La qualità audio degli auricolari wireless B&W PI3 non si discute, ma alcuni piccoli difetti (e mancanze) si fanno sentire, soprattutto a questo prezzo
Probabilmente non c’è compito più difficile per un produttore hi-fi che entrare nel mercato delle cuffie. Dove molti brand hanno provato e fallito, Bowers & Wilkins ha invece mostrato di saperci fare anche in questo settore negli ultimi anni. Data l’eredità dell’azienda britannica nella progettazione di audio e diffusori, forse non è una grande sorpresa, ma il successo non è mai garantito.
Gran parte dell’attenzione di B&W si è concentrata su cuffie over e on-ear che hanno riscosso un certo successo, con i modelli cablati e wireless che sono sempre stati molto apprezzati da critica e pubblico. Fin qui però i suoi auricolari non hanno avuto lo stesso impatto, anche perché potete contare su due dita il numero di modelli che il produttore britannico ha portato sul mercato. questi nuovi B&W PI3 potrebbero però aiutare finalmente Bowers & Wilkins a farsi strada anche in questo mercato?
Comfort
Con un prezzo di listino di 199,99 euro (ma online potete già trovarli a molto meno), i PI3 non puntano certo al mercato degli auricolari in-ear economici e questo si riflette nel design e nelle finiture. I B&W PI3 utilizzano la tecnologia Dual Driver di Bowers & Wilkins, in cui un driver viene utilizzato per alti e medi e uno per i bassi. Ogni driver ha inoltre il proprio amplificatore dedicato e ciò rende gli auricolari attraenti seppur siano leggermente più grossi della media.
B&W ha optato per un design neckband per i PI3, piuttosto che seguire la rotta imperante del true wireless. Il cavo, che funge anche da fascia da collo, è composto da silicone e gomma, un mix che risulta morbido, liscio e abbastanza rilassante al tatto. Il cavo è anche flessibile, il che rende più facile infilarlo sotto le giacche e i vestiti.
Mentre questi auricolari sembrano abbastanza aderenti e le alette comprese nella confezione aiutano con la vestibilità, i PI3 non sono classificati IPX. Tuttavia, B&W afferma che sono resistenti alla pioggia, agli schizzi d’acqua e al sudore e ciò li rende auricolari teoricamente adatti anche allo sport, sebbene a causa dei disturbi provenienti dal cavo quando ci si muove sconsigliamo di usarli in tali frangenti. Oltre alla finitura blu del campione in nostro possesso, i B&W PI3 sono disponibili anche in grigio siderale e oro.
Nella confezione troviamo inoltre tre eartip di diverse dimensioni; non molti considerando che diversi rivali ne offrono molti di più. Inoltre, è più difficile trovare una vestibilità perfetta nell’orecchio e le prestazioni di questi auricolari dipendono fortemente dall’adattamento corretto.
Costruzione
L’archetto da collo integra il pacco batteria e il pulsante di accensione sul lato sinistro, con i controlli e il microfono sulla destra. Sul pacco batteria troverete una porta micro-USB per la ricarica e un indicatore che riporta lo stato di carica degli auricolari attraverso una combinazione di segnali luminosi fissi e lampeggianti.
I controlli in linea sono piacevoli da usare, con pulsanti di dimensioni decenti tra cui uno grande pensato per la funzione principale di riproduzione/pausa e salto traccia: una doppia pressione per saltare in avanti e una tripla per tornare al brano precedente. La durata della batteria è di circa otto ore con una carica, valore sicuramente positivo per questo tipo di in-ear seppur non da record. Una ricarica rapida di 15 minuti fornisce comunque circa due ore di riproduzione, che potrebbero tornare utili in caso di “emergenza”.
Non esiste invece alcuna tecnologia di cancellazione del rumore integrata nei PI3; questa è infatti riservata al modello superiore PI4 da 320 euro. È però supportato il Bluetooth AptX Adaptive, che garantisce un audio di qualità superiore da smartphone e tablet (con anche il supporto di file hi-res) e rimuove i ben noti problemi di sincronizzazione labiale quando si tratta di guardare contenuti video con una connessione Bluetooth.
Qualità audio
Apriamo l’app di Tidal sul nostro iPhone 11 Pro Max e selezioniamo un classico hip-hop come In Da Club di 50 Cent. Attraverso questi auricolari B&W ci viene offerta una presentazione dal suono pulito, con una combinazione vincente di alti nitidi e distinti e un basso solido e incisivo. C’è un sacco di peso sulle basse frequenze, ma la loro resa non è lenta o “flaccida”, bensì agile e corposa. Ci sono anche tanti dettagli in gioco, con i B&W PI3 in grado di analizzare come si deve una canzone e restituire la somma di tutte le sue parti con uguale abilità.
Ascoltate il lento e delicato Lovely di Billie Eilish e vi accorgerete di come questi auricolari B&W traggano molti dettagli ed emozioni dalla sua voce. Gli archi che accompagnano il brano scorrono con estrema naturalezza senza sembrare innaturali o aspri. È difficile non ammirare il controllo e l’equilibrio con cui questi in-ear affrontano ogni genere musicale che incontrano.
Verdetto
Oltre al numero limitato di ear-tip nella confezione, ci sono altri aspetti negativi dei B&W PI3 come un po’ di rumore proveniente dal cavo, ma questo non è esattamente insolito per i prodotti di questo tipo e non lo considereremmo un difetto tale da inficiare sul voto finale. Se questi in-ear si adattano bene alle vostre orecchie, diventeranno molto presto dei compagni musicali fidati e composti, sebbene in questa fascia di prezzo alcuni rivali di Bose e Sennheiser riescano a fare qualcosa di meglio sia a livello audio, sia come funzionalità e adattabilità.
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Sommario
La qualità audio degli auricolari wireless B&W PI3 non si discute, ma alcuni piccoli difetti (e mancanze) si fanno sentire, soprattutto a questo prezzo.
Pro
Presentazione dettagliata e pulita
Bassi solidi, pesanti e agili
Design flessibile e costruzione accurata
Contro
Manca la certificazione IPX
Pochi eartip nella confezione
Scheda tecnica
Connettività: Bluetooth AptX Adaptive
Peso: 31,8 grammi
Prezzo: 199,99 euro
Sito del produttore: www.bowerswilkins.com/it
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.