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Stanlio & Ollio [BD]

La biografia dei due giganti della risata Stanlio & Ollio è legata al libro che ne ripercorre il periodo britannico a inizio anni ’50. Blu-ray Lucky Red

Stanlio & Ollio racconta dei formidabili comici statunitensi, che nel 1953 affrontano la parabola discendente della loro popolarità. Dopo anni di successi sul grande schermo si ritrovano in Gran Bretagna, ingaggiati da un impresario intenzionato a portarli in scena per teatri minori.

Anche se il duo non ha più lo smalto di un tempo, non riesce sempre ad alloggiare nei migliori alberghi e l’uomo della strada stenta a riconoscerli Stan (Steve Coogan) e Oliver (John C. Reilly) non si sono persi d’animo. Veterani che si rimboccano le maniche, colgono l’occasione per promuovere se stessi ingaggiando inaspettate gag per la strada, recuperando parte dell’immagine perduta.

Di fatto l’idea della turnè per i palchi d’Inghilterra e Irlanda del nord doveva porre le basi per il loro rilancio in un futuro film su Robin Hood. Uno script a cui Stan non smette di contribuire con nuove pagine di sceneggiatura, sempre alla ricerca con Oliver di nuove idee per far ridere.


La voglia di rimettersi in gioco è tanta ma lo sono anche gli acciacchi che li perseguitano, sino al momento in cui non giunge la prima pesante avvisaglia da parte di Oliver che il fisico non regge più il ritmo. Evento conseguente a una furiosa litigata che condurrà la coppia a un’inaspettata svolta sul palco così come nella vita privata.

stanlio & ollio

Tra i principali ostacoli che potrebbero impedire al film di raggiungere il giusto livello emozionale c’è il doppiaggio. La voce di John C. Reilly qui è la solita del bravo Simone Mori ma non ha nulla a che vedere con quella di Sordi che negli anni d’oro doppiava Ollio, lo stesso dicasi per Steve Coogan (Angelo Maggi). Alla barriera del parlato si somma quella fisica e della tipicità delle movenze, che in opere biografiche importanti come questa non sono da meno.

Personaggi monumentali non solo del mondo del cinema sono stati ritratti in misura strepitosamente coinvolgente: ricordiamo per esempio Robert Downey Jr. che fece sognare le platee con la sua versione da Oscar di Charlie Chaplin in Charlot di Richard Attenborough del 1992, non da meno fu Anthony Hopkins nel portare in scena Nixon – Gli intrighi del potere di Oliver Stone del 1995. Hopkins andò così in profondità nello studio del personaggio che fece dimenticare la (poca) somiglianza col vero Presidente americano, restando comunque bersaglio di molti detrattori che non apprezzarono il lavoro oltre la maschera.

stanlio & ollio

In questo Stanlio & Ollio la reazione potrebbe essere simile ma contraria, al netto degli sforzi dei protagonisti e di chi ha curato il make-up quanto giunge dalla scena soffre nei momenti in cui c’è il tentativo di avvicinamento all’uomo e all’arte recitativa, scivolando nella macchietta troppo ridicola: Coogan che mima la smorfia di Laurel mentre si gratta la testa proprio non va, lo stesso dicasi per Reilly che per esempio non sa giocare più di tanto con la cravatta, come faceva Hardy in scena nei momenti di imbarazzo.

La sensazione è che sia Reilly che Coogan abbiano studiato i rispettivi alter-ego giungendo però a un risultato che non va oltre il didascalico: non basta mimare alla perfezione lo storico balletto ne I fanciulli del West per dargli vita ma almeno in quel caso la scena s’illumina. Studio del personaggio a parte purtroppo molti degli elementi biografici riportati sono legati a spiacevoli eventi realmente accaduti. Dopo il prologo nel 1937 quando ancora sulla cresta dell’onda il balzo nel tempo 16 anni avanti cala in un’atmosfera di eccessiva mestizia, direttamente negli anni dell’agrodolce declino.

Non manca certo occasione per scoprire numerosi aneddoti e retroscena, la relazione con le mogli (benché non traspaia più di tanto il rapporto con l’universo femminile), ricordando invece in più di un’occasione il vizio di Hardy per il gioco d’azzardo. Il lavoro del misconosciuto regista scozzese Jon S. Baird si basa sulla trasposizione del libro che racconta il periodo britannico della coppia, quello che li accompagnò a fine carriera.

Il ritmo lento in cui lasciare il giusto spazio per delineare al meglio il profilo dei due giganti della risata gioca spesso a sfavore, col rischio di scivolare nella noia di un racconto che appare molto più lungo dei reali 98′ minuti. Partire dal 1953 lasciando spazio a un unico tassello nel 1937 è piuttosto ingiusto per chi iniziò la carriera tra il 1914 e il 1917. Ci sarebbe piaciuto scoprire molto di più, a partire dagli esordi nel mondo delle comiche mute e non di meno la difficile transizione verso il sonoro.

stanlio & ollio

VIDEO

Girato digitale con Arri Alexa SXT a imprecisata risoluzione nativa, aspect ratio 2.39:1 (1920 x 1080/24 fps) codifica AVC/MPEG-4 su BD-25. Escludendo la terribile compressione che soffoca i loghi animati in testa all’opera, la visione si mantiene qualitativamente sopra la media sfruttando al meglio gli oltre 21 GB di spazio occupato.

Neri molto buoni, intensità cromatica e ricchezza dettaglio anche in secondo piano senza perdere troppo terreno anche nei tanti passaggi con scarsa luminosità. Ottima scala di grigi negli spezzoni in bianco e nero, così come la sovra saturazione nelle gag on the street in cui si cimentò la coppia.

stanlio & ollio

Uno spettacolo che avrebbe meritato il BD-50 doppio strato ma grazie agli immaginabili salti mortali di chi ha encodato l’opera si è giunti comunque a una forma fisica tutt’altro che disdicevole.

AUDIO

DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit) italiano e inglese. Simili per dinamica e apertura sonica, tracce drammaticamente diverse per il parlato che all’interno di un’opera biografica è ulteriore discriminante. Entrambi in originale cercano di avvicinare la voce alle rispettive controparti: al britannico Steve Coogan sarà spettato lo sforzo maggiore per richiamare le radici americane di Laurel, non di meno Reilly anche se nato a Chicago ha plasmato l’accento facendolo più simile a quello di Hardy.

stanlio & ollio

Film questo che predilige il fronte anteriore per la natura stessa del racconto, con dignitosi elementi discreti di cui però si sente la mancanza nelle transizioni in esterni, per la città e in parte anche nei teatri, dove si desidera più eco. Subwoofer poco profondo in entrambe se non per qualche passaggio musicale. Nel complesso un ascolto che comunque fa la differenza una volta immersi nel proprio impianto multicanale.

EXTRA

Focus sulla produzione (4′), il rapporto tra i protagonisti e i loro personaggi (3′), il makeup (3′), trailer. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray UHD disponibile su DVDStore.it

Stanlio & Ollio [BD]
8 Recensione
Pro
Qualità video miracolosa per un BD-25
DTS-HD MA 5.1 italiano e inglese
Extra brevi ma interessanti
Contro
Biografia poco brillante
Riepilogo
Prodotto da: LuckyRed
Distribuito da: Koch Media
Durata: 98'
Anno di produzione: 2019
Genere: Biografico
Regia: Jon S. Baird
Interpreti: Steve Coogan, John C. Reilly, Shirley Henderson, Nina Arianda, Rufus Jones, Danny Huston, Joseph Balderrama, John Henshaw, Tapiwa Mugweni, Keith MacPherson, Stewart Alexander, Kevin Millington, Toby Sedgwick
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Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano, italiano nu
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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