Tratto da fatti realmente accaduti l’intenso legal drama Il diritto di opporsi è un raro girato nativo 8K, ma l’UHD è di là da venire
Il diritto di opporsi racconta del giovane afroamericano Bryan Stevenson (Michael B. Jordan), che dopo una brillante laurea in legge rifiuta lavori di prestigio col preciso obiettivo di offrire assistenza ai meno fortunati. Il suo punto di partenza è l’Alabama di fine anni ’80, stato nordamericano in cui si applica la pena di morte con contee rurali in parte bigotte, debordanti pregiudizi e preconcetti dove l’individuo di colore è considerato cittadino minore. Appassionato e convinto che la legge e la verità siano al di sopra del bene e del male, s’incarica del sostegno legale di Walter McMillian (Jamie Foxx), boscaiolo di Monroeville condannato a morte per l’omicidio di una ragazza bianca appena maggiorenne nel 1987. Un caso che scosse profondamente la locale comunità e su cui nessuno desidera tornare, eccetto i familiari di Walter che gridano giustizia. Determinato oltre ogni plausibile immaginazione Bryan combatterà contro un intero sistema, tra razzismo e volgare ignoranza dei diritti civili di un cittadino americano, in corsa per dimostrare l’innocenza del suo assistito prima che giunga la data dell’esecuzione.
Il primo importante film del misconosciuto (in Italia) Destin Daniel Cretton tratta delle zone d’ombra di una giustizia americana affatto integra, che sulla bilancia più che le prove pesa il colore della pelle e la posizione sociale. Per farlo il regista porta in scena un colossale Jamie Foxx (Miami Vice, Ray) che lavora fianco a fianco col sempre più bravo Michael B. Jordan (Creed). Intenso legal movie forte di una sceneggiatura misurata, non perde occasione per manifestare contro la pena di morte anche se con tatto e una certa dose di pudore. Nel cast anche Brie Larson (Captain Marvel) e uno strepitoso Tim Blake Nelson (Billy Lynn). Il racconto coinvolge in crescendo, man mano che ci si appassiona alla vicenda del Sig. McMillian, che dopo aver trascorso già alcuni anni nel braccio della morte ha perduto ogni speranza di riuscire a dimostrare la propria innocenza. Opera d’impegno civile che dovrebbe venire divulgata nelle scuole, che anche se diversamente coinvolgente rispetto a capisaldi come Il buio oltre la siepe o La parola ai giurati deve restare viva memoria.
Girato interamente digitale con Panavision Millennium DXL2 a risoluzione nativa 8K, il film è stato poi finalizzato su Digital Intermediate 4K. Annunciato anche in UHD su Blu-ray al momento è disponibile a tale risoluzione solo in versione liquida, accontentandoci per ora del disco Full HD. Aspect ratio originale 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Una visione di eccellente resa tecnica, risalto elementi anche in secondo piano, saturazione cromatica con relativa brillantezza e profondità dei neri per evidenti scelte della fotografia. Sia i flashback che il resto della narrazione offrono un grande spettacolo anche su schermi di ampie dimensioni.
Per l’audio si fanno i conti col solito Dolby Digital 5.1 (448 kbps) che se non altro favorisce i dialoghi dal centrale, fallendo però un più elevato coinvolgimento per il resto dei canali. Tutt’altro risultato il Dolby ATMOS inglese che avvolge lo spettatore, benché privo di elementi a effetto anche verticali per la natura stessa dell’opera. La traccia originale è fondamentale per rivivere il film con una diversa atmosfera e gustarsi fino in fondo i diversi dialoghi, specie la parlata da nero del sud di Jamie Foxx. Extra: breve making of (4′), focus sul vero avvocato Bryan Stevenson, la storia (6′), scene tagliate (15′). Sottotitoli in italiano. Link ad Amazon.
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