Il player audio portatile in alta risoluzione TempoTec V6 punta tutto su un prezzo molto aggressivo, su un doppio DAC AK44935SEQ e sulla capacità di pilotare al meglio anche le cuffie più difficili
TempoTec è un brand cinese attivo da circa vent’anni e con a disposizione un ampio catalogo di prodotti per lo più economici ma non per questo meno interessanti. Il TempoTec V6 è l’ultimo nato in casa TempoTec ed è disponibile direttamente sul sito del produttore a 369 dollari (circa 345 euro); un prezzo davvero intrigante visto che parliamo di un DAP hi-res portatile basato su Android che, almeno teoricamente, ha molto da offrire agli appassionati di musica in alta risoluzione.
Il TempoTec V6 è progettato con alla base l’architettura Direct Transport Audio (DTA) e complessi circuiti analogici periferici e punta a pilotare al meglio anche cuffie particolarmente difficili da amplificare. Questo DAP hi-res è dotato inoltre di un display touch IPS da 4,2″ e di un’autonomia che promette fino a 15 ore con una carica; è disponibile anche una modalità di risparmio energetico e una carica da 0 a 100 impiega circa due ore tramite USB-C.
La presenza a bordo di Android (qui in versione 8.1) permette di scaricare e utilizzare le app di streaming preferire tra cui Apple Music, Spotify, Tidal e Qobuz, mentre il cuore audio del DAP è affidato a una coppia di DAC AK44935SEQ, capace di riprodurre file DSD512, MQA 16X, DXD e PCM fino a 32bit/768khz. Il Bluetooth 5.0 bidirezionale è compatibile con i codec LDAC, AAC aptX e aptX HD, mentre i 16 GB di storage interno (effettivamente pochi) sono espandibili tramite microSD fino a 2 TB.
Le uscite cuffie sono disponibili nei formati da 4,4mm (bilanciato, 610mW/32Ω) e 3,5mm (sbilanciato, 330mW/32Ω/), mentre la connettività di rete è affidata al Wi-Fi dual-band. Colpiscono poi alcune specifiche tecniche come il THd+N (-111 dB) e l’SNR (124dB) e quasi tutte le recensioni fin qui pubblicate ne parlano come di un DAP dalle prestazioni audio notevoli e in grado di spremere al meglio anche le cuffie più difficili. Non è mancata qualche critica per un’esperienza utente non impeccabile a livello di fluidità (il SoC Snapdragon 425 e i 2 GB di RAM non fanno miracoli con Android) e per materiali e finiture non all’altezza dei modelli più blasonati, anche se visto il prezzo non potevamo aspettarci diversamente.
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