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Disintegration – Home Theater Test Xbox One X

Da V1 Interactive e Private Division l’FPS e real-time strategy game Disintegration, con la nostra prova su Xbox One X al massimo di video e audio

Disintegration racconta del pianeta Terra, centocinquanta anni nel futuro. In seguito al totale collasso della società dovuto ai cambiamenti climatici un gruppo di scienziati sviluppa una tecnica per trasferire il cervello umano in corpi robotici, con l’idea di abbassare la domanda di risorse da parte degli umani, ovvero la cosiddetta “integrazione”. Quello che dovrebbe essere un processo temporaneo c’è chi vorrebbe diventasse permanente, ovvero il gruppo militante di nome Rayonne: super potenza impegnata a obbligare tutti gli umani a sottostare all’integrazione.

Chiunque non sia conforme al piano viene ritenuto un fuorilegge, ribelli che credono ancora nell’essere umano e nell’umanità. Nei panni del fuorilegge robotico Romer si affiancherà uno sparuto gruppetto di combattenti per la libertà, confrontandosi con Rayonne e le sue armate. L’eroico androide è un esperto pilota di ‘graviciclo’, macchina volante da combattimento, e il team di cui fa parte incontrerà l’afroamericano Waggoner che li spingerà a compiere svariate missioni.

Prima di iniziare la campagna occorre prendere dimestichezza col graviciclo, comprenderne a fondo pregi e limiti di un hardware che può librarsi dal suolo ma giusto qualche decina di metri. Ciò lo espone comunque al fuoco nemico, benché la velocità di movimento può sempre aiutare, oltre a disporre di un numero infinito di munizioni: una volta vuotati i caricatori c’è pur sempre un minimo gap di attesa per tornare pronti al fuoco. Dopo un prologo piuttosto coinvolgente ci si trova all’interno di un gigantesco hangar dove intraprendere le missioni, girovagare chiacchierando con gli amici ribelli e scovare anche qualche ingaggio secondario. Purtroppo non si può fare granché e non ci sono nemmeno zone di potenziamento del graviciclo. La visione durante i vari livelli resta quella in prima persona, governando la macchina da guerra e contribuendo al miglior risultato possibile.


Nel corso del training s’impara non solo a muoversi in aria ma anche a impartire ordini ai compagni a terra, ritrovandosi a soccorrerli e sbloccando sistemi che ne ricaricano l’energia. Nel complesso muoversi in aria resta intuitivo e non ostacola sin da subito il piacere della partita, eccetto le problematiche relative alla mira. Una volta che un commilitone ha morso la polvere si ha una manciata di secondi per localizzarlo e rimetterlo in sesto prima che la partita finisca. Oltre agli spostamenti si può indicare dove concentrare il fuoco, oppure lanciare ordigni, il comando di spostamento coinvolge sempre l’intero gruppo di fanti e ciò impedisce di attuare diverse e più oculate strategie di movimento sul campo. Lo stesso graviciclo è solo in parte resistente e non può sopportare più di tanto colpi diretti.

Disintegration

Il retrogusto da RPG è legato a un sempre più elevato numero di elementi da recuperare, il che rende le missioni sempre più lunghe e sfiancanti. Anche perché a salire è anche l’indice di resistenza di alcuni nemici, che prima di venire abbattuti occorre colpirli con una pioggia di proiettili. A tale proposito in quanto macchina volante il graviciclo fluttuando in aria rende meno facile prendere la mira. Occorre parecchia dimestichezza e una buona dose di carattere nel saper dominare il panico misto ad adrenalina quando ci si ritrova in mezzo a un fuoco incrociato, per resistere al desiderio di allontanarsi velocemente. È pur sempre possibile colpire eventuali bidoni di liquido infiammabile per liberare una certa area, anche perché dal graviciclo si può intervenire con armi automatiche e solo in un secondo momento si dispone di diversa potenza di fuoco. Nello specifico le armi a canne rotanti una volta surriscaldate impongono un breve lasso di tempo prima di tornare operative.

Ci si ritrova per zone boschive e rurali ma anche ambienti metropolitani, e da questo punto di vista gli scenari cambiano, alcuni anche suggestivi ma la reiterazione delle missioni è inevitabile e col passare delle ore il rischio di appesantimento dell’hype è sempre più elevato. I livelli di difficoltà sono quattro, col primo che è pressoché una passeggiata e permette di mettersi comodi a gustarsi la storia, ma è proprio in questo caso che si rischia maggiormente la noia. Del tutto simile alla campagna anche il multiplayer con doppio team di cinque gamer su sei mappe: triplice offerta tra acquisizione di elementi dal nemico abbattuto, controllo di una determinata zona oppure recupero di ‘nuclei’ ben difesi. Nove i team tra cui scegliere con diverso stile per ciascuno e personalizzazioni attuabili con quanto accumulato in missione, comunque fanti più un graviciclo. In fase multiplayer a pesare non poco è il caos del campo di battaglia, che non concede tregua e può essere foriero di errate interpretazioni di quanto stia realmente accadendo.

Disintegration

Le cut scene sono molto suggestive e regalano più di un’emozione, benché su Xbox One X connessa a pannello nativo 4K 10 bit non sia difficile accorgersi di limitazioni in secondo piano e background. Alcune transizioni presentano scarso grado di sfumature che a questi livelli non ci si aspetterebbe, peraltro la risoluzione massima ottenibile è 3444 x 1440 con un frame rate a 60 fps. In fase di gaming non si risente di rallentamenti o eventuali problematiche innescate dalla presenza di un ampio volume di elementi in movimento sul campo. Tutto contribuisce a restituire una gradevole sensazione di naturalezza e fluidità, ben presto dimentichi di avere davanti agli occhi un game a una risoluzione inferiore all’UHD.

Lo stesso dicasi per l’audio, dove in ascolto DTS lossy 5.1 canali la varietà degli elementi sonori, gli effetti e più in generale la progettazione della colonna sonora non lascia a desiderare. Purtroppo i dialoghi sono solamente in inglese, ma è pur sempre attivabile la sottotitolazione. Il problema della comprensione resta: se non si dispone di una certa dote linguistica si finisce costretti a leggere del testo che va a sovrapporsi al resto della grafica. In tale frangente tenere al contempo sotto controllo la situazione, librarsi in volo col graviciclo e magari anche sparare diventa un’impresa con poche speranze. Multiplayer a parte la longevità di Disintegration resta l’eventuale desiderio di ripetere la campagna alla massima difficoltà, dove un solo errore anche solo di coordinamento della squadra a terra può costare l’esito fallimentare della missione.

Link alla pagina Microsoft per Disintegration Xbox One versione liquida (circa 10 GB).

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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