il surplus surround dei suoni ne fanno uno dei migliori titoli Home Video del 2016, di quei pochi che sanno saziare i nostri impianti home cinema a dovere.
VIDEO
Proveniente da un girato a 3.4K, finalizzato per il cinema e l’home video in un master 2K (Digital Intermediate), Paradise Beach arriva in Ultra HD in una forma smagliante. Dopo Deadpool e Revenant, è la miglior edizione 4K provata dal sottoscritto tale da giustificare il cambio formato: sia in termini di dettaglio che di varianza cromatica in HDR. Le sfumature di verde nella giungla, quando il truck accompagna Blake Lively alla spiaggia, e le molteplici tonalità di azzurro dell’acqua rendono la visione in 2160p preferibile a quella del Blu-ray classico. L’HDR attribuisce al tramonto una tinta più caratteristica, con bianchi più realistici e contrastati. Le sequenze alla luce della luna ottengono una profondità accentuata: si distinguono meglio le gradazioni di grigio nelle onde che bagnano lo scoglio così come i riflessi sulla tuta di Nancy.
A beneficiarne, rispetto alla traccia in Full HD, non solo i totali dei panorami ma anche gli incarnati dei primi piani. In 1080p appaiono più sunny, con un bilanciamento del bianco tendente a valori caldi che rendono la pelle della Lively più ocra che rosa. Se il look non vi ha infastidito nei trailer, difficilmente lo farà il supporto fisico.
L’immaginazione del direttore della fotografia Flavio Labiano non gioca sull’iperealismo: volti, sagome e textures sono fini, precise e tangibili e non intaccano la naturalezza del quadro. Gli scenari sono dettagliati e porosi come potrebbero presentarsi in un documentario naturalista della BBC eppure controllati, tanto da non apparire come uno spot promozionale di una fotocamera. Peccato che questa tendenza alla simulazione più soft, dedita agli sfondi sfocati e al microdettaglio parsimonioso si vada a perdere nella CGI dello squalo bianco.
Il Great White – così definiscono la creatura gli spiaggianti australiani Ndr. – segue la stessa sorte dei suoi predecessori: la risoluzione più alta del supporto gli rema contro mostrando le fattezze troppo tangibili del carnivoro, come se la cinepresa adottata per la Lively e il predatore fossero di diversa natura. Una più morbida e una esageratamente precisa. Ne risulta che le squame, le branchie e i segni degli scontri (ferite, cicatrici e l’arpione nella bocca) appaiono iperdefinite, eccessivamente taglienti e lucide al punto da percepire l’artificiosità dell’animale. Per Blu Profondo il passaggio da DVD a Blu-ray fu altrettanto fatale, con le digitalizzazioni del tempo messe alla berlina dal Full HD. Paradise Beach segue la stessa sorte. E’ paradossale ma in questa continua ricerca di perfezione visiva (prima il 480, poi il Full HD, il 2160p e in futuro l’8k) qualcosa si è perso lungo il tragitto: l’illusione realista della minaccia.
AUDIO
Come da prassi Sony Pictures, il Blu-ray dispone della codifica lossless DTS-HD Master Audio 5.1 a profondità 24 bit per l’idioma originale inglese, italiano e francese. Nella marea della povertà audio cinematografica italiana, dove il dolby digital e il DTS lossy la fanno ancora da padroni, fa piacere che Sony Pictures continui a propendere per la qualità.
Peccato però che sul supporto 4K UHD insieme all’audio inglese in Dolby Atmos, fruibile anche via Dolby TrueHD a 7.1, l’italiano sia presentato in Dolby Digital 5.1. Il disco è identico alla copia americana: ce lo conferma la serigrafia che riporta il titolo inglese The Shallows, per cui non ci stupisce che la traccia italiana, così come la canadese, giapponese, portoghese ecc. sia encodata nel vetusto Dolby Digital. Per quanto sia scocciante godere di una visione 4K accompagnata da un sonoro castrato, focalizziamo l’analisi anche sul mix in DTS-HD Master presente nel Blu-ray classico.
Come per l’aspetto video, assistiamo ad un contributo sonoro da primo della classe con effetti sonori prorompenti e vocali cristallini. L’atmosfera da spiaggia, dominata dal rumore del vento e dai richiami dei gabbiani, è dinamica: da sottofondo ideale per i dialoghi ad un’enfatizzazione a pieno volume durante l’attacco ai surfisti. Il subwoofer partecipa alle note di suspense sparpagliate da Beltrami, anche se i picchi più apprezzabili li si apprezza in subacquea; la nuotata tra le meduse è da manuale per la gamma bassa e la disposizione sonora degli spazi.
Negli 86 minuti i panning potevano essere coinvolti maggiormente: sarebbe stata la ciliegina sulla torta. L’impressione è che sia una mancanza da attribuire all’encoding del DTS-HD Master Audio. La traccia Dolby Atmos inglese compensa quest’aspetto e vanta una profondità più acuta. Peccato che nella traccia italiana del disco UHD tutto questo venga ridimensionato dai limiti della codifica.
EXTRA
Brevi e sintetici. L’offerta di contenuti speciali non soddisfa gli avidi fan della pellicola che vorrebbero saper di più delle difficoltà incorse in mare aperto, dello scouting e della realizzazione (un mix di CGI e animatronic) dello squalo bianco.
Il lato extra è la parte più debole del supporto. Su disco 4K non sono presenti. Si rimanda a quelli del Blu-ray Disc standard che fortunatamente è incluso nel pack amaray elite nero.
Le featurette, pur se corte, elargiscono una buona dose di curiosità. Le dichiarazioni del regista, produttore e attrice non sono banali. Collett-Serra è il primo a sostenere che è una follia, una punizione autoinflitta, quella di girare in mare aperto, per dipiù su una spiaggia popolata da specie animali protette.
Guardando dunque i documenti nella loro interezza si ha l’impressione che la forbice dell’editing abbia tagliato massicciamente i contributi dal backstage. Sfortunatamente il materiale inutilizzato non è approdato online, quindi dovremo attendere un’edizione futura più ricca.
Si evidenzia che le scene eliminate mostrano alcuni segmenti digitalmente non ultimati in cui si colgono i blu/green screen e i grigiastri riflessi della luce sulle crespe dell’onda in raw.
Ecco l’elenco dei contenuti extra presenti:
- Scene eliminate (5 min ca.)
- Come costruire uno squalo (6:56)
- Le riprese di Paradise Beach: dentro l’incubo (5:57)
- Alla ricerca della spiaggia perfetta: l’isola di Lord Howe (6 min)
- Quando gli squali attaccano (7.34)
UHD vs BLU-RAY
Come detto poco sopra, la carnagione dell’attrice nella veste Full HD protende per una colorazione più solare ed ocra rispetto alla visione in HDR. Le gradazioni del mare grazie alla gamma dinamica estesa esaltano i verdi e le oscurità degli abissi per un quadro che è indubbiamente più splendente e vivido.
L’unico aspetto migliore sul Blu-ray classico sul fronte video è la resa della fisionomia dello squalo, che grazie ai limiti del formato, non appare irreale. Corre in aiuto il Super Bit Mapping, la tecnologia implementata da Sony che dota la riproduzione in Full HD di una gamma cromatica estesa atta a valicare i limiti del campionamento 8 bit con un flusso di informazioni per singolo pixel più minuzioso rispetto a quanto offerto dalla concorrenza.
Purtroppo il disco 4K è invece penalizzato per la codifica Dolby Digital della lingua italiana a dispetto del DTS-HD Master Audio presente sul disco Blu-ray.
La visione 4K HDR è un passo avanti rispetto alla visione in 1080p
Inglese in Dolby Atmos e mix italiano DTS-HD MA 5.1 su Blu-ray
Manca la traccia Dolby Atmos italiana
Extra brevi e sintetici
Prodotto da: Sony Pictures
Distribuito da: Universal
Durata: 86’
Anno di produzione: 2015
Genere: Thriller
Regia: Jaume Collet-Serra
Interpreti: Blake Lively; Óscar Jaenada; Angelo Josue Lozano Corzo; Brett Cullen; Sedona Legge; Pablo Calva; Diego Espejel; Janelle Bailey; Ava Dean; Chelsea Moody; Sully Seagull
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Supporto: 1 BD 66 + 1 BD 50 ( 33 GB occupati)
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: HEVC/ H.265 4K (2160p) || MPEG-4 AVC (1080p)
Audio: 5.1 Dolby Digital: Italiano, Inglese, Ceco, Francese, Giapponese, Polacco, Portoghese, Russo, Spagnolo, Tailandese, Tedesco, Turco, Ungherese Dolby Atmos / Dolby TrueHD 7.1: Inglese || Inglese, italiano, francese: DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Arabo, Ceco, Cinese, Coreano, Danese, Estone, Finlandese, Francese, Giapponese, Greco, Lettone, Lituano, Norvegese, Olandese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Spagnolo, Svedese, Tailandese, Tedesco, Turco || italiano, inglese, francese, olandese
TESTATO CON: TV Sony 55XD9305, UHD player Panasonic DMP-UB900
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
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