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IPhone 12 – Tra indiscrezioni e voci di corridoio

Tanti i rumors tra specifiche, dimensioni degli schermi, colori, compatibilità 5G e soprattutto le impredicibili date di lancio dell’ipotetico iPhone 12

Già a partire dagli ultimi mesi del 2019 si sono rincorse numerose voci e indiscrezioni legate al futuro smartphone di Apple, ovvero (gli ipotetici) iPhone 12, 12 Pro e 12 Pro Max. Hanno fatto a malapena a tempo a vedere la luce il MacBook Air (+ Magic Keyboard) e il nuovo iPad Pro che lo tsunami Covid-19 ha obbligato anche l’azienda di Cupertino a chiudere i battenti al dettaglio dal Nord America al resto del mondo. Per il momento non sono nemmeno confermati i nomi dei prodotti ma sono in molti a presumere che il successore dell’iPhone 11 non potrà che chiamarsi iPhone 12, a meno di clamorose rivoluzioni marketing dell’ultimo momento.

La pandemia resta al momento la maggiore incognita, con la serrata dei fornitori cinesi dove nella migliore delle ipotesi lavorano a bassi regimi come il resto delle aziende connesse ad Apple la cui limitata produzione potrebbe influire anche pesantemente sulle scorte nei mesi a venire. Uno stravolgimento delle proiezioni economiche che hanno spinto lo stesso CEO Tim Cook a mettere le mani avanti con gli azionisti avvisando che i profitti di quest’anno più che mai funesto non potranno venire rispettati. Di questo passo diventa sempre più grande il punto di domanda su quanto verrà annunciato il prossimo settembre tra rinnovate dimensioni dello schermo, la potenzialità del 5G ma anche la profondità di campo nel rilevamento a tre dimensioni attraverso le ottiche posteriori.

iPhone 12

Ipotesi su ipotesi, voci di corridoio che parlano di nuove colorazioni della scocca come il blue navy, annunciato tra le varianti che secondo la rete che fa tendenza rientra tra quelli primari per quest’anno piuttosto che varianti dello stesso. Per contro tutto potrebbe anche rimanere pressoché invariato, senza che ci siano particolari rivoluzioni rispetto al modello precedente. Probabile anche una rivisitazione nella forma, potrebbe esserci almeno un ritocco estetico che per esempio vedrebbe i bordi lievemente arcuati. Da Apple erano trapelate idee legate a un design più vicino all’ultima generazione di iPad con le curve piatte mentre non mancano speculazioni sulle prestazioni tecniche tra cui l’elevazione della frequenza di aggiornamento al top attualmente possibile pari a 120 Hz, come nel caso di Razer Phone 2 superando smartphone top di gamma come per esempio il OnePlus 7 Pro che comunque viaggia a una ragguardevole velocità di 90 Hz. Tutto ciò aiuterà a rendere l’utilizzo più fluido e più scorrevole anche nei momenti più impegnativi senza scatti o rallentamenti.


Per le dimensioni dello schermo, teoricamente sempre e comunque con tecnologia OLED, potrebbe esserci un pensiero nella leggera riduzione del modello entry level che scenderebbe a 5,4” pollici contro gli attuali 5,8” pollici mentre in gamma alta si parla di cifre elevate tra 6,5 e 6,7” pollici. Ancor prima che terminasse il 2019 qualche analista specializzato nel settore oltre al base da 5,4” (presumibilmente per quello che dovrebbe chiamarsi iPhone 12) pollici e il top a 6,7” pollici ( presumibilmente per quelli che dovrebbero chiamarsi iPhone12 Pro e iPhone 12 Pro Max). Bellezza ma anche velocità che verrebbe garantita dalla presenza del 5G, con connettività speriamo piena dove l’ipotesi resta quella che almeno tre smartphone Apple 2020 saranno compatibili con le nuove frequenze addirittura sfruttando antenne proprietarie Apple.

iPhone 12

Anche in questo senso la storia andrebbe a ripetersi proprio come accaduto per LTE 3G e 4G dove a fronte di una prima sfornata di apparati 5G compliant da parte di altri brand l’azienda doveva ancora completare studio e implementazione delle nuove bande e velocità facendo la differenza nel momento in cui si è conclusa l’ingegnerizzazione sugli iPhone. Vale la pena ricordare in tal senso che Apple aveva cessato la collaborazione con Qualcomm, ovvero il principale fornitore di modem 5G, per via di una disputa su quanto pagare le relative licenze a Qualcomm. Le due società hanno risolto il contenzioso giusto la primavera scorsa finendo per siglare un accordo pluriennale per chip 5G. Di conseguenza il precedente partner Apple per i modem 5G, vale a dire il colosso Intel, ha chiuso definitivamente il ramo d’azienda inerente i modem telefonici 5G e in seguito Apple cedendolo ad Apple per un miliardo di dollari. Non che Apple abbia forzatamente desiderato tenere il piede in due scarpe ma è tutt’ora costretta a lavorare con Qualcomm, restando comunque alla sbarra per quanto appena detto e incapace di scendere sul campo almeno con un primo modello 5G quando parte della concorrenza era già nei negozi (OnePlus e Samsung).

Apple potrebbe riportare in auge il Touch ID abilitando il riconoscimento delle impronte digitali ovunque sul display. Probabile cambio di registro anche per l’ipotetica sostituzione della storica Lighting port proprietaria con una più comune USB-C, proprio come per il sopracitato iPad Pro seguendo la scia di qualsiasi altra azienda mobile. Non solo una tendenza comune ma anche la necessità di non uscire dalle linee guida dell’Unione Europea che ha scelto tale terminale per favorire la praticità d’uso. Ancora oggi non si tratta di un obbligo dato che la UE non ha ancora deciso l’entrata in vigore della legge ma va da sé che Apple non potrà rischiare di farsi trovare spiazzata in tal senso.

iPhone 12

Restando in tale ambito il caricabatterie USB-C di nuova generazione che accompagnerà iPhone12 sfrutterà l’innovativa tecnologia al nitruro di gallio abbassando il livello d’ingombro senza perdere potenza. Altro elemento degno di nota la capacità di iPhone 12 di rilevare la profondità 3D attraverso le fotocamere posteriori, alla stregua di iPhone X gli iPhone più recenti hanno fotocamere frontali con la medesima funzione di rilevamento della profondità tridimensionale, nota anche come “Face ID”. Ciò consente la scansione del viso per sbloccare il telefono ma anche consentire pagamenti digitali.

Sempre borderline tra ipotesi e illazione almeno un paio di nuovi iPhone disporranno di un nuovo obiettivo per fotocamera con sistema time-of-flight sul retro del telefono. La telecamera time-of-flight (ToF) consente di stimare in tempo reale la distanza tra il punto di ripresa e gli oggetti o la scena che si pongono di fronte, misurando il tempo che occorre a un impulso luminoso per percorrere il tragitto andata e ritorno tra l’ottica e quanto inquadrato. L’impostazione sarebbe simile a quella dell’attuale sistema di telecamere True Depth utilizzato per Face ID nella parte anteriore del telefono, a eccezione del fatto che verrebbe impiegato un tipo di tecnologia lievemente diverso e che permetterebbe la mappatura di oggetti 3D da più lontano. Ciò migliorerebbe in modo significativo le applicazioni di realtà aumentata e porterebbe alcune funzionalità della fotocamera come la modalità Ritratto a un livello più elevato.

iPhone 12

Altro interessante brevetto la potenziale presenza di un teleobiettivo con fuoriuscita a periscopio e prestazioni superiori rispetto al passato. Il tentativo dell’azienda quello di adattare gli array a cinque e tre obiettivi all’interno di un’area relativamente piccola sfruttando un prisma per la riflessione della luce. Novità possibili anche per la stabilizzazione dell’immagine: la tecnologia “sensor shift”, sulla carta superiore rispetto alla stabilizzazione ottica dell’immagine presente all’interno di altri smartphone, rileva il movimento del telefono spostando i sensori della fotocamera nella direzione opposta utilizzando minuscoli attuatori, evitando così tremolii e fastidiosi scatti del quadro.

Un ultimo iPhone potrebbe infine essere l’erede dell’iPhone SE, che si dice in giro assomigli più a un iPhone 8. Potrebbe chiamarsi iPhone 9 o iPhone 2 SE, smartphone di fatto più piccolo e con un prezzo decisamente più a buon mercato nell’ordine di qualche centinaio di euro. È proprio su questo che a gennaio è aumentato l’interesse di operatori e appassionati del settore dato che era prevista un’uscita entro i primi tre mesi dell’anno. Purtroppo però anche qui il Covid-19 ci ha messo lo zampino con uno slittamento non di meno forzato.

Per ulteriori informazioni: link al sito iPhone Apple.

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