La politica di rilascio home video della Paramount appare “punitiva” nei confronti del mercato italiano. Cosa si potrebbe fare a riguardo?
Si fa tanto parlare di una – indubbia – crisi del supporto fisico, giustificando contestualmente l’inevitabile contrazione qualitativa che essa porta con sè. A meno edizioni, spesso più scarne e basiche, si aggiunge anche la solita penalizzazione riservata alle lingue localizzate. E relative codifiche. Un problema che va avanti sin dall’introduzione sul mercato del Blu-ray per il quale, comunque, qualche minima miglioria rispetto un tempo si è pur vista (vedasi i Dolby Atmos + DTS-HD della Warner Bros ed i mix 7.1 di Universal e Disney). A queste situazioni, comunque di relativo equilibrio, va tuttavia sommata un’anomalia che sa quasi di azione punitiva: quella rappresentata dalla Paramount Pictures.
Di recente è stato immesso sul mercato, in Blu-ray Ultra HD, Top Gun Maverick. Ed anche qui abbiamo osservato la presenza di traccia localizzata Dolby Atmos con edizioni dedicate per Francia e Germania. Mentre il solito Dolby Digital è stato riservato a tutti gli altri paesi. Evento che nemmeno desterebbe scalpore, volendo giustificarlo con i presunti “bassi volumi” di vendita cui piace tanto dolersi nel belpaese. Nota di servizio: nella prima settimana di vendita, Top Gun Maverick ha realizzato più di 6000 copie Blu-ray e quasi 3000 Dvd. Ad ogni modo, facciamo finta che la scelta sia legata al nostro mercato figlio di un Dio minore.
Quale sarebbe, invece, la motivazione di escludere in toto il mercato italiano da edizioni UHD – notoriamente molto vendute – come la saga di Star Trek? Anzi, peggio ancora, mancare di accludere la traccia italiana pur inserendone i sottotitoli (a che pro?). La faccenda appare più una presa in giro che l’esito di una strategia voluta. Identico discorso per la recente release UHD de La febbre del sabato sera. Si negano titoli molto “forti” – con vendibilità elevata – ed al contempo si commercializzano serenamente film dall’appeal più modesto: davvero crediamo Jack Reacher o Fusi di testa, in Italia e su Blu-ray Ultra HD, vendano più di uno Star Trek? Cerchiamo di essere seri.
Nel male, per fortuna, esiste anche un lato positivo. Abbiamo infatti contezza sull’esistenza di alcuni player italiani indipendenti, consci delle potenzialità e dei possibili margini positivi di vendita, i quali si sono mossi e stanno discutendo con Paramount Pictures sulla possibilità di acquistare i diritti delle opere citate pubblicandole per conto loro. Nel caso di Top Gun Maverick, in particolare, dotandola di traccia Dolby Atmos italiana. Tutto questo ci conduce inevitabilmente ad una riflessione. Quasi elementare.
Per quanto possa essere di “disinteresse” il mercato italiano – pur vista l’esistenza di soggetti terzi pronti ad investirci con edizioni proprie – cos’è più vantaggioso: rimuovere una traccia audio, tra l’altro già bella e pronta, privando quindi della disponibilità di film importanti almeno sugli store esteri … oppure veder proliferare prodotti ottenuti unendo video ed audio alla bisogna? Una domanda cui, chi in Paramount assume le decisioni del caso, sarebbe interessante rispondesse.
Perché questa curiosa strategia, consolidata oramai da qualche annetto, tutto sembra tranne che sensata. Considerato quindi tutto quanto esposto ci chiediamo: non sarebbe maggiormente utile – sia per le label locali interessate che per Paramount – quest’ultima cedesse dietro compenso i diritti di sfruttamento home video alle prime? Avremmo al contempo edizioni – sia fisiche che streaming – fatte a regola d’arte e tutti i player della situazione felici e contenti. Che sia – forse – un ragionamento troppo complicato? Attendiamo qualcuno ci illumini al riguardo.
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