It comes at night [BD]

Fantascientifico home invasion con venature horror It comes at night è una piacevole scoperta nel panorama degli indie outsider. Blu-ray Eagle Pictures

It comes at night colloca la vicenda in un luogo imprecisato all’interno di un fitto bosco, dove Paul (Joel Edgerton) assieme alla moglie Sarah (Carmen Ejogo) e al figlio Travis (Kelvin Harrison, Jr.) hanno deciso di rifugiarsi.

Un’immane pandemia ha colpito il pianeta, un virus mortale per cui non esiste cura ha messo in ginocchio l’umanità, lasciando pochi fortunati non ancora contagiati in balia di imprevedibili e mortali eventi.

Autosufficienti quanto basta, senza alcuna notizia di quanto stia accadendo, i tre hanno stabilito una serie di rigide regole per aumentare le probabilità di sopravvivenza sino al momento in cui decideranno di ospitare una famiglia in cerca di un riparo sicuro: i giovani coniugi Will (Christopher Abbott), Kim (Riley Keough) e il loro bambino. In fuga dagli orrori del mondo, l’iniziale e pacifica convivenza si trasformerà ben presto in un incubo a occhi aperti.

It comes at night significa letteralmente ‘giunge di notte’, predone della casa ma anche sciacallo della mente, opera seconda del giovane Trey Edward Shults, che dopo alcuni cortometraggi si fece conoscere nel 2015 col sorprendente dramma Krisha. Un felice esordio artistico che nonostante il plauso della critica fu accolto tiepidamente dal pubblico al punto da diventare pressoché invisibile in Home Video, con sparute edizioni solo su DVD tra Gran Bretagna e Australia.

Ciò non ha fortunatamente impedito a Trey di proseguire la carriera con la stesura di un nuovo script, per il quale trasse forte ispirazione dalla dura relazione col padre, al quale non rivolgeva parola da 10 anni, riavvicinatosi a esso solo in seguito a una grave malattia.

Da una base così sofferta è scaturito un racconto di analisi della natura umana, del groviglio di nefandezze di cui l’uomo è capace pur di sopravvivere, una deriva verso la bestialità più infima con un prezzo sempre più alto da pagare per un altro giorno da vivi, in un contesto di autodistruzione e contaminazione prima ancora mentale che biologica.

Pregevole il cast con l’ottimo Joel Edgerton (Black Mass), convinto ad abbracciare il progetto dopo la visione di Krisha mentre ricordiamo la presenza anche di Carmen Ejogo (Alien – Covenant). Con tante, troppe produzioni legate a catastrofi che minano il genere umano a Shults non interessava raccontare il come e il perché, deciso a partire direttamente con il dopo.

In seno a un contesto familiare allargato di forte diffidenza uno sguardo sbagliato, una parola mal riposta o non detta, un solo passo falso diventano l’innesco di un ordigno di mostri generati dalla paura stessa per se e i propri cari. Un gioco al massacro fatto di incubi sempre più tangibili, palpabile e crescente tensione per un intimo survival apocalittico da scoprire in Home Video.

VIDEO

Girato interamente digitale con Arri Alexa XT a una non meglio precisata risoluzione, si è poi giunti a un Digital Intermediate 2K. Aspect ratio prevalentemente 2.39:1 (risoluzione 1920 x 1080/23.97p, codifica AVC/MPEG-4 su BD-50) ma in più di un’occasione il letterbox aumenta anche nel corso degli incubi di Travis a 2.75:1 per arrivare fino a 3.00:1 nella parte finale.

Scelta artistica non così apprezzabile che tende a limitare eccessivamente gli elementi inquadrati, in ogni caso si tratta di graduali movimenti a scorrimento e non passaggi repentini.

Differenze evidenti nell’aspect ratio nel corso del film (click per ingrandire)

C’è parecchio rumore video di fondo a causa delle evidenti decisioni del cinematographer Drew Daniels (Krisha) assieme al regista, una tetra impostazione che ha contribuito a incupire ulteriormente l’atmosfera rendendola ancor più claustrofobica. Eccetto rari passaggi alla luce diurna l’ambientazione è prevalentemente buia e in alcuni casi si evidenziano limiti nell’encoding nonostante l’intera opera cubi circa 25 Gb e il generoso flusso dati.

Neri alti e qualche manciata di frame compressi – Luminosità e contrasto sono stati alterati per mettere in evidenza i limiti (click per ingrandire)

In particolare attorno ai 18′ minuti, seguendo Travis di notte nel bosco un’inquadratura da dietro palesa crash dei neri. A tale proposito il livello dei neri non è quasi mai profondo, una costante che anche qui possiamo presumere per motivi di ambientazione che a fault della codifica ma il risultato d’insieme ne risente spesso, limitando il senso di tridimensionalità benché il contrasto sia sempre elevato.

AUDIO

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (sempre 24 bit). Tecnicamente molto simili sono entrambe eccellenti nell’offrire un ampio panorama sonoro, con presenza scenica dai due canali rear per l’accompagnamento musicale, alcuni effetti ma più in generale resta un piacevole senso di ampiezza dinamica. Uno spettacolo sonoro di prim’ordine che vale la pena di un ascolto anche in originale per cogliere le diverse sfumature dei dialoghi in presa diretta.

EXTRA

Un interessante documentario di circa 30′ minuti sulla genesi dell’opera, interventi di parte di cast e troupe e immagini dai set. Rispetto alla controparte americana è assente il commento al film del regista in compagnia dell’attore Kelvin Harrison, Jr. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: TV TCL P66 55″ 4K, UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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