Hi-Fi Notizie

Diffusori hi-end Vivid Audio Moya M1: 13 driver (tra cui 8 woofer) possono bastare?

Vivid Audio Moya M1

Circa mezzo milione di euro la coppia, design a 5 vie, 13 driver e oltre 350 Kg di peso per singolo diffusore. Ecco a voi i Vivid Audio Moya M1

Bastano i semplici numeri per provare quasi un timore reverenziale di fronte ai diffusori da pavimento Vivid Audio Moya M1. Circa mezzo milione di euro la coppia, design a 5 vie, 13 driver e oltre 350 Kg di peso per singolo diffusore (oltre 1 tonnellata il “pacco” spedito). Più che delle classiche torri hi-end, questi diffusori sembrano delle sculture uscite da un film di Alien e portano la firma di Laurence Dickie, già responsabile degli iconici Nautilus di Bowers & Wilkins e ora direttore tecnico del produttore sudafricano Vivid Audio, da lui stesso co-fondato nel 2001 .

Il Moya M1, atteso sul mercato nel corso dell’anno, è il nuovo modello top di gamma di Vivid Audio si caratterizza innanzitutto per gli otto woofer proprietari posti sui lati del cabinet. Ogni woofer C225-100H è dotato di un diaframma in lega da 22,5 cm con una bobina mobile da 10 cm in un sistema di magneti radiali in terre rare con uno spazio di 45 mm.

I magneti sono uniti da un tirante in acciaio per eliminare le vibrazioni del cabinet e ridurre al minimo gli effetti di turbolenza che potrebbero limitare la linearità delle basse frequenze. La gamma media è invece rappresentata da due driver mid/bass da 17,5 cm rinforzati in fibra di carbonio, sopra i quali si trova un singolo driver per medi da 10 cm rinforzato in fibra di carbonio. Infine, due moduli in lega di alluminio con rivestimento simile al diamante (una cupola da 50 mm per il midrange e un tweeter da 26 mm) completano la gamma superiore (Vivid Audio dichiara una risposta in frequenza di 19 Hz – 42,000 Hz).


Trattandosi poi di una creazione di Dickie, non può mancare il suo tipico caricamento a tubo conico. Questa scelta progettuale, introdotta nel Nautilus e in tuti gli altri diffusori di Vivid Audio, serve per impedire alle onde sonore nella parte posteriore dei driver di distorcere l’audio.

Ogni driver, realizzato a mano, è stato sviluppato (e ottimizzato) a partire dall’attuale composito a sandwich rinforzato con carbonio, un altro trademark del brand sudafricano. Anche i filtri passivi cablati promettono una notevole precisione e corrispondenza di fase, mentre il crossover passivo Linkwitz-Riley del quarto ordine a cinque vie è suddiviso in tre parti, con le sezioni medie e alte ben distanti da quelle basse.

© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest