Captain Marvel [UHD]

Canonico cinecomic che introduce il personaggio di Carol Danvers nel MCU, Captain Marvel arriva in UHD con un HDR migliorabile. Audio invece sopra le aspettative

Hala, capitale dell’impero Kree. La giovane Vers (Brie Larson) fa parte del commando militare d’elite Starforce, capitanato dal suo amico e mentore Yon-Rogg (Jude Law). La ragazza non ricorda quasi nulla del suo passato, né sa da dove provenga; tuttavia dopo un acceso scontro con gli alieni Skrull, nel quale viene rapita e sottoposta a lettura mentale, alcuni particolari inaspettati saltano improvvisamente fuori nella sua mente. Fuggita dai suoi rapitori, finisce sulla Terra nell’anno 1995, dove conosce l’allora agente dello SHIELD Nick Fury (Samuel L. Jackson). Seguiranno botte da orbi dispensate a destra e a manca.

Ventunesimo film all’attivo dell’universo Marvel e, probabilmente, anche il meno riuscito. La struttura è quella, tanto classica da risultare quasi scontata, del cinecomic “delle origini”, il quale insiste a più riprese sull’eroina protagonista e le sue (relativamente) misteriose origini. Lo svolgimento è oltremodo lineare, privo di spunti davvero originali e ben saldato ai binari del “già visto”; fa eccezione giusto un colpo di coda di trama verso i tre quarti del film, alquanto telefonato tuttavia per gli spettatori più smaliziati. Rimane comunque apprezzabile l’accurata messa in scena, dominata dalla solita CGI (oramai venduta a buon mercato), nonchè l’ambientazione terrestre degli anni ’90, incluso un simpatico omaggio all’indimenticata catena Blockbuster ed agli usi dell’epoca.

Un ulteriore punto debole del film, oltre la scarsa originalità, risiede nella scelta dell’attrice protagonista. Raramente si è infatti vista figura centrale dotata di una simile indisponenza, al limite dell’antipatia “a pelle”. Né la Larson fa nulla per accattivarsi il minimo favore dell’incolpevole spettatore, passando due ore e rotte a pavoneggiarsi con una falsa aura di totale “superiorità”. Se si tratti di una caratteristica propria del personaggio, peraltro sospettosamente molto ben riprodotta dalla Larson, oppure di una “dote” intrinseca dell’attrice in se non è sfortunatamente dato sapere. I precedenti di Room e Kong Skull Island, tuttavia, qualche indizio ce lo possono dare.

Il risultato globale, pur nell’ambito di una decorosa sufficienza, non stupisce ne avvince per resa, mantenendosi comunque un capitolo imprescindibile per la visione (e comprensione) dei film che seguiranno. L’introduzione della supereroina Captain Marvel, infatti, è esclusivamente funzionale al successivo Avengers Endgame, opulento contenitore di tutto il meglio dell’universo Marvel degli ultimi dieci anni. Film che ha il pregio, non da poco, di limitare la presenza del personaggio in questione a quasi il minimo sindacale. Una menzione speciale infine per il gatto Goose: unico vero catalizzatore di simpatia dell’intero lungometraggio.

Video

Il quadro video che propone Captain Marvel si presenta sin da subito con una dualità piuttosto netta, la quale provoca una certa “frattura” fra le ambientazioni illuminate e quelle scure (ivi inclusi i casi con lieve penombra). Il dettaglio di primo e secondo piano nelle prime è superlativo, non distinguibile da un 4K nativo (pur essendo il film derivato da un DI2K): basta osservare le panoramiche desertiche attorno la base Pegasus ed il regolamento di conti nel finale. Pura gioia per gli occhi.

La situazione cambia, in modo piuttosto avvertibile, nelle (tra l’altro numerose) sequenze scure. Il “busillis” sembra risiedere nelle impostazioni dell’HDR (HDR10), il quale tende a non diversificare apprezzabilmente le sfumature sulle basse luci. Il risultato vede la definizione, specialmente nei secondi piani, venire meno e perdersi in una specie di “minestra” sul fondale. La situazione più evidente in tal senso è l’intera incursione di soccorso subito dopo l’incipit, l’illuminazione è scarsa e si fatica davvero a distinguere i vari accadimenti.

Interessante notare come tale peculiarità investa in pratica quasi ogni frangente scuro e/o in penombra. Vi sono infatti numerose occasioni di immagine luminosa in cui, però, volti e figure appaiono all’ombra di qualcosa (vedasi Fury all’interno del Jet o la figura di Coulson subito fuori Blockbuster): in tali momenti i volti appaiono privi di sfumature e dettaglio in toto (sembra quasi una “sagra del cerone”). Un accadimento similare si era notato, sebbene con esiti decisamente più drammatici, nel caso di Solo – a Star Wars Story.

La colorimetria fa del suo meglio per emergere, tuttavia a volte è essa stessa “vittima” della situazione introdotta dall’HDR. Emblematica in tal senso la sequenza in cui la protagonista prova alcune varianti di colore alla sua uniforme nel finale; le sfumature scure sono così “ammassate” che quasi non si riesce ad apprezzare quali siano le differenze tra un setup e l’altro. L’unico che risalta appieno è il modello “luminoso”, non per nulla in grazia dell’illuminazione aggiuntiva. Compressione non pervenuta, anche se potrebbe benissimo essere nascosta nel “collasso” di dettaglio sulle bassi luci.

Audio

Captain Marvel offre una traccia italiana in Dolby Digital Plus 7.1 (1024 kbps) davvero superlativa. Abbiamo apprezzato soprattutto, cosa più unica che rara quando si parla di tracce lossy e/o rimaneggiate per l’home theater, la resa dei dialoghi: corposi, cristallini e con un’ampia escursione in frequenza (specialmente per Nick Fury, con la voce italiana Paolo Buglioni che gode di una discreta gamma bassa).

La dinamica è molto elevata, con presenza massiccia ed affatto avara del canale LFE (da ascoltarsi la sequenza dell’incidente aereo e, soprattutto, il concitato finale) oltre ad un’escursione sonora parecchio pronunciata. Ad un ascolto cieco sarebbe davvero difficile accorgersi come si tratti di una traccia lossy. Parimenti da manuale è la spazialità, con localizzazioni precise, molto spesso irruente e “taglienti” (specialmente sui canali posteriori, si ascoltino i “salti” delle astronavi).

La traccia originale Dolby Atmos, nuovamente caso più unico che raro, dimostra una dinamica pari anche se a volte inferiore, rispetto la nostrana. Si paragoni l’incidente aereo o anche il concitato salvataggio iniziale: la traccia inglese sembra in alcuni passaggi più “soffocata”. Anche i dialoghi appaiono molto meno in primo piano rispetto i nostrani. Viceversa risulta di livello superiore la spazialità (naturale trattandosi di codifica object based, affatto scontato trattandosi di Disney). Molti sono infatti i contributi del fronte top: dalla fuga Skrull sul tetto del treno all’inseguimento nello spazio del finale.

Extra

I contenuti extra di Captain Marvel sono inclusi nel Blu-ray allegato (un BD50) e comprendono:

• Diventare Un Supereroe. Il percorso di Brie Larson per entrare nell’Universo Marvel Condiviso (MCU)
• Momento Grande Eroe.  L’impatto dell’introduzione di Captain Marvel all’interno del MCU
• L’Origine Di Nick Fury. Gli accadimenti salienti nell’universo Marvel visti attraverso gli occhi di Nick Fury
• La Squadra Perfetta. Come i due registi si sono interfacciati onde portare la loro visione di Captain Marvel su grande schermo
• Gli Skrull E I Kree. Disamina del rapporto tra Skrull e Kree presente nei fumetti Marvel
• Un Gatto Isterico. Featurette dedicata interamente al gatto Goose
• Scene Eliminate. Sei scene eliminate dal montaggio definitivo
• Papere. Breve galleria degli errori occorsi sul set
• Commento Audio. Commento audio lungo il film dei registi
• Introduzione dei co-sceneggiatori e registi Anna Boden & Ryan Fleck. Breve prefazione al film dei registi e sceneggiatori

Il totale vede una mezzora abbondante di contenuti extra, in linea con le modalità Disney, non di certo con le sezioni extra dei titoli più blasonati da noi recensiti. Si spera che il disco aggiuntivo in arrivo con Avengers Endgame, vista anche la caratura del titolo, possa invertire la tendenza. Una volta tanto.

TESTATO CON: Videoproiettore JVC Rs400 e UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray Ultra HD disponibile su dvd-store.it

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