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Unfriended: Dark Web [BD]

Al soprannaturale del primo film in Unfriended: Dark Web la minaccia arriva dal lato oscuro di Internet. Blu-ray Universal Pictures

Unfriended: Dark Web racconta di Matias (Colin Woodell), che vorrebbe terminare velocemente lo sviluppo di un’app per comunicare con la fidanzata sordomuta Amaya (Stephanie Nogueras).

È una serata come tante quella in cui si ritrova in video chat con gli amici di sempre per chiacchierare e divertirsi, sfoggiando il nuovo computer portatile che in realtà ha sottratto da un locale dove risultava abbandonato da settimane.

La macchina sembra avere l’hard disk vuoto ma lo spazio disponibile è quasi terminato. All’interno di una directory nascosta rinviene centinaia di snuff movie con raccapriccianti immagini di esecuzioni e torture di ogni genere e un programma di home banking con un conto aperto di oltre 10 milioni di dollari. La scoperta, condivisa con gli altri, innesca una reazione a catena di collegamenti illegali che conducono per i meandri di una rete clandestina molto speciale, dove una ricca e selezionatissima platea si arroga il diritto di decidere della vita altrui.


Entrato in contatto via rete col vero proprietario del laptop, mentre Matias cerca di barattare il pc e il conto milionario con la vita di Amaya il gioco si fa sempre più mortale per l’intera chat.

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Diretto dal debuttante Stephen Susco, Unfriended: Dark Web è di fatto il sequel dell’opera del 2014, realizzato con la medesima tecnica in cui l’intera vicenda si svolge attraverso immagini al computer, quello di Matias. Sorta di soggettiva che non manca di coinvolgere, lo sviluppo del racconto è interessante muovendo verso toni sempre più cupi e angoscianti.

Dal momento che la scenografia principale è quanto il protagonista visualizza sullo schermo del computer la produzione è stata costretta a localizzare il desktop e qualsiasi testo scritto, in questo caso in italiano. Uno sforzo ripagato dalla possibilità di seguire col giusto piglio l’escalation di eventi, ben ritmata dove ai toni orrorifico-soprannaturali del primo film subentra un’atmosfera maledettamente più concreta e disturbante. Quanto è sicuro ciò che sto facendo al computer? Mi stano spiando dalla webcam? Inclinazioni voyeuristiche o peggio? Lecite preoccupazioni o idiosincrasia tecnologica?

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Tra leggenda metropolitana e realtà il dark web è identificato quale bieco ricettacolo dell’illegalità più oscena e brutale dove si dice si possano assoldare assassini, trafficare in organi umani e stupefacenti sino all’ipotesi, alla base di questo racconto, in cui congreghe partecipanti a ricche aste giocano con le altrui esistenze. Il mito del lato oscuro della rete internet sappiamo dai media avere un fondo di verità, quanto reale e quanto ci abbiano ricamato sopra poco importa, ciò che importa davvero è l’idea su cui andare a costruire un’angosciante avventura che coglie nel segno e perché no invitare a riflettere.

L’effetto domino che coinvolge la compagine di giovani della chat si fa sempre più mortale, senza via di scampo mentre il protagonista impazzisce dal terrore per il destino che sembra avere segnato la vita della compagna sordomuta, e per questo ancor più fragile e inerme. Le fatidiche caramelle che non vanno mai prese da uno sconosciuto hanno mutato forma in un laptop bello e potente che fa gola.

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Mentre il cerchio si stringe attorno ai sopravvissuti di un gioco al massacro totale sorge spontanea la sensazione che dal mattatoio nessuno uscirà vivo. In realtà un guizzo di produttori e regista ha portato a una scelta più originale: nelle sale statunitensi sono state distribuite versioni con diversi finali, più o meno pessimistici, interessante trovata marketing e conclusioni del racconto che fortunatamente sono state tutte incluse in questa edizione Home Video.

Nel complesso Unfriended: Dark Web è un dignitoso thriller con venature horror portando in scena una compagine d’individui che gestisce una capillare rete hacker che nemmeno i russi oltre ad assassini, rapitori e torturatori a pagamento con una fitta rete di connivenze sul territorio nord americano. Impossibile certo, ma stare al gioco e abbandonarsi allo sviluppo in bruciante accelerazione di Unfriended: Dark Web potrebbe intrattenere oltre la più rosea aspettativa.

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VIDEO

Girato digitale con tutta probabilità a risoluzione 1080 nativa, aspect ratio 1.78:1 (1920 x 1080/23.97p) codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. L’opera è composta da una molteplicità di elementi visivi volti ad arricchirla e rendere la scena ancor più accattivante e disturbante.

Perfezione visiva pressoché assoluta quando gli elementi sono unicamente quelli del desktop di Matias. La situazione si complica quando subentrano le immagini dei componenti della chat, attori chiamati a interpretare il proprio ruolo nell’isolamento della web cam dove le immagini (più digitali) mantengono comunque una buona nitidezza.

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Un risultato visivo notevole che resta tale quando viene per esempio inquadrata la stanza dell’informatico espertone di turno, più immersa nell’oscurità e toni bluastri. Notevoli le transizioni anche in bianco e nero o con cromaticità alterata mentre l’encoder avrà sofferto non poco in tutti i momenti in cui entrano in scena le falangi del dark web.

Si tratta di momenti dove l’immagine va ad alterarsi anche pesantemente, tra macroblocking e convulsa palette cromatica come se l’artefice della home invasion fosse in possesso di una sorta di generatore di campo magnetico. Neri profondi e convincenti, davvero difficile cogliere reali imperfezioni visive nella codifica certi che non si tratti di manipolazione artistica.

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AUDIO

Edizione localizzata italiana 100% con l’offerta DTS 5.1 lossy (24 bit) di notevole efficacia. Missaggio che per la natura stessa dell’opera verticalizza spesso sul centrale ma non mancano momenti in cui cogliere elementi dal resto dell’impianto, tra elementi discreti d’impatto più o meno efficace. Lo stesso dicasi per il coinvolgimento dei canali posteriori e anche il subwoofer non manca di sostenere la colonna sonora.

Resa più vicina alla sala cinema con l’inglese DTS-HD Master Audio 5.1 canali (sempre 24 bit) con ulteriore pressione sonora, maggiore carattere anche per gli elementi sonori più piccoli contribuendo a un’atmosfera sensibilmente più vivace, oltre a caratterizzare in misura diversa i personaggi grazie alla presa diretta. La visione del film in inglese con l’intero comparto ‘scenografico’ del desktop in italiano per contro funziona meno. Curioso che nel doppiaggio il nome di Matias sia rimasto pressoché simile alla pronuncia anglofona.

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EXTRA

Pochi ma interessanti con l’offerta di 3 differenti finali alternativi e relative risoluzioni del racconto. In originale con sottotitoli, ci sarebbe piaciuto il commento del regista o quanto meno il backstage/b-roll alla scoperta della lavorazione.

TESTATO CON: Tv OLED Panasonic TX-55GZ1500E, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray UHD disponibile su DVD-Store.it

Unfriended: Dark Web [BD]
8 Recensione
Pro
Cyber-thriller con buona efficacia
Versione localizzata per l'Italia
DTS lossy italiano interessante
DTS-HD MA 5.1 inglese notevole
Extra pochi ma interessanti
Contro
Volevamo il commento del regista
DTS italiano si poteva fare lossless
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Universal Pictures
Durata: 93'
Anno di produzione: 2018
Genere: Horror
Regia: Stephen Susco
Interpreti: Colin Woodell;Stephanie Nogueras;Betty Gabriel;Rebecca Rittenhouse;Andrew Lees;Connor Del Rio;Savira Windyani;Douglas Tait;Bryan Adrian;Chelsea Alden;Alexa Mansour;Rob Welsh;Alexander Ward;Kurt Carley
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4AVC
Audio: Italiano DTS 5.1; Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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