Apple dovrebbe lanciare entro fine anno una nuova Apple TV con chip A17 Pro, più potenza per il gaming, supporto a 120Hz e funzioni avanzate per la smart home… e non solo
Entro fine anno, Apple dovrebbe lanciare sul mercato un nuovo modello di Apple TV, il set-top-box di Cupertino al momento disponibile nella versione 4K di terza generazione uscita nel 2022. Si tratta della settima Apple TV dal 2007 a oggi e sebbene non sia tra i device Apple più conosciuti e considerati, il fatto che esista da quasi vent’anni nel catalogo della mela morsicata la dice lunga sulla sua importanza.
Ufficialmente, Apple non ha ancora confermato nulla sul nuovo modello (l’ottavo), ma i rumor sono ormai numerosi e provengono da fonti affidabili (in primis, MacRumors e Bloomberg), che parlano di diverse novità messe in campo da Apple per un prodotto che attendiamo con una certa curiosità.
Tanto gaming e funzioni intelligenti
La prima novità riguarda il SoC, indicato da diverse fonti come l’A17 Pro, lo stesso chip a bordo degli iPhone 15 Pro e nell’ultimo iPad mini che andrebbe a sostituire l’attuale A15 Bionic. Si tratterebbe di un incremento del +15-30 % nelle prestazioni CPU/GPU rispetto all’A15 Bionic, con anche supporto al ray-tracing e una GPU a 6 core. Altri rumor indicano l’uso dell’A18, ma ci sembra eccessivo per un device di questo genere, almeno che Apple non voglia puntare davvero tanto sulle prestazioni videoludiche della nuova Apple TV.
Già con l’A17 Pro, il nuovo modello avrebbe comunque una notevole potenza grafica, tale da far girare senza problemi giochi come Assassin’s Creed Mirage, Resident Evil 4 Remake o Death Stranding già portati sugli ultimi iPhone e iPad (e una Apple TV non avrebbe i problemi di surriscaldamenti dei dispositivi mobile). Inoltre, l’A17 Pro porterebbe con sé anche tutte le funzioni IA di Apple Intelligence, che dovrebbero tornare molto utili se pensiamo solo ai comandi vocali.
Ricordiamo che l’A17 Pro offre una potenza grafica “bruta” di circa 2–2,2 TFlops, superiore a quella di PlayStation 4 e Xbox One S, ma inferiore a Nintendo Switch 2 (circa 3 TFlops in modalità docked). Inoltre, l’A17 Pro è circa il 75% più veloce (single-core) rispetto alla CPU di PS5, ma risulta più lento nel multi-core (-10%). Tutta questa potenza grafica non può non far pensare a una sorta di “consolizzazione” della nuova Apple TV.
Apple pare pronta a sostituire anche i componenti Broadcom con un chip proprietario, Proxima, che integra Wi-Fi e Bluetooth 5.3; a tal proposito, si parla di supporto a Wi-Fi 6E o addirittura Wi-Fi 7, che dovrebbero migliorare le prestazioni nello streaming, nelle connessioni smart-home e latenza per controller, AirPods e altro.
La nuova Apple TV rafforzerà anche il suo ruolo di hub domestico. Si parla ad esempio di supporto migliorato per Matter, Thread e un’integrazione sempre più profonda con HomeKit e altri dispositivi Apple (HomePods, Apple Watch, Vision Pro), mentre possibili scenari di utilizzo includono automazioni avanzate come una “modalità film” per abbassare le luci e avviare automaticamente i contenuti.
Sul versante estetico, sembra che Apple manterrà lo stile tradizionale senza rivoluzioni di design. Potrebbe però aumentare la memoria interna o migliorare i tagli disponibili, mantenendo prezzi simili agli attuali (169 euro per la versione Wi-Fi da 64 GB e 189 euro per quella Wi-Fi + Ethernet da 128 GB). In effetti, la maggior attenzione di Apple ai videogiochi potrebbe portare a un nuovo modello più capiente (256 o addirittura 512 GB), se pensiamo che titoli tripla A come quelli appena accennati richiedono parecchi GB per essere installati.
A livello software, la nuova Apple TV sarà equipaggiata con tvOS 26, che introduce l’interfaccia grafica Liquid Glass (traslucida e dinamica), migliori profili, live caption per FaceTime, Apple Music Sing (microfono wireless via iPhone), nuove schermate aeree e altro. Si prevede il lancio del nuovo modello più o meno tra settembre e novembre 2025, con la possibilità di assistere all’annuncio durante già durante l’evento per gli iPhone 17 (9 settembre) o in un evento successivo dedicato ai nuovi MacBook/iPad.

La nostra Apple TV
Andando oltre i rumor più o meno attendibili, cosa vorremmo vedere nella nuova Apple TV? Innanzitutto, un nuovo telecomando più comodo, con più autonomia e con una migliore gestione del touch. Non ci dispiacerebbe inoltre una nuova interfaccia utente (l’ultimo restyling in tal senso risale al 2015), non solo a livello estetico ma anche funzionale (riduzione dei tempi di caricamento delle app, applicazioni più fluide e integrate nel sistema operativo).
La terza novità che vorremmo vedere è in realtà un’insieme di funzioni tra HFR, 120fps e 3D. Già nel 2019 erano stati trovati riferimenti al supporto ai 120Hz all’interno di tvOS, ma finora questa promessa non si è concretizzata. È vero che la Apple TV 4K del 2022 (il modello attuale) integra già l’HDMI 2.1, ma non tutte le funzionalità dello standard sono obbligatorie e ad oggi Apple ha implementato solo l’accoppiata QMS–VRR.
Ciò che davvero servirebbe sarebbe il pieno supporto al 4K-120Hz, fondamentale non solo per un’esperienza utente più fluida, ma anche per contenuti video e sessioni di gioco a 120fps. Un vantaggio collaterale del 120Hz riguarderebbe anche i film a 24fps: riprodotti con frame rate matching a 24Hz, non rallenterebbero più l’interfaccia, perché 24 moltiplicato per 5 restituisce esattamente 120Hz.
Sempre in ottica gaming, sarebbe molto utile l’implementazione di ALLM (Auto Low Latency Mode), così che i giochi avviati su Apple TV possano attivare in automatico la modalità Game del televisore. Parallelamente, Apple potrebbe estendere il suo Game Mode, già disponibile su iPhone e iPad, anche ad Apple TV, mentre per i contenuti video non ci dispiacerebbe un passaggio automatico alla modalità Filmmaker, lasciando comunque agli utenti la libertà di configurare le proprie preferenze.
In prospettiva futura, Apple TV+ potrebbe anche sperimentare contenuti a frame rate elevato (HFR) arrivando fino a 120fps, in modo simile a quanto sta già facendo con i contenuti 8K 3D su Apple Vision Pro. L’HFR, infatti, rappresenta un’evoluzione naturale e potrebbe persino riportare in auge il 3D. Apple ha già reso disponibile un ampio catalogo di film tridimensionali in 4K HDR per Vision Pro: portarli anche su Apple TV significherebbe rivitalizzare un mercato che ancora sopravvive grazie a proiettori e monitor 3D. Quanto all’8K, invece, sembra un passaggio ancora prematuro: è semplicemente uno standard troppo acerbo per avere un reale impatto sull’utente medio.
Sul fronte video e audio, ci sono altri margini di miglioramento. L’Apple TV 4K attuale decodifica il codec AV1 via software ma non via hardware, cosa sorprendente considerando che Apple è membro di AOMedia, il consorzio che sviluppa AV1. Il risultato è che, sebbene il dispositivo supporti HDR10+, non può sfruttarlo su Netflix, dove la compatibilità con HDR10+ è legata proprio al codec AV1.
Infine, c’è la questione audio. Per la riproduzione di contenuti in locale tramite app come Infuse o Plex sarebbe molto apprezzato il passthrough, che permetterebbe di inviare direttamente flussi audio come Dolby TrueHD con Atmos o DTS-HD MA con DTS:X al ricevitore o alla soundbar, lasciando a questi dispositivi la decodifica. A completare il quadro, il Dolby Atmos nei videogiochi e il supporto Hi-Res Lossless per la musica in streaming trasformerebbero la prossima Apple TV in un vero e proprio hub multimediale totale, capace di gestire con la stessa cura video, audio e gaming.
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