Dark Crimes [BD]

Un detective nella moderna Polonia riconosce nel romanzo di un eccentrico scrittore la confessione di un brutale omicidio. Blu-ray CG Entertainment

In Dark Crimes siamo nella Polonia post comunista in cui vive e lavora il detective Tadek (Jim Carrey). Prossimo alla pensione e professionalmente caduto in disgrazia, convince i superiori a farsi affidare un vecchio caso rimasto insoluto, efferato omicidio del frequentatore di un locale club sadomaso, nella speranza di uscire a testa alta dopo anni di onorato servizio.

L’ipotetica svolta nella scoperta dell’assassino i tanti nessi legati al romanzo di uno scontroso e supponente romanziere su cui Tadek si concentra. Oltremodo in difficoltà per la profonda crisi con la moglie e la salute dell’anziana madre, l’ossessiva indagine lo condurrà per oscuri e mortali territori tra corruzione e prostituzione.

Il prologo di Dark Crimes resta tra gli elementi più interessanti e inquietanti dell’intero film, legato alla reale vicenda giudiziaria vissuta da Krystian Bala, il cui primo romanzo descriveva con molteplice precisione e accuratezza un omicidio. Nel 2000 fu ritrovato presso il fiume Oder, in Polonia, il cadavere torturato di un individuo, rimasto insoluto per alcuni anni sino alla pubblicazione del suddetto manoscritto, considerato alla stregua di una confessione che condusse Bala a una condanna a 25 anni.

Dark Crimes è scritto da Jeremy Brock (già autore della stesura dello splendido L’ultimo re di Scozia) e diretto dal regista greco Alexandros Avranas, che nel 2013 si fece notare alla Mostra del Cinema di Venezia col notevole Miss Violence. L’incipit iniziale è quanto meno dignitoso, gli elementi per creare un thriller non mancano, c’è persino la presenza di Jim Carrey in un inedito ruolo drammatico.

Qualcuno forse troverà qualche assonanza con Basic Instinct di Verhoeven, certo la cronaca nera polacca da cui si è partiti per costruire la sceneggiatura non ha aiutato per niente. Il risultato è una mesta ambientazione maledettamente grigia e depressiva, eco di un Paese che nonostante gli anni fatica a dimenticare il passato comunista. In scena elementi ben poco interessanti in quello che avrebbe potuto diventare un thriller anche avvincente che prende quasi subito a zoppicare, giungendo a fatica a un insulso finale in cerca di un colpo di scena sparato pressoché a salve.

VIDEO

Girato digitale a una risoluzione di cui non è dato sapere, aspect ratio 2.35:1 (1920 x 1080/24p) codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. I soli 92′ minuti di film e il trailer come extra non hanno impedito di scegliere il doppio strato, offrendo una qualità d’immagini superiore che si mantiene tale sino ai titoli di coda.

Ottimo risalto dei particolari anche in secondo piano, eccetto un minimo rumore video più evidente in un paio di inquadrature siamo di fronte a un’eccellente prova tecnica. Anche i neri sono convincenti, del resto come la restante cinematografia alquanto ‘muta’ per scelta artistica.

AUDIO

DTS-HD Master Audio 5.1 italiano di qualità, al pari dell’originale lossless (sempre 16 bit) che in diverse occasioni si avvantaggia per maggiore enfasi dei dialoghi in presa diretta e di ulteriori elementi a suffragio dei due canali posteriori.

Opera che non dispone di particolari spunti sonori e tecnici a rendere maggiormente accattivante il racconto, se non nel prologo, ma di fatto sono spesso presenti i  soli dialoghi, alcuni dei quali artisticamente fin troppo insulsi. Presenti altre tracce minori: Dolby Digital 5.1 italiano (448 kbps) e originale Dolby Digital 2.0 (224 kbps).

EXTRA

Solo il trailer.

TESTATO CON: Tv Sony KD55XE9305, Hisense 4K H49M3000, UHD player Samsung UBD-K8500

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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