AF Focus AF Gaming Featured home Focus Notizie Tecnologie Tendenze TV

TV Gaming 2025: le 7 caratteristiche essenziali per sfruttare al meglio console e PC

tv oled 42
Un TV OLED al posto di un monitor gaming? Perché no?

Input lag, refresh rate e HDMI 2.1: la guida completa alle specifiche tecniche di un TV indispensabili per godersi al meglio il gaming su PlayStation 5, Xbox Series X e PC

Con l’arrivo (ormai cinque anni fa) delle console di nona generazione come PlayStation 5 e Xbox Series X/S, e la crescente popolarità del gaming su PC, le esigenze hardware sono diventate sempre più specifiche e sofisticate. Per ottenere un’esperienza di gioco ottimale, infatti, non è più sufficiente affidarsi a un TV qualsiasi, ma bisogna considerare anche caratteristiche tecniche  e funzionalità precise che fanno la differenza tra una sessione di gioco frustrante e un’esperienza coinvolgente e competitiva.

Se quindi state pensando di acquistare un TV nuovo e siete dei gamer incalliti, vi conviene informarvi prima su alcune di queste feature per sapere se siano presenti o meno nel modello che avete adocchiato. Per vostra fortuna, ormai anche diversi TV di fascia medio-bassa (gli entry-level da 100-200 euro non li prendiamo nemmeno in considerazione) offrono alcune funzioni gaming basilari (come il refresh-rate a 120Hz), mentre altre sono disponibili sono nei TV di fascia medio-alta, alcuni dei quali ormai hanno davvero poco da invidiare ai monitor gaming dedicati.

tv oled
gaming tv

Ma quali sono queste caratteristiche che un appassionato di videogiochi deve cercare in un TV?


Input Lag: la velocità di risposta che determina le prestazioni

L’input lag rappresenta il tempo che intercorre tra il momento in cui viene premuto un tasto del controller della console o del PC e la visualizzazione dell’azione corrispondente sullo schermo. Questa caratteristica assume un ruolo fondamentale nel gaming, specialmente nei titoli competitivi dove ogni millisecondo può determinare la vittoria o la sconfitta.

Un TV ottimizzato per il gaming dovrebbe presentare un input lag inferiore ai 20 millisecondi, con i modelli più performanti che raggiungono valori compresi tra 10 e 15 millisecondi. Questa prestazione è resa possibile dalla presenza di una modalità gaming dedicata, che solitamente disabilita tutte le elaborazioni video non essenziali come la riduzione del rumore, l’interpolazione dei frame e gli algoritmi di miglioramento dell’immagine.

Il funzionamento della riduzione dell’input lag si basa sul bypass dei processori video interni del televisore. In modalità standard, il segnale video attraversa diverse fasi di elaborazione che, seppur migliorando la qualità dell’immagine per contenuti cinematografici, introducono ritardi inaccettabili per il gaming. La modalità gaming elimina questi passaggi, creando un percorso diretto dal segnale di ingresso al pannello di visualizzazione. A differenza di alcuni anni fa, il valore dell’input lag è oggi più facile da trovare nelle specifiche tecniche di un TV e spesso è messo anche in bella mostra tra le feature principali del televisore.

hdr10+ gaming

Frequenza di aggiornamento: fluidità e reattività del movimento

La frequenza di aggiornamento (refresh rate), misurata in Hertz, indica quante volte al secondo il televisore aggiorna l’immagine visualizzata. Mentre i contenuti cinematografici tradizionali utilizzano 24 o 30 frame per secondo, il gaming moderno raggiunge frequenze molto superiori, rendendo necessario un supporto adeguato da parte del display.
Un TV gaming moderno dovrebbe supportare almeno 120Hz nativi, meglio ancora se in 4K grazie all’HDMI 2.1 (ne parliamo più sotto), consentendo di visualizzare fino a 120 frame per secondo.

Questa caratteristica è particolarmente importante per i giochi che supportano frame rate elevati, comuni soprattutto su PC e, in minor parte, anche sulle console di ultima generazione. La differenza nella fluidità del movimento è immediatamente percettibile, specialmente nei giochi d’azione rapidi o negli sparatutto in prima persona.
Il supporto per frequenze elevate richiede una sincronizzazione precisa tra la console o il PC e il televisore.

I pannelli devono essere in grado di commutare rapidamente tra i diversi stati dei pixel, caratteristica che viene misurata attraverso il tempo di risposta. I televisori gaming più avanzati offrono tempi di risposta inferiori al millisecondo, eliminando gli effetti di ghosting e motion blur che potrebbero compromettere l’esperienza di gioco. Recentemente, alcuni TV top di gamma sono riusciti a raggiungere anche i 240 Hz in 1080p, valore elevatissimo per un televisore ma di molto inferiore a quello raggiunto dai migliori monitor gaming, che ormai si possono spingere anche oltre i 600Hz. Anche le informazioni sul refresh rate si trovano facilmente nelle specifiche tecniche di un TV.

Tecnologie di sincronizzazione adattiva: eliminare tearing e stuttering

Le tecnologie di sincronizzazione adattiva rappresentano un elemento cruciale per ottenere un’esperienza visiva fluida e priva di artefatti. AMD FreeSync e NVIDIA G-Sync rappresentano le due principali implementazioni di questa tecnologia e sono progettate per sincronizzare la frequenza di aggiornamento del televisore con il frame rate generato dalla scheda grafica della console o del PC.

Il problema che queste tecnologie risolvono è il disallineamento temporale tra la produzione dei frame da parte della GPU e la loro visualizzazione sul display. Quando il frame rate del gioco non coincide esattamente con la frequenza di aggiornamento del televisore, si verificano fenomeni visivi indesiderati come il tearing, dove parti di frame diversi vengono visualizzate simultaneamente e l’immagine diventa “spezzettata”, o lo stuttering, caratterizzato da movimenti irregolari e scatti.

FreeSync, sviluppato da AMD, utilizza lo standard VESA Adaptive-Sync e risulta compatibile con una gamma più ampia di dispositivi, incluse le console Xbox. G-Sync, proprietà di NVIDIA, offre prestazioni generalmente superiori ma richiede hardware certificato specificamente. Entrambe le tecnologie operano variando dinamicamente la frequenza di aggiornamento del display per adattarla al frame rate del contenuto, eliminando gli artefatti visivi e migliorando la fluidità percepita.

Supporto HDR: qualità visiva e impatto sul gaming

L’High Dynamic Range rappresenta una delle innovazioni più significative nella tecnologia display degli ultimi anni. Per il gaming, l’HDR non è semplicemente un miglioramento estetico, ma può influenzare concretamente le prestazioni e l’esperienza di gioco. Un televisore gaming dovrebbe supportare almeno lo standard HDR10 (e fin qui ci arrivano praticamente tutti i TV), con i modelli più avanzati che offrono compatibilità anche con Dolby Vision e HDR10+ e rispettive varianti sviluppate proprio per il gaming.

Questi formati consentono di visualizzare una gamma di colori più ampia e contrasti più pronunciati, rendendo più facilmente distinguibili i dettagli nelle zone d’ombra e nelle aree molto luminose. Questa caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa nei giochi competitivi, dove la capacità di individuare nemici nascosti in aree scure può fare la differenza.

Connettività avanzata: HDMI 2.1 e le sue implicazioni

La connettività rappresenta l’elemento che unisce tutte le caratteristiche precedentemente descritte. Lo standard HDMI 2.1, i cui rispettivi ingressi nei TV odierni possono arrivare fino a quattro, costituisce lo standard di riferimento attuale, offrendo la larghezza di banda necessaria per supportare risoluzioni elevate, frequenze di aggiornamento rapide e funzionalità avanzate simultaneamente.

HDMI 2.1 supporta risoluzioni fino a 8K a 60Hz o 4K a 120Hz, con un throughput massimo di 48 Gbps. Questa capacità è essenziale per sfruttare appieno le prestazioni delle console moderne e delle schede grafiche di fascia alta. Inoltre, HDMI 2.1 introduce funzionalità specifiche per il gaming come Auto Low Latency Mode (ALLM), che attiva automaticamente la modalità gaming quando viene rilevato un segnale da una console, e VRR, che implementa la sincronizzazione adattiva attraverso l’interfaccia HDMI.

Enhanced Audio Return Channel (eARC) rappresenta un’altra caratteristica importante di HDMI 2.1, consentendo il passaggio di audio ad alta qualità dal televisore ai sistemi audio esterni senza compressione. Questa funzionalità risulta particolarmente utile per i gamer che utilizzano soundbar o sistemi home theater avanzati.

Dimensioni e posizionamento: l’equilibrio tra immersività e prestazioni

La scelta delle dimensioni del televisore per il gaming richiede considerazioni diverse rispetto all’intrattenimento tradizionale. Mentre per i film è preferibile un display più grande per aumentare l’immersività, nel gaming competitivo dimensioni eccessive possono risultare controproducenti.

Per il gaming competitivo, televisori tra 32 e 55 pollici rappresentano spesso la scelta ottimale, consentendo di mantenere l’intero campo visivo sotto controllo senza dover muovere eccessivamente lo sguardo. Per esperienze più casual o cinematografiche, dimensioni superiori possono aumentare l’immersività senza compromettere significativamente le prestazioni.

L’8K serve per il gaming?

Essenzialmente no. In ambito console, anche considerando la più recente PlayStation 5 Pro, l’8K è in pratica una chimera, in quanto la potenza di calcolo necessaria a far girare un gioco a una simile risoluzione (anche con l’intervento di upscaler più o meno efficaci) non è ancora del tutto alla portata di una console.

Su PC il discorso cambia, ma oltre ovviamente a un TV 8K dovete mettere in conto la spesa per una macchina da gioco di fascia alta con una scheda grafica top di gamma, sebbene sfruttando tecnologie come il DLSS di NVIDIA anche PC non “esoterici” possono far girare oggi diversi giochi a 8K con un frame-rate più che accettabile.

La percezione visiva rappresenta però un altro elemento critico. L’8K infatti offre vantaggi percettibili principalmente su schermi molto grandi, tipicamente superiori ai 65 pollici, e a distanze di visualizzazione ridotte. Per la maggior parte delle configurazioni gaming domestiche, la differenza tra 4K e 8K risulta quindi difficilmente distinguibile, rendendo l’investimento aggiuntivo poco giustificato ma al tempo stesso (paradossalmente) anche il più significativo, visto che escludendo i videogiochi i motivi per comprarsi un TV 8K sarebbero ancora meno sensati.

© 2025, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI






    MBEditore network

    Loading RSS Feed

    Pin It on Pinterest